Mille Miglia 1940

tredicesima edizione della competizione automobilistica di velocità su strada
Voce principale: Mille Miglia.
Bandiera dell'Italia Mille Miglia 1940
Data 28 aprile 1940
Nome ufficiale I Gran Premio Brescia delle 1000 Miglia
Luogo Brescia-Cremona-Mantova-Brescia
Percorso 1486 km
Stradale
Risultati
Podio
1. Bandiera della Germania Fritz Huschke von Hanstein
Bandiera della Germania Walter Baumer
BMW
2. Bandiera dell'Italia Nino Farina
Bandiera dell'Italia Paride Mambelli
Alfa Romeo
3. Bandiera della Germania Adolf Brudes
Bandiera della Germania Ralph Roese
BMW

La Mille Miglia 1940 è stata una corsa automobilistica di velocità su strada.

Disputata il 28 aprile 1940 su un percorso stradale tra Brescia, Cremona e Mantova da ripetere nove volte, per un totale di 1486 chilometri, venne vinta da Fritz Huschke von Hanstein e Walter Baumer su BMW 328 che coprirono l'intera distanza in 8 ore 54 minuti 46 secondi 6 centesimi alla velocità media di 166,723 chilometri orari.

Categorie modifica

Quell'anno venne deciso di far correre solo le vetture che appartenevano alla categoria Sport Nazionale, vetture con telai e motori privi del compressore elaborati dotate di carrozzerie speciali. Si iscrissero 131 equipaggi, ne partirono 123 e se ne classificarono 65.[1]

Sigla Cilindrata
3.0 Entro 3000 cc
2.0 Entro 2000 cc
1.5 Entro 1500 cc
1.1 Entro 1100 cc
750 Entro 750 cc

Percorso modifica

Invece che sul solito percorso attraverso l'Italia la gara si disputa su un circuito triangolare chiuso alla circolazione i cui vertici sono rappresentati dalle città di Brescia, Cremona e Curtatone (Mantova) da percorrere 9 volte per raggiungere la distanza desiderata di circa 1000 miglia. Ogni giro misura 165 km, anche se occorre sottolineare che il primo dei 9 giri previsti è di 166 km (un chilometro in più perché la linea di partenza non coincide con quella d'arrivo, come risulta dal Regolamento di gara che recita testualmente: "Le partenze verranno date alla “Curva del Foro Boario” appena dopo il sottopassaggio della linea Milano-Venezia, circa 1 km prima del traguardo d'arrivo").

Brescia — Bagnolo MellaManerbioCremonaPiadenaBozzoloCastellucchioCurtatoneGoitoCastiglione delle StiviereMontichiariCastenedolo — Brescia.

La distanza totale è dunque di 1486,000 km, un giro da 166 km più 8 giri da 165 km.[2]

Gara modifica

Resoconto[3] modifica

Dopo la soppressione della Mille Miglia 1939 (a seguito della sciagura di Bologna) l'edizione 1940 abbandona le strade aperte del centro-nord Italia ed emigra su un circuito chiuso, mutando anche la denominazione, che, ufficialmente è “1º Gran Premio Brescia delle Mille Miglia”. La gara si svolge sui nove giri del percorso triangolare con Brescia, Cremona e Mantova come vertici.

Nella classe 3 litri vennero iscritte due Delage D6 3L da 140 CV con cambio elettromagnetico COTAL[4] ma il governo francese a causa della guerra in corso si rifiutò di consentire l'ingresso dei loro cittadini in Italia e così le vetture vennero iscritte dall'inglese Ecurie Walter Watney e affidate agli italiani Piero Taruffi - Luigi Chinetti e Gianfranco Comotti - Archimede Rosa. Tuttavia le vere padrone della categoria furono le molte Alfa Romeo 6C 2500 dopo che non poterono partire sia la Lancia Astura MM spider Colli[5] di Gigi Villoresi, che subì un guasto, sia una Fiat 2800 sport.

 
L'Alfa Romeo Tipo 256 (6C 2500 SS) Berlinetta Aerodinamica Touring 1939 che ha partecipato alla Mille Miglia 1940. La carrozzeria montata è una replica fedele dell'originale perduta

Dopo le dieci vittorie delle Alfa Romeo dotate di compressore volumetrico per la prima volta il regolamento proibiva l'uso di questa soluzione e l'Alfa Corse, diretta da Bartolomeo Costantini dopo le dimissioni di Enzo Ferrari, schierò 4 vetture ufficiali derivate strettamente dalle 6C 2500 di serie e prive di questo dispositivo. Ai quattro equipaggi ufficiali composti da Nino Farina - Paride Mambelli, Carlo Maria Pintacuda - Consalvo Sanesi, Clemente Biondetti - Aldo Stefani e Carlo Felice Trossi - Ascanio Lucchi furono affidate rispettivamente tre 6C 2500 Tipo 256 con carrozzeria spider "torpedino Brescia"[6] e una 6C 2500 Tipo 256 berlinetta, tutte e quattro realizzate dalla carrozzeria Touring e con motori preparati dotati di tre carburatori Weber capaci di circa 120 CV a 4900 giri/min.

Altre 6C 2500 vennero iscritte da equipaggi privati di ottimo livello come la spider Touring Dusio -Boninsegni, Cornaggia Medici - Gavazzoni e Tassara - Facetti; menzione speciale va all'Alfa Romeo 6C 2500 tipo 256 spider Touring "Ala Spessa"[7] degli assi assi dell'aviazione e collaudatori Caproni Antonio Chiodi - Livio de Zorzi, che, oltre ad essere alimentata da una miscela di alcol etilico e olio di palma, era dotata anziché dei carburatori di una primizia assoluta, un sistema di iniezione elettronica Caproni messo a punto dall'ingegner Ottavio Fuscaldo.

La categoria 2 litri era composta solamente cinque BMW 328 con 140 CV schierate dalla squadra corse ufficiale della casa bavarese; tre roadster speciali[8] per Fritz Wencher - Rudolf Scholtz, Willi Briem - Uli Richter e Adolf Brudes - Ralph Roese, e due vetture chiuse, una realizzata in galleria del vento a Monaco e dotata di coda tronca, detta Kamm Coupé per Giovanni Lurani - Franco Cortese, e una berlinetta opera dalla carrozzeria Touring per Fritz Huschke von Hanstein - Walter Bäumer.

 
La BMW 329 berlinetta Touring di Fritz Huschke von Hanstein - Walter Bäumer alla Mille Miglia 1940

Nella classe 1.5 litri oltre alle Lancia Aprilia speciali e ad una Fiat 1500 debuttarono le due nuove creature di Enzo Ferrari, le Auto Avio Costruzioni 815. Ferrari, dopo aver lasciato l'Alfa Romeo, aveva cominciato a produrre automobili in proprio nelle stesse strutture della vecchia Scuderia Ferrari a Modena anche se, per una clausola residua del suo contratto con l'Alfa Romeo, non poteva chiamarle col suo nome per quattro anni. Facevano parte della nuova realtà i noti tecnici Luigi Bazzi e Federico Giberti e gli ingegneri Vittorio Bellentani, Gioachino Colombo e Alberto Massimino.

Queste nuove vetture erano derivate dalla Fiat 1100, di cui recuperavano i freni, la trasmissione, lo sterzo e le sospensioni anteriori, e montavano un motore 8 cilindri in linea da 1496 cm3 (da cui il nome 815; 8 cilindri 1.5 litri) con 72 cavalli a 5500 giri/min realizzato unendo due blocchi motore quattro cilindri Fiat 508 C da 1100 cm3 con alesaggio e corsa ridotti. La Touring realizzò due tipi di carrozzerie, a coda lunga e corta, simili a quelle delle "torpedino Brescia" Alfa Romeo, montate su un telaio a traliccio rispettivamente per Lotario Rangoni Macchiavelli - Enrico Nardi e Alberto Ascari - Giovanni Minozzi.

 
Le due Auto Avio Costruzioni 815 alla Mille Miglia 1940, la #65 è quella "lunga" di Lotario Rangoni - Enrico Nardi mentre la #66 è quella "corta" di Alberto Ascari - Giovanni Minozzi.

Nelle categorie inferiori 1100 e 750 cm3 erano presenti solo Fiat derivate dalla "Topolino" e dalla 1100 con meccaniche elaborate con testa Siata e carrozzerie aerodinamiche da diversi meccanici - preparatori tra cui si era già messo in luce Stanguellini di Modena.

La gara si svolse il 28 aprile con la seconda guerra mondiale già iniziata da 7 mesi durante una giornata soleggiata sul circuito triangolare di Brescia. La vittoria assoluta fu un affare tra le cinque BMW, nettamente più veloci delle Alfa Romeo e delle due Delage, la 328 berlinetta Touring di Fritz Huschke von Hanstein in particolare andò subito al comando e lo mantenne fino alla fine, compiendo, dopo il primo un po' più lento, ben sei giri sotto l'ora, cosa non riuscita a nessun concorrente di un'altra marca. Dopo il primo giro inseguivano von Hanstein nell'ordine Comotti sulla Delage, Farina sull'Alfa e Lurani sulla BMW 328 Kamm Coupé, Taruffi sulla seconda Delage si era già ritirato, dopo due giri le due BMW 328 chiuse erano prima e seconda ma la Kamm Coupé accusava problemi al motore che la costringevano a diverse soste e poi al ritiro definitivo al settimo giro. Al quinto giro si ritira anche la seconda Delage e per la vittoria assoluta rimangono in lizza solo le quattro BMW, con le Alfa Romeo costrette a inseguire; la squadra tedesca tuttavia, forse per un motivo politico[9], decise di non arrivare in parata e lasciò che all'arrivo le Alfa Romeo e i piloti italiani, mai realmente competitivi, intervallassero le auto argentate.

 
L'Alfa Romeo Tipo 256 (6C 2500 SS) "Torpedino Brescia" #84 di Nino Farina e Peride Mambelli giunta 2ª assoluta. Si nota la somiglianza con l'AAC 815 dovuto alla scelta dello stesso carrozziere

La BMW 328 berlinetta Touring di Fritz Huschke von Hanstein e Walter Baumer tagliò il traguardo a Brescia dopo 9 giri e 1486 km in 8 ore 54 minuti 46 secondi 6 centesimi alla velocità media di 166,723 chilometri orari, la più alta mai registrata, anche se su un circuito chiuso, seguita dall'Alfa Romeo 6C 2500 tipo 256 spider "torpedino Brescia" di Nino Farina - Paride Mambelli, la BMW 328 roadster Mille Miglia di Adolf Brudes - Ralph Roese, un'altra spider "torpedino Brescia" di Clemente Biondetti - Aldo Stefani, le altre due BMW scoperte di Fritz Wencher - Rudolf Scholtz, Willi Briem - Uli Richter e la coppia di Alfa Romeo 6C 2500 tipo 256, l'ultima spider "torpedino Brescia" di Carlo Maria Pintacuda - Consalvo Sanesi e l'unica berlinetta Touring per Carlo Felice Trossi - Ascanio Lucchi.

Nella classe 1,5 litri la Auto Avio Costruzioni 815 di Alberto Ascari cominciò la gara in testa ma venne fermata da un guasto, subentrò al comando l'altra A.A.C. 815 di Lotario Rangoni ma anche questa si ruppe, pressata dalla Lancia Aprilia berlinetta aerodinamica di Leoncini - Guidotti che guidò la categoria fino al ritiro, a quel punto andò in testa e vinse la classe la Lancia Aprilia spider di d'Ambrosio - Guerrini.

Sia tra le 750 cm3 che tra le 1100 cm3 ci fu un duello tra Stanguellini; nella classe inferiore fra Venturelli - Cerami e Cortese - Parravicini e in quella maggiore fra Fioruzzi - Sala e Bertani - Lasagni; battaglie risoltesi in entrambi i casi a favore dei primi due equipaggi.

Risultati completi[1][3][10] modifica

Pos Classe Nr Scuderia Equipaggio Vettura Tempo /Ritiro
1 2.0 70   BMW   Huschke von Hanstein
  Walter Bäumer
BMW 328 berlinetta Touring 8h54'46"
2 3.0 84   Alfa Corse   Nino Farina
  Paride Mambelli
Alfa Romeo 6C 2500 tipo 256 Spider Touring 9h10'16"
3 2.0 74   BMW   Adolf Brudes
  Ralph Roese
BMW 328 spider 9h13'27"
4 3.0 79   Alfa Corse   Clemente Biondetti
  Aldo Stefani
Alfa Romeo 6C 2500 tipo 256 Spider Touring 9h13'37"
5 2.0 72   BMW   Willi Briem
  Uli Richter
BMW 328 spider 9h16'08"
6 2.0 71   BMW   Fritz Wencher
  Rudolf Scholtz
BMW 328 spider 9h17'15"
7 3.0 82   Alfa Corse   Carlo Maria Pintacuda
  Consalvo Sanesi
Alfa Romeo 6C 2500 tipo 256 Spider Touring 9h25'47"
8 3.0 76   Alfa Corse   Carlo Felice Trossi
  Ascanio Lucchi
Alfa Romeo 6C 2500 tipo 256 Berlinetta Touring 9h36'55"
9 1.1 46   Emilio Fioruzzi
  Adelmo Sola
Stanguellini SN1100 hardtop Torricelli 11h11'47"
10 1.1 36   Franco Bertani   Franco Bertani
  Massimo Lasagni
Stanguellini SN1100 spider Torricelli 11h16'44"
11 1.1 43   L. Marangoni
  G. Moscatelli
Fiat 1100 MM 11h29'07"
12 750 18   Mario Venturelli
  Ceroni
Stanguellini SN750 testa Siata spider Torricelli 11h34'52"
13 1.1 40   Gino Zordan
  F. Crivellari
Fiat 11h44'29"
14 750 7   Oreste Cortesi
  Giannino Parravicini
Stanguellini SN750 testa Siata spider Torricelli 11h44'56"
15 1.1 48   Rocco Lanzini
  Aldo Bassi
Fiat Siata 1100 MM berlinetta 11h45'30"
16 42 1.1   Arialdo Ruggeri
  Danzi
Fiat Siata 1100 MM berlinetta Viotti 11h53'24"
17 1.1 35   Giuseppe Rossi
  Giuliani
Fiat 1100 11h57'45"
18 750 22   Leonardo Quadri
  Mario Sertorio
Fiat 500 12h02'29"
19 1.1 31   A. Facchetti
  D. Capelletto
Fiat 1100 MM 12h09'20"
20 750 11   A. Franco
  A.Civetta
Fiat 500 12h22'19"
21 750 2   Alberto Filippi
  P. Morini
Fiat 500 12h46'07"
22 750 4   Enzo Bortolon
  Gino Monaco
Fiat 500 12h47'05"
23 750 14   Giampiero Bianchetti
  Spotti
Fiat 500 12h56'16"
24 3.0 80   Caproni   Antonio Chiodi
  Livio De Zorzi
Alfa Romeo 6C 2500 SS Spider Touring 9h54'49"
25 1.5 56   G. D'Ambrosio
  Guerrini
Lancia Aprilia spider 10h27'35"
26 1.5 64   Giuseppe Ruggero
  Würzburger
Stanguellini SN1500 10h32'07"
27 1.5 63   Dino Bassi
  Furielli
Lancia Aprilia 10h35'02"
28 1.1 51   Luciano Clocchiatti
  Aldo Clocchiatti
Fiat 10h39'50"
29 1.1 37   Enrico Adanti
  Baccarini
Fiat 1100 10h52'20"
30 1.1 32   Vittorio Pierini
  A. Bosi
Fiat 1100 MM berlinetta 11h03'27"
31 1.1 47   Aldo Monticello
  A. Zanella
Fiat 11h11'08"
32 1.1 45   Pellini
  Ghelfi
Fiat 11h11'16"
33 1.1 44   A. Priario
  Tansa
Fiat Siata 1100 berlinetta Viotti 11h34'36"
34 1.1 29   Mario Lietti
  Tettamanti
Fiat 1100 MM berlinetta Savio 12h05'51"
35 3.0 87   Filippo Tassara
  Piero Facetti
Alfa Romeo 6C 2500 SS 8h47'01"
36 3.0 85   Giovanna Maria Cornaggia Medici
  B. Gavazzoni
Alfa Romeo 6C 2500 SS Touring 8h50'57"
37 1.5 57   M. Proto
  Fiore
Lancia Aprilia 9h57'40"
38 750 25   F. Meomartini
  F.Gatti
Fiat 500 12h09'51"
39 750 16   Gracco
  D. Pulidori
Fiat Siata 500 spider 12h06'33"
40 750 23   G. Pfau
  Guglielmo Carraroli
Fiat 500 13h22'55"
Rit 750 1   S. Carnevalli
  Faccanoni
Fiat 500
Rit 750 6   Carlo Francesconi
  F. Maestri
Fiat 500
Rit 750 8   Rinaldo Bossini
  Foschetti
Fiat 500
Rit 750 9   Rino Ferniani
  F. Lama
Fiat Siata 500
Rit 750 10   Oscar Pasquini
  Walter Pasquini
Fiat 500
Rit 750 15   E.Broglia
  G. Crivelli
Fiat 500
Rit 750 19   Anselmo Capra
  Selva
Fiat 500
Rit 750 20   C.Fumagalli
  G. Castiglioni
Fiat 500
Rit 750 24   Porto Flip
  Philippe De Massa
Fiat 500
Rit 1.1 27   Goriup
  E. Schoss
Fiat
Rit 1.1 28   Bonezzi
  A. Arancio
Fiat 1100 MM
Rit 1.1 33   Giuseppe Gilera
  Zacchini
Fiat 1100 MM berlinetta Savio
Rit 1.1 34   Alberto Comirato
  Lia Comirato Dumas
Fiat-Comirato 1100
Rit 1.1 38   Sette
  Nani
Fiat 1100 spider aerodinamica
Rit 1.1 39   Enrico Beltracchini
  Giovanni Corradi
Fiat
Rit 1.1 41   Giacomo Palmieri
  Gino Bronzoni
Fiat Siata 1100 berlinetta Viotti
Rit 1.1 49   A. Donati
  Massimiani
Fiat Siata 1100
Rit 1.1 50   Alfonso Catanese
  A.Bogani
Fiat
Rit 1.1 54   Gualtiero Arfelli
  Ilario Bandini
Fiat 508S 1100
Rit 1.5 55   Pasquale Placido
  Celasco
Lancia Aprilia
Rit 1.5 58   Vai
  Pinco
Lancia Aprilia
Rit 1.5 59   Guido De Martino
  Disma Re
Lancia Aprilia
Rit 1.5 60   Angelo Marelli
  A. Varallo
Lancia Aprilia
Rit 1.5 61   F. Bosco
  Balina
Lancia Aprilia
Rit 1.5 62   Viorbi
  Paolo Villa
Lancia Aprilia
Rit 1.5 65   Lotario Rangoni Macchiavelli   Lotario Rangoni
  Enrico Nardi
Auto Avio Costruzioni 815 spider Touring
Rit 1.5 66   Alberto Ascari   Alberto Ascari
  Giovanni Minozzi
Auto Avio Costruzioni 815 spider Touring
Rit 1.5 67   Leoncini
  Giovanni Battista Guidotti
Lancia Aprilia berlinetta aerodinamica
Rit 1.5 68   Ariano
  Corrado Forti
Lancia Aprilia
Rit 1.5 69   Giovanni Bracco
  Vittorio Casalegno
Lancia Aprilia
Rit 2.0 73   BMW   Giovanni Lurani
  Franco Cortese
BMW 328 Kamm Coupé
Rit 3.0 77   Écurie Walter Watney   Piero Taruffi
  Luigi Chinetti
Delage D6-3L
Rit 3.0 81   Piero Dusio
  R. Boninsegni
Alfa Romeo 6C 2500 Spider
Rit 3.0 83   G. Canestrini
  Guido Cattaneo
Alfa Romeo 6C 2500
Rit 3.0 86   Écurie Walter Watney   Gianfranco Comotti
  Archimede Rosa
Delage D6-3L
NP 750 3   Cioci
  Pietro Ghersi
Fiat 500
NP 750 5   M.Grassi Fiat 500
NP 750 21   Renato Donati
  Alberto Garzi
Fiat 500 spider
NP 1.1 30   Enzo Crotti   Enzo Crotti
  Montorsi
Stanguellini SN1100 spider Touring
NP 1.1 52   Angelo Della Cella
  Maria Antonietta Avanzo
Fiat 1100
NP 3.0 75   Luigi Villoresi Lancia Astura spider
NP 3.0 78   Ercole Boratto Alfa Romeo 6C 2500 Berlinetta Touring
NP 3.0 88   Emilio Romano Alfa Romeo 6C 2500

Note modifica

  1. ^ a b wsrp, 1940 Mille Miglia.
  2. ^ Carli, p. 139.
  3. ^ a b racingsportscars, 1937 Mille Miglia.
  4. ^ Il cambio COTAL di una Peugeot 402 coeva, su motorionline.com.
  5. ^ Lancia Astura MM Spider Colli 1939, su museonicolis.com.
  6. ^ Le Alfa Romeo 6C 2500 SS spider Touring alla Mille Miglia 1940, su alfabb.com.
  7. ^ L'Alfa Romeo 6C 2500 SS Spider Touring "Ala Spessa", su cuorealfista.com.
  8. ^ BMW 328 Roadster Mille Miglia, su supercars.net.
  9. ^ Italia fascista e Germania nazista facevano parte delle forze dell'Asse
  10. ^ In giallo sono evidenziati i vincitori di classe

Bibliografia modifica

  • Carli Emanuele Alberto, Settant'anni di gare automobilistiche in Italia, Automobile Club d'Italia e L'Editrice dell'Automobile, 1967.

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