Pensieri diversi
I Pensieri diversi sono un saggio scritto da Alessandro Tassoni.
Pensieri diversi | |
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Autore | Alessandro Tassoni |
1ª ed. originale | 1620 |
Genere | saggio |
Lingua originale | italiano |
Si tratta della prima opera che Tassoni diede alle stampe. Il nucleo primigenio era un libretto intitolato Parte de' quesiti del Sig. Alessandro Tassoni modenese, apparso a Modena nel 1608 con epistola dedicatoria indirizzata all'Accademia della Crusca e composto da 151 quesiti di varia materia. Essi vennero ripubblicati nel 1612, con espunzione della dedica: si arrivò a 232 "quistioni" raggruppate in nove libri sotto il titolo di Varietà di pensieri. Nel 1620 si aggiunse un decimo libro a cui venne dato il titolo definitivo di Dieci libri di pensieri diversi.
Contenuto modifica
In questa erudita compilazione enciclopedica Tassoni, senza alcuna sistematicità o rigore speculativo, affastella problemi di scienze naturali, etica, storia, servendosi ampiamente di citazioni per la maggior parte aristoteliche.
Questi i titoli dei singoli libri:
- Caldo e freddo
- Cielo e stelle
- Sole e luna
- Aria, acqua e terra
- Accidenti e proprietà diverse
- Disposizioni, abiti e passioni umane
- Lettere e dottrine profane
- Costumi di popoli e interessi di Stato
- Cose poetiche, istoriche e varie
- Ingegni antichi e moderni
Fin dall'edizione del 1612 la dedica all'Accademia della Crusca appare sostituita dalla prefazione A chi legge. Perché l'autore non dedichi l'opere sue, nella quale si disserta sull'inconsistenza delle motivazioni addotte tradizionalmente dagli scrittori quando intitolano i propri testi a personaggi politici influenti.
Il Tassoni scrisse i Pensieri in italiano, anziché in latino, forse per la sua smania di novità: egli di fatto dimostra nella prefazione il convincimento di essere stato il primo a scrivere di fisica in volgare.
Nel decimo libro, Tassoni introduce per primo, e discute minutamente la questione che, sotto il titolo di Querelle des Anciens et des Modernes, doveva fare tanto rumore in Francia dopo la metà del Seicento;[1][2] e non è da escludere che l'opera del Tassoni abbia avuto diretta influenza sul pensiero francese: «è noto, infatti, almeno fin da quando Hippolyte Rigault pubblicò nel 1856 la sua bella Histoire de la Querelle des anciens et des modernes, che i letterati francesi promotori del razionalismo critico, Charles Perrault ed altri, conobbero l'opera del Tassoni e a questa attinsero direttamente».[3][4] Tassoni è per la superiorità dei moderni, in base ad argomentazioni di carattere nazionale o religioso, che erano del resto già state anticipate da alcuni cinquecentisti come Ortensio Lando.
Edizioni modifica
- Alessandro Tassoni, Pensieri e scritti preparatori, a cura di P. Puliatti, Modena, Panini, 1986.
Note modifica
- ^ Giulio Natali, Antichi e Moderni, in Enciclopedia Italiana, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1929. URL consultato il 1º dicembre 2019.
- ^ Marc Fumaroli, Le api e i ragni, Adelfi, 2005, pp. 58-64, ISBN 9788845919589.
- ^ Aldo Andreoli, Antologia storica della critica letteraria italiana, vol. 1, Mondadori, 1926, p. 215.
- ^ Cfr. H. Rigault, Histoire de la querelle des anciens et des modernes, in Oeuvres complètes, Parigi 1859, I, pp. 73-80.
Bibliografia modifica
- Fulvio Pevere, Gli ambigui fasti della modernità: il decimo libro dei "Pensieri" di Alessandro Tassoni, in «Campi immaginabili», 36-37, 2007, pp. 21-32.
- Giordano Rodda, Per un commento scientifico ai "Pensieri diversi" di Alessandro Tassoni, in I cantieri dell’italianistica. Ricerca, didattica e organizzazione agli inizi del XXI secolo. Atti del XVII congresso dell’ADI, 2014.
- Damiano D'Ascenzi, Le prefazioni di Tassoni, Accetto e Martello, in Id., Ricerche sulle prose di Torquato Accetto e altri studi, Roma, Edizioni Nuova Cultura, 2016, pp. 12-25.