Parabola della torre incompiuta

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Voce principale: Parabole di Gesù.

La parabola della torre incompiuta (detta anche il conteggio del costo, il costo dell'essere discepolo o lasciare tutto per Cristo) è una parabola di Gesù raccontata nel Vangelo secondo Luca (14,25-33[1]). Il brano contiene anche la parabola del re guerriero.

La facciata dell'ambizioso progetto di ampliamento del duomo di Siena. La costruzione venne abbandonata nel 1348.

Parabola modifica

« Siccome molta gente andava con lui, egli si voltò e disse: «Se uno viene a me e non odia suo padre, sua madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo. Chi non porta la propria croce e non viene dietro di me, non può essere mio discepolo.

Chi di voi, volendo costruire una torre, non si siede prima a calcolarne la spesa, se ha i mezzi per portarla a compimento? Per evitare che, se getta le fondamenta e non può finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo: Costui ha iniziato a costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro. Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? Se no, mentre l'altro è ancora lontano, gli manda un'ambasceria per la pace. Così chiunque di voi non rinunzia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo. »   ( Luca 14,25-33, su laparola.net.)

Interpretazione modifica

Joel B. Green suggerisce che dal testo non si riesce a comprendere correttamente a quale torre si riferisca questa parabola,[2] ma denota come il messaggio sia chiaramente intuibile, "andare oltre con la fedeltà nell'aiuto di Dio"[2] significa, "manifestare l'identità di ciascuno come discepolo di Gesù."[2] Questo impegno vero rivolto a tutti i fedeli cristiani significa porre ogni altro bene, compresa la famiglia, in secondo piano,[3] come del resto ricordano anche Matteo 8,18-22 e Luca 9,57-62.

Questa parabola riveste una grande importanza nella confessione anabattista come per gli Hutteriti e le comunità di Bruderhof che interpretano questo passo come la chiamata a vivere senza proprietà personali né possedimenti.[4] Secondo i seguaci di questa teoria, "tutto è di tutti" come da istruzioni ricevute da Gesù.

Note modifica

  1. ^ Lc 14,25-33, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  2. ^ a b c Joel B. Green, The Gospel of Luke, Eerdmans, 1997, ISBN 0-8028-2315-7, pp. 566-567.
  3. ^ Charles McCollough, The Art Of Parables: Reinterpreting the Teaching Stories of Jesus in Word and Scripture, Wood Lake Publishing, 2008, ISBN 1-55145-563-3, pp. 94-95.
  4. ^ (EN) Learning from the Bruderhof: An Intentional Christian Community, in ChristLife. URL consultato il 27 ottobre 2017.

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