Muthulakshmi Reddy

chirurga, attivista e riformatrice sociale indiana

Muthulakshmi Reddy (in hindī मुत्तुलक्ष्मी रेड्डी; Pudukkottai, 30 luglio 1886Chennai, 22 luglio 1968) è stata un'attivista indiana.

Muthulakshmi Reddy

Biografia modifica

Nata nello stato del Pudukkottai del Tamil Nadu in un'epoca in cui alle donne era precluso l'accesso all'istruzione, Muthulakshmi Reddy fu la prima donna a conseguire una laurea in medicina al Madras Medical College nel 1912 e nello stesso anno fu assunta come chirurgo dell'ospedale per donne e bambini di Chennai.[1]

In campo politico conseguì il primato di prima donna eletta al Consiglio legislativo di Chennai nel 1926, incarico che servì sostenendo i diritti delle donne e preoccupandosi dei loro problemi e della loro salute sessuale, tanto da varare nel 1927 il Manifesto della soppressione del traffico immorale di donne e bambini. Nel 1929 prese parte alla lotta per l'abolizione del devadasi nell'India meridionale, una pratica che consisteva nel far sposare delle fanciulle alle divinità di alcuni templi, e nel 1930 istituì l'Avvai House che accoglieva giovani ragazze proteggendole dai bordelli o dal devadasi.[1]

In contrasto con gran parte dell'All India Women's Congress (AIWC), Muthulakshmi Reddy si oppose al controllo delle nascite, ritenendolo pericoloso per l'"igiene morale" della nazione, e si mobilitò affinché le pratiche contraccettive venissero illustrate alle sole coppie sposate. Nonostante queste opinioni controverse, Muthulakshmi Reddy fu comunque un importante membro attivo Women's India Association e fu curatrice editoriale della rivista dell'associazione intitolata Stri‐Dharma dal 1931 al 1940. Nel 1931 fu la prima presidente eletta dell'AIWC e lavorò a stretto contatto con le attiviste Annie Besant, Margaret Cousins, Kamaladevi Chattopadhyay e Lakshmi N. Menon.[1]

I rapporti con l'AIWC non furono sempre collaborativi. Muthulakshmi Reddy sosteneva l'istruzione femminile, ma riteneva che per le giovani donne fosse più utile occuparsi di scienze domestiche oppure studiare infermieristica e ostetricia, per quanto lei stessa fosse un medico. In accordo con il governo coloniale si attivò per introdurre strutture educative migliori e separate per le donne.[1]

Il suo contributo maggiore fu l'istituzione del Cancer Institute nel 1955. L'anno successivo fu insignita del Padma Bhushan.[1]

Note modifica

  1. ^ a b c d e (EN) Sanjam Ahluwalia, Reddi, Muthulakshmi, in The Oxford Encyclopedia Women in World History, Oxford University Press, 1º gennaio 2008, DOI:10.1093/acref/9780195148909.001.0001/acref-9780195148909-e-900, ISBN 978-0-19-514890-9. URL consultato il 21 novembre 2023.

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Controllo di autoritàVIAF (EN75313083 · ISNI (EN0000 0000 6368 9838 · LCCN (ENn85338705 · GND (DE1097757900 · WorldCat Identities (ENlccn-n85338705