Palythoa Lamouroux, 1816 è un genere di esacoralli zoantari della famiglia Sphenopidae.[1]

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Palythoa
Palythoa grandis
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
PhylumCnidaria
ClasseAnthozoa
SottoclasseHexacorallia
OrdineZoantharia
SottordineBrachycnemina
FamigliaSphenopidae
GenerePalythoa
Lamouroux, 1816
Specie

Descrizione modifica

Il genere comprende specie coloniali caratterizzate dalla presenza di incrostazioni sabbiose nello spessore dell'ectoderma e della mesoglea, assenti sul disco orale.[2][3]

Biologia modifica

Le specie del genere Palythoa, ad eccezione di due, sono tutte zooxantellate, cioè contengono zooxantelle endosimbionti[2][3]

Alcune specie del genere Palythoa producono la palitossina, una delle biotossine marine più tossiche finora note, isolata per la prima volta nel 1971 in Palythoa toxica.[4].[5]

Tassonomia modifica

Il genere comprende le seguenti specie:[1]

 
Palythoa heliodiscus
 
Palythoa mizigama
 
Palythoa mutuki
 
Palythoa tuberculosa
 
Palythoa umbrosa
 
Palythoa variabilis

Note modifica

  1. ^ a b (EN) Palythoa, in WoRMS (World Register of Marine Species). URL consultato il 29 marzo 2020.
  2. ^ a b (EN) Low M.E.Y., Sinniger F., Reimer J.D., The order Zoantharia Rafinesque, 1815 (Cnidaria, Anthozoa: Hexacorallia): supraspecific classification and nomenclature, in ZooKeys, vol. 641, 2016, pp. 1-80.
  3. ^ a b (EN) Irei Y., Sinniger F., Reimer J.D., Descriptions of two azooxanthellate Palythoa (Order Zoantharia: Subclass Hexacorallia) species from the Ryukyu Archipelago, southern Japan, in ZooKeys, vol. 478, 2015, pp. 1–26.
  4. ^ (EN) Ramos V., Vasconcelos V., Palytoxin and analogs: biological and ecological effects, in Marine Drugs, vol. 8, n. 7, 2010, pp. 2021–37, DOI:10.3390/md8072021.
  5. ^ Di Girolamo I. et al., Gestione del rischio associato alle fioriture di Ostreopsis ovata (PDF), Ministero della Salute, 2007.

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