Monte San Giusto

comune italiano

Monte San Giusto è un comune italiano di 7 481 abitanti[1] della provincia di Macerata.

Monte San Giusto
comune
Monte San Giusto – Stemma
Monte San Giusto – Bandiera
Monte San Giusto – Veduta
Monte San Giusto – Veduta
Piazza Aldo Moro
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Marche
Provincia Macerata
Amministrazione
SindacoAndrea Gentili (lista civica) dal 26-5-2014 (2º mandato dal 27-5-2019)
Territorio
Coordinate43°14′16.44″N 13°35′40.74″E / 43.2379°N 13.59465°E43.2379; 13.59465 (Monte San Giusto)
Altitudine236 m s.l.m.
Superficie20,04 km²
Abitanti7 481[1] (31-12-2020)
Densità373,3 ab./km²
FrazioniVilla San Filippo
Comuni confinantiCorridonia, Monte San Pietrangeli (FM), Montegranaro (FM), Morrovalle
Altre informazioni
Cod. postale62015
Prefisso0733
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT043031
Cod. catastaleF621
TargaMC
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona D, 1 923 GG[3]
Nome abitantisangiustesi
PatronoMadonna Incoronata
Giorno festivo8 settembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Monte San Giusto
Monte San Giusto
Monte San Giusto – Mappa
Monte San Giusto – Mappa
Posizione del comune di Monte San Giusto nella provincia di Macerata
Sito istituzionale

Geografia fisica modifica

Territorio modifica

Il centro principale si trova ad un'altitudine di 236 m s.l.m. (circa 10 km dal mare), mentre la frazione Villa San Filippo si trova a valle, in prossimità del corso del fiume Chienti. Sono presenti anche il fiume Ete Morto e il fiume Cremone.

Storia modifica

I primi insediamenti nell'area sangiustese, documentati storicamente, risalgono all'epoca romana (età di Nerva 96-98 d.C.), con il nome di Mons Iustitiæ (altro possibile nome antico è Telusiano), distrutto con le invasioni barbariche nel III secolo.

Con l'arrivo dei longobardi passerà sotto il controllo del Ducato di Spoleto e sarà dotato di un castello, sostituito poi dalla chiesa di Sant'Agostino. Costruito in zona Monte Reale, questo toponimo indicherebbe un territorio fiscale posto sotto il diretto controllo del re, per la sua importanza strategica, dato che per Mons Iustitiæ passavano le strade romane provenienti da Urbs Salvia a mare, da Firmum a Pausulæ e da Falerio a Pausulæ.

Grazie a questo posizionamento geografico favorevole fu epicentro degli insediamenti romani intorno ad esso. Questa centralità fu mantenuta per tutto il Medioevo, divenendo nel XII secolo libero comune.

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

Monte San Giusto raggiunse il suo massimo splendore dopo l'elezione a vescovo di Chiusi del sangiustese Niccolò Bonafede, che trasformò la città natale in una vera e propria corte rinascimentale.

 
Palazzo Bonafede del XVI secolo, attuale sede comunale.
  • Il palazzo fortezza Bonafede rappresenta l'opera architettonica più importante di Monte San Giusto. Fu fatto costruire dal Bonafede all'inizio del Cinquecento, vi si accede dal portale d'ingresso, realizzato nel 1524, opera dello scalpellino anconetano Franco Pesimoti. Il corpo centrale del fabbricato, ispirato al Palazzo Venezia di Roma, è realizzato su una base piramidale con facciata in laterizio con finiture e cornici in pietra, abbellita da finestre a croce guelfa. Il cortile si ispira a quello del palazzo ducale di Urbino. All’interno, oltre al cortile rinascimentale, notevoli sono gli affreschi della cosiddetta “camera picta” (detta anche Stanza del Vescovo) al pianterreno e, al piano nobile, la fascia ad affresco con i “Trionfi di Nicolò Bonafede”, frammenti di una decorazione ben più ampia: i dipinti, databili intorno al 1515-1520 sono stati attribuiti al pittore spagnolo Johannes Hispanus. Nella sala consiliare si trova un quadro di Luigi Fontana, del 1869, che raffigura Niccolò Bonafede che visiona il progetto del palazzo. Oggi è sede del municipio.
  • La chiesa di Santa Maria della Pietà in Telusiano è una chiesa del XIV secolo, ma di origine romanica, nel 1504 papa Giulio II Della Rovere nominò Niccolò Bonafede pievano della chiesa, il quale iniziò una ristrutturazione dell'edificio. Fece rialzare il soffitto, chiuse le finestrelle ad archi romanici e realizzate altre aperture per permettere un'adeguata luminosità e fece affiggere il proprio stemma sul portale in pietra. Nel restauro del 1921 andò perduta la pietra tombale del Bonafede, ma è rimasta l'opera più importante di Monte San Giusto, il quadro della Crocifissione di Lorenzo Lotto, terminata nel 1531, commissionata sempre dal Bonafede. Oltre alla Crocifissione si trovano una Pietà in pietra del XV secolo sotto l'altare principale e una Madonna con Bambino in alabastro del XVI secolo.
 
Crocifissione di Lorenzo Lotto, 1533-1534 circa, chiesa di Santa Maria della Pietà in Telusiano
  • La chiesa di Santo Stefano o la collegiata, progettata da Pietro Augustoni in stile neoclassico, è a croce latina ad una sola navata e fu aperta al culto nel 1781. Vi si conserva l'immagine della Vergine Incoronata, scultura lignea del Cinquecento con il bambino in braccio. Esposta solo nel 1850, nel 1855 i sangiustesi proclamarono la Madonna Incoronata loro patrona per averli preservati dalla pestilenza. Nel 1905 il suo capo fu incorniciato da una corona aurea. Sono conservati all'interno della collegiata anche alcune tele di autori ignoti e un organo "Callido" del Settecento.
  • Chiesa di Santa Maria delle Panette, il cui interno fu restaurato nel 1923 dall'architetto Eusebio Petetti.
  • Chiesa della Purità (detta anche chiesa dei frati o chiesa dell'ospedale)
  • Chiesa del Monastero Benedettine Maria Santissima Assunta in cielo
  • Chiesa delle Grazie
  • Ex Chiesa di S. Agostino (Auditorium)
  • Museo di Palazzo Bonafede, ospitato nei locali del seminterrato del palazzo, un tempo adibiti ad uso di cucine, deposito di derrate alimentari, cantina e frantoi, accoglie oggi:

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

Abitanti censiti[5]

Etnie e minoranze straniere modifica

Gli stranieri residenti a Monte San Giusto al 31º dicembre 2019 erano 1.164 e rappresentavano il 15,1 % della popolazione residente.

  1. Pakistan, 413
  2. Cina, 229
  3. Marocco, 133
  4. India, 81
  5. Romania, 71
  6. Albania, 58
  7. Macedonia del Nord, 47
  8. Ucraina, 35

Cultura modifica

Musica modifica

  • Banda musicale "Ottavio Bartolini" è il corpo bandistico di Monte San Giusto attualmente composto da 45 elementi; le sue origini risalgono al 1792, diretta dal M. Mauro Stizza.
  • Corale "Santa Cecilia" è la corale storica di Monte San Giusto, diretta dal M. Mauro Stizza.
     
    Palazzo Bonafede
  • Pueri Cantores "Santo Stefano" diretti dal M. Rossano Romagnoli.

Eventi modifica

  • Clown&Clown Festival, è un festival di Clownerie e Clownterapia, che si tiene solitamente dall'ultima domenica di settembre alla prima di ottobre. La prima edizione risale al 2005.[6]

Economia modifica

Monte San Giusto è un centro internazionale della pelletteria e della calzatura presente dalla fine dell'Ottocento. Inoltre, per quanto riguarda l'artigianato, diffusa e rinomata è l'arte della tessitura finalizzata alla realizzazione di tappeti e di tanti altri prodotti caratterizzati da motivi artistici pregiati.[7] Un'altra risorsa del centro è l'agricoltura.

Amministrazione modifica

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1975 1980 Giulio Silenzi Partito Comunista Italiano Sindaco [8]
1980 1985 Giulio Silenzi Partito Comunista Italiano Sindaco [8]
26 giugno 1985 7 giugno 1990 Giulio Silenzi Partito Comunista Italiano Sindaco [8]
7 giugno 1990 23 novembre 1992 Vittorio Petrini Partito Comunista Italiano
Partito Democratico della Sinistra
Sindaco [8][9]
23 novembre 1992 24 aprile 1995 Paola Mariani Partito Democratico della Sinistra Sindaco [8]
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Mario Lattanzi Centro-destra Sindaco [8]
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Mario Lattanzi Centro-destra Sindaco [8]
14 giugno 2004 8 giugno 2009 Franco Bordoni Lista civica Sindaco [8]
9 giugno 2009 25 maggio 2014 Mario Lattanzi Lista civica Sindaco [8]
26 maggio 2014 26 maggio 2019 Andrea Gentili Cittadini sempre Sindaco [8]
27 maggio 2019 in carica Andrea Gentili Cittadini sempre Sindaco [8]

Gemellaggi modifica

Sport modifica

Hanno sede nel comune le società di calcio: Associazione Calcio Sangiustese, Telusiano Calcio e Real Molino. Le squadre di Calcio a 5: Five Team e Futsal Monte San Giusto, disputano la Serie D. Ha inoltre sede nel comune la società di pallavolo FEA Telusiano Volley.

Note modifica

  1. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2020.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Museo di Palazzo Bonafede – Visit Monte San Giusto, su visitmontesangiusto.com. URL consultato il 10 gennaio 2023.
  5. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  6. ^ Sito della manifestazione
  7. ^ Atlante cartografico dell'artigianato, vol. 2, Roma, A.C.I., 1985, p. 10.
  8. ^ a b c d e f g h i j k http://amministratori.interno.it/
  9. ^ Fine anticipata del mandato, per dimissione della giunta

Bibliografia modifica

  • Vincenzo Galié, Personaggi, insediamenti e istituzioni medievali nell'area di Monte San Giusto, in Storia Marche, numero 25, 1990, pagg. 215-283.
  • Livia Brillarelli, La terra di San Giusto. Civitanova Marche, Corsi, 1975.
  • Fabio Mariano, Monte S. Giusto. Palazzo Bonafede, in F.Mariano, L'Architettura nelle Marche dall'Età classica al Liberty, Nardini Editore, Fiesole 1995, pp. 269–271.
  • Fabio Mariano, Il Palazzo fortificato del vescovo Bonafede a Monte San Giusto: un'opera inedita di Baccio Pontelli?, in Castellum, Rivista dell'Istituto Italiano dei Castelli, n.49, Roma 2007.
  • Fabio Mariano, Il Vescovo Bonafede e il suo palazzo a Monte San Giusto, in I Beni Culturali, tutela e valorizzazione, n.4-5, luglio/ottobre, Viterbo 2007. ISSN 1122-2948
  • Antonio Giordano, Il capolavoro di Lotto e il vescovo Bonafede, in Atti dell'accademia nazionale dei Licei, 2004, p. 250 e ss.. URL consultato il 21 febbraio 2022 (archiviato il 16 dicembre 2019). (citato da riviste.unimc.it)
  • Cristiano Marchegiani, Architettura e società nel Maceratese fra Medioevo e Novecento, Macerata, Fondazione Cassa di risparmio della Provincia di Macerata (stampa: Castelraimondo, Artelito), 2022, pp. 82 (mura castellane), 106-115 (palazzo Bonafede), 109 ("casina" Bonafede o Palazzina Coriolana), 264-268 (Santa Maria delle Panette), 283 (palazzo priorale).

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN124495448 · WorldCat Identities (ENlccn-n95049454
  Portale Marche: accedi alle voci di Wikipedia che parlano delle Marche