Il Quick Data Drive è una periferica di memoria di massa a nastro magnetico per gli home computer Commodore 64 e Commodore VIC-20 prodotta nel 1985 dalla Entrepo, azienda statunitense di Sunnyvale[1]. Fu commercializzato anche dalla Phonemark come Quick Data Drive 8500[2], dalla Audiogenic e dalla Dean Electronics[3]. Rappresentava una via di mezzo tra le memorie di uso comune, cassetta e floppy disk; utilizza infatti il nastro come le cassette, in formato più sottile, ma si avvicina alla velocità e alle modalità di accesso tipiche dei floppy[4]. Per l'uso con il VIC-20 è necessaria l'espansione di memoria da 24 kB[1].

Quick Data Drive originale con due supporti e il manuale

Il dispositivo è tecnicamente simile al precedente Wafadrive per ZX Spectrum, e come questo si basa su un meccanismo concepito dalla BSR[2]. Il costo del Quick Data Drive (es. 225.000 lire in Italia nel 1985) era competitivo[5], inferiore a quello dei lettori di floppy, sebbene i singoli supporti non fossero economici (es. 24-35 marchi in Germania nel 1985)[6]. Tuttavia non veniva comunemente pubblicato software commerciale per questo formato, il cui uso rimase limitato al salvataggio di propri dati o alla copia manuale da altri supporti[5][6]. Inoltre i nastri a lungo andare si mostrarono poco affidabili[7][8]. La periferica rimase poco diffusa[7].

Caratteristiche tecniche modifica

 
Frontale del modello Entrepo

Il Quick Data Drive è un piccolo lettore di circa 14 x 10 x 5 cm di colore beige. Il modello originale Entrepo ha una fascia rossa sul pannello frontale. Sul davanti si trova la feritoia per l'inserimento delle memorie, protetta da uno sportellino autoaprente/chiudente. Sul retro è presente l'unico connettore necessario, che si collega alla porta registratore del computer e prende da questo anche l'alimentazione elettrica. Un altro cavo per il collegamento a terra è opzionale; un'uscita equivalente alla porta registratore permette di collegare un'eventuale seconda periferica in cascata[4].

Sull'unità è presente un unico pulsante "play", che nel modello Entrepo è frontale[4], mentre nella versione della Dean Electronics è sul retro; questo pulsante serve solo inizialmente, per il caricamento del sistema operativo, mentre i successivi avvii e arresti del nastro sono automatici[3]. Inoltre la versione Dean Electronics è leggermente più grande e ha l'involucro di plastica, mentre quella Entrepo è metallica. In entrambi i casi una spia rossa frontale mostra quando è in corso l'accesso al nastro[3].

Supporti modifica

I supporti di memoria sono chiamati Microwafer (il termine "wafer" era già in uso con le analoghe periferiche Wafadrive per ZX Spectrum e A&J Micro Drive per TS1000[9]) e sono cassettine di circa 7 x 4,5 x 0,5 cm a singola faccia, che contengono un nastro magnetico largo meno di 2 mm. Il nastro è protetto da una tendina di plastica che si apre automaticamente all'inserimento nel drive. Una linguetta manuale serve per la protezione dalla scrittura[4]. Il nastro può scorrere in modo ciclico continuo, per cui non occorre avvolgere o riavvolgere il nastro fino al punto giusto come con le cassette. Il nastro scorre in automatico quando e fin dove è necessario[6].

La lunghezza del nastro e quindi capacità del supporto è variabile, esistevano tagli almeno da 64 kB, 96 kB e 128 kB[6]; la potenzialità massima dell'unità è 170 kB, come i floppy del Commodore 64[4]. I nastri più capienti hanno uno svantaggio in termini di tempo medio di accesso ai dati[5]. Rispetto alle cassette i supporti erano più cari, ma meglio protetti dagli agenti esterni[6].

Gestione modifica

I file vengono memorizzati in modo sequenziale sul nastro, con il proprio nome in testa. Il software di gestione è il Quick Operating System (QOS), fornito dal produttore su un Microwafer. La gestione diventa molto simile a quella di un floppy, compresa la possibilità di visualizzazione del contenuto della directory[4].

Il QOS va anzitutto caricato dal suo Microwafer usando il normale comando di caricamento da cassetta. Il Microwafer del QOS contiene entrambe le versioni Commodore 64 e VIC-20 e quella corretta viene riconosciuta in automatico[1] (sembra però che questa idea venne poi abbandonata, pubblicando le due versioni separatamente[3]). Con il QOS in memoria diventa quindi possibile gestire qualunque Microwafer. I comandi disponibili nel sistema restano gli stessi utilizzati per le cassette, ma con qualche differenza nella sintassi. Ad esempio il comando LOAD consente di usare i caratteri jolly come per i floppy, mentre se usato senza nome file cercherà e caricherà il primo programma registrato sul wafer (invece con le cassette carica il primo programma incontrato dopo l'avvio del nastro). Il comando PRINT# usa un buffer di scrittura di 2 kB. Nel caso di due Quick Data Drive collegati in cascata, i file dell'uno e dell'altro si identificano con i prefissi 0: e 1:[1].

Sul Microwafer del QOS era fornito anche un programma chiamato File Manager Utility (FMU). Questo programma, tramite un menù, mette a disposizione varie funzioni: copia di file da wafer a disco/cassetta e viceversa, visualizzazione del contenuto di un wafer, formattazione, copia automatica del QOS, pulizia della testina (con apposita cartuccia)[5].

La velocità di scambio dati era notevole, teoricamente fino a 15 volte quella di un registratore a cassette[1]. Con programmi e nastri di lunghezza adeguata si poteva superare anche la velocità dei floppy[6]. Tuttavia alle prove pratiche era difficile raggiungere questi risultati. I tempi dipendono molto da lunghezza, posizione e occupazione del nastro; nel caso del salvataggio di un piccolo programma, il tempo totale può anche essere peggiore di quello di una cassetta[3].

Software commerciale modifica

La produzione di software applicativo commerciale su Microwafer fu molto limitata. Anche trasferire manualmente software commerciale da altri tipi di supporti a Microwafer poteva non funzionare, per via di conflitti nelle aree di memoria utilizzate dal sistema operativo QOS e dai programmi commerciali[2]. Negli USA la Entrepo vendette, come opzioni insieme al Quick Data Drive stesso, i pacchetti software per Commodore 64 The Microwafer Office (programmi da ufficio), The Microwafer Teacher (educativi) e The Microwafer Entertainer (videogiochi), e una versione su cartuccia del QOS che permetteva di liberare la memoria principale[7][10]. La società britannica Audiogenic pubblicò su wafer una trentina di titoli convertiti dal proprio catalogo per Commodore 64, tra cui giochi come Impossible Mission e almeno un programma di videoscrittura. La Dean Electronics allegò tre giochi alla propria edizione del drive[3].

Note modifica

  1. ^ a b c d e MCmicrocomputer 44, p. 107.
  2. ^ a b c aBc informatique.
  3. ^ a b c d e f Special Playgames.
  4. ^ a b c d e f MCmicrocomputer 44, p. 106.
  5. ^ a b c d MCmicrocomputer 44, p. 108.
  6. ^ a b c d e f Elettronica viva.
  7. ^ a b c (ES) El Quick Data Drive, su commodorespain.es.
  8. ^ (EN) 8500 Quick Data Drive, su computinghistory.org.uk.
  9. ^ (EN) A&J Micro Drive, su timexsinclair.com.
  10. ^ (EN) Pubblicità (JPG), in RUN, n. 20, Peterborough (USA), CW Communications, agosto 1985, p. 13, ISSN 0741-4285 (WC · ACNP).

Bibliografia modifica

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