Oreto-Stazione

quartiere di Palermo

Oreto-Stazione è il terzo quartiere di Palermo.

Oreto-Stazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneBandiera della Sicilia Sicilia
Provincia  Palermo
Città Palermo
CircoscrizioneII-III
Data istituzione21 dicembre 1976
Codice3
Codice postale90121, 90123, 90124, 90125, 90127, 90128, 90129, 90133, 90134 e 90141
Abitanti39 916 ab.
Mappa dei quartieri di {{{comuneMappa}}}
Mappa dei quartieri di {{{comuneMappa}}}

È l'unico quartiere ad essere stato ripartito fra due circoscrizioni (la II e la III)[1]. Per l'esattezza, l'unità di primo livello Corso dei Mille-Sant'Erasmo rientra nella II Circoscrizione, mentre le UPL Oreto-Guadagna e Oreto-Perez sono comprese nella III.

Geografia fisica modifica

Il quartiere sorge nella zona sud-orientale della città e occupa per buona parte la superficie della valle dell'Oreto, da cui prende il nome una delle unità di primo livello presenti al suo interno, Oreto-Guadagna. Il letto originario del fiume omonimo è stato cancellato in età contemporanea, mentre il corso d'acqua ha subito un netto ridimensionamento in seguito alla sistemazione tramite briglie.[2]

Nella seconda metà del XX secolo l'area è stata sottoposta ad una massiccia urbanizzazione, conseguente alla necessità di espandere il centro abitato del capoluogo per rimpiazzare i nuclei residenziali andati distrutti o compromessi nel corso della seconda guerra mondiale, durante la quale a Palermo venne attuata la strategia dei bombardamenti a tappeto.

Confina:

Storia modifica

Età antica e medievale modifica

In origine, il letto del fiume Oreto che scorreva nell'area dell'attuale quartiere era abbastanza ampio da risultare navigabile, tanto che vi è attestata una battaglia tra cristiani e musulmani in epoca romana[3].

Durante il dominio islamico, sui lati del fiume era posta una serie di mulini a vento riforniti da un sistema di acquedotti e generalmente impiegati per macinare cereali. Gli arabi si riferivano alla vallata creata dall'Oreto con il nome di Wâdî al-‘Abbâs[4] e la consideravano un luogo paradisiaco, impiegandola per la fondazione di parchi e giardini.

I ponti per l'attraversamento dell'Oreto sono stati costruiti a partire dal XII secolo. Il primo tra questi è stato realizzato nel 1113 per iniziativa di Giorgio di Antiochia, ammiraglio bizantino al servizio di Ruggero II di Sicilia e, per tale motivo, chiamato Ponte dell'Ammiraglio.

Età moderna modifica

Alla fine del XVIII secolo, l'area fu eletta dall'amministrazione comunale per ospitare l'impianto del primo parco pubblico extra-urbano, oggi coincidente con Villa Giulia e l'orto botanico.

Età contemporanea modifica

Nel 1886, in corrispondenza dell'attuale piazza Giulio Cesare venne inaugurata la stazione di Palermo Centrale, principale scalo ferroviario della città metropolitana.

Negli anni '30 il regime fascista ordinò l'edificazione del Ponte Oreto, i cui progetti risalivano al Settecento.

La zona del quartiere subì pesanti danni a causa dei bombardamenti di Palermo nella seconda guerra mondiale, che distrussero una percentuale significativa della superficie edificata, causando - oltre alle vittime civili - un preoccupante numero di sfollati in tutto il centro urbano. L'elevato tasso di macerie provocato dalle esplosioni e dai crolli venne riversato sul lungomare panoramico dall'AMGOT, il governo militare istituito nei territori conquistati dagli Alleati[5].

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

Architetture religiose modifica

  • Maria Santissima del Carmelo, in via Decollati;
  • Sant'Agata La Pedata, in via del Vespro;
  • Sant'Antonio di Padova, in corso Tukory;
  • San Luca, in via Paratore;
  • San Pio X, in via Chiavelli;
  • San Tarcisio, in via Sebastiano La Franca;
  • Sacra Famiglia, in via G.Mignosi.

Architetture civili modifica

Aree naturali modifica

Geografia antropica modifica

Il quartiere, che presenta un elevato grado di disorganicità, si può suddividere in quattro sub-aree:

  • Zona costiera di S. Erasmo: in quest'area ricadono il lungomare del Foro Italico; la cortina di edifici che comprendono Porta Nuova, Palazzo Butera e Palazzo De Seta; e il piano Sant'Erasmo, così chiamato per l'antica presenza di una chiesa dedicata al martire di Formia.
  • La Guadagna: parte più antica del quartiere, il cui nome deriva dall'arabo "Gud-Agn", con cui si intende un luogo di pulitura, poiché i dominatori islamici utilizzavano il Fiume Oreto come lavatoio. L'originale borgata sorgeva al di fuori delle mura cittadine ed è stata inglobata del tutto nel tessuto urbano solo nella seconda metà del XX secolo, durante la grande espansione edilizia che ha interessato Palermo nel secondo dopoguerra.
  • Oreto Nuova: area così rinominata dopo la costruzione dei palazzi tra gli anni Cinquanta e Sessanta, che hanno preso il posto degli orti e dei giardini che caratterizzavano il territorio in precedenza. Sono presenti nuclei di abitazioni di edilizia economica così come edifici residenziali più recenti, destinati alla piccola-media borghesia.
  • Stazione Centrale - Perez e Feliciuzza: area costituita dalla zona di corso dei Mille da un lato e dalla zona Perez dall'altro. Quest'ultima, situata a costo ridotto tra la contrada Filiciuzza e il rione Perez, è frutto dell'attività edilizia che nel corso degli anni Venti ha interessato i piccoli centri adiacenti al Fiume Oreto.

Note modifica

  1. ^ Panormus 2008, pag. 30 (PDF), su comune.palermo.it. URL consultato il 09-08-2010 (archiviato dall'url originale il 22 luglio 2011). (PDF)
  2. ^ Terradamare Cooperativa Turistica, Il fiume Oreto dalla foce alla sorgente, su TERRADAMARE | Cooperativa Turistica. Palermo, 31 agosto 2016. URL consultato il 12 maggio 2024.
  3. ^ Maria D'Asaro, Palermo si mobilita per salvare l’Oreto, su Il Punto Quotidiano. URL consultato il 19 maggio 2024.
  4. ^ Ibn Hawqal, Viaggio in Sicilia, traduzione di Michele Amari, 973.
  5. ^ Ernesto Oliva, L'ignara passeggiata dei palermitani sulle rovine della guerra, su ReportageSicilia, giovedì 5 ottobre 2017. URL consultato il 19 maggio 2024.

Voci correlate modifica

  Portale Palermo: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Palermo