Palladseite

minerale

La palladseite è un minerale e un solfuro di palladio e selenio, con composizione chimica Pd17Se15.

Palladseite
Classificazione StrunzII/B.16-70
Formula chimicaPd17Se15
Proprietà cristallografiche
Parametri di cellaa = 10,635 Å[1], V=1193,04 ų[2]
Gruppo puntuale4/m 3 2/m[1]
Gruppo spazialePm3m (nº 221)[3]
Proprietà fisiche
Densità8,3[4] g/cm³
Durezza (Mohs)4,5 - 5[2]
Colorebianco
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Etimologia e storia modifica

La palladseite è stata scoperta nel 1977 a Itabira (Minas Gerais, in Brasile), che è anche la sua località tipo; deve il suo nome ai suoi composti, PALLADium e SElenium[1].

Caratteristiche modifica

La sua durezza sulla scala di Mohs è compresa tra 4,5 e 5.[2]

Classificazione modifica

Secondo la classificazione Nickel-Strunz, la palladseite appartiene alla classe Solfuri e solfosali e lì alla sottoclasse dei solfuri metallici con rapporto 1:1, principalmente 2:1 insieme a miassite, oosterboschite, chrisstanleyite, jagüéite, keithconnite, vasilite, telluropalladinite, luberoite, oulankaite, telargpalite, temagamite, sopcheite, laflammeite, tischendorfite e kharaelakhite.[2]

Nella classificazione secondo Dana, che viene utilizzata principalmente nel mondo anglosassone, classifica la palladseite nei minerali solforati, e lì nella sottoclasse dei "solfuri - compresi seleniuri e telluridi con formule varie", nel "gruppo palladseite" (classe nº 02.16.19.01).[3]

Abito cristallino modifica

La palladseite cristallizza nel sistema cubico nel gruppo spaziale Pm3m (gruppo nº 221) con 2 unità di formula per cella unitaria. Ha costante di reticolo pari ad a = 10,635 Å[1]

Origine e giacitura modifica

Oltre alla sua località tipo, la palladseite è stata trovata anche nei giacimenti di oro, palladio e platino della Sierra Pelada (Pará, Brasile), nella miniera di Musonoi (Katanga, in Congo), nel fiume Miessijoki (Lapponia, Finlandia) e a Bleida (Souss-Massa-Draâ, in Marocco). Di solito si trova associato ad altri minerali come arsenopalladinite, isomertieite, atheneite, oro nativo e sudovikovite.[1]. Il suo campione tipo è conservato presso il Museo di storia naturale di Londra e il National Museum of Natural History di Washington D.C..[2]

Forma in cui si presenta in natura modifica

La palladseite di solito si presenta sotto forma di grani fino a 0,5 millimetri, e come inclusioni euedriche e fratture di riempimento negli ossidi di ferro.[1]

Note modifica

  1. ^ a b c d e f (EN) Palladseite (PDF), in Handbook of mineralogy. URL consultato il 15 aprile 2024.
  2. ^ a b c d e (EN) Palladseite, su mindat.org. URL consultato il 15 aprile 2024.
  3. ^ a b (EN) Palladseit, su mineralienatlas.de. URL consultato il 15 aprile 2024.
  4. ^ (EN) Palladseite Mineral Data, su webmineral.com. URL consultato il 15 aprile 2024.

Bibliografia modifica

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