Riparovenator (il cui nome significa "cacciatore delle sponde") è un genere estinto di dinosauro teropode spinosauride vissuto nel Cretaceo inferiore (Barremiano) in quella che oggi è la Formazione Wessex, sull'isola di Wight, Regno Unito. Il genere contiene una singola specie, ossia R. milnerae, che rappresenta il secondo spinosauride scoperto in Gran Bretagna.[1] Nonostante i suoi resti incompleti, si stima che Riparovenator misurasse circa 7,7 metri (25,3 piedi) di lunghezza.[1]

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Riparovenator
Frammenti del cranio olotipico
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
SuperordineDinosauria
OrdineSaurischia
SottordineTheropoda
Famiglia† Spinosauridae
Sottofamiglia† Baryonychinae
Tribù† Ceratosuchopsini
GenereRiparovenator
Barker et al., 2021 
Nomenclatura binomiale
† Riparovenator milnerae
Barker et al., 2021

Scoperta

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Tra il 2013 e il 2017, sono stati scoperti diversi fossili di spinosauridi sulla spiaggia vicino a Chilton Chine. Tali resti erano generalmente riferiti a Baryonyx, prima che venissero ri-analizzati ed indentificati come due specie nuove alla scienza.

I resti olotipici di questo taxon sono costituiti dagli esemplari IWCMS 2014.95.6 (corpi premascellari), IWCMS 2014.96.1, 2; 2020.448.1, 2 (una scatola cranica disarticolata) e IWCMS 2014.96.3 (un lacrimale parziale e prefrontale), tutte recuperate dalle rocce di Chilton Chine, facente parte della Formazione Wessex.[1] I resti citati includono un frammento nasale posteriore (IWCMS 2014.95.7) e un'ampia serie assiale di 22 vertebre caudali (IWCMS 2020.447.1-39), che rappresentano circa cinquanta singole ossa in totale.

Nel 2021, la specie tipo Riparovenator milnerae è stata nominata e descritta da un team di paleontologi tra cui Chris Barker, Darren Naish, David Hone, Andrea Cau e altri. Il nome del genere, Riparovenator, deriva dal latino ed è composto da rīpārius che significa "della sponda del fiume", e vēnātor che significa "cacciatore". Il nome specifico, milnerae, rende omaggio ad Angela Milner, paleontologa conosciuta per il suo contributo nel descrivere i resti di Baryonyx, deceduta nell'agosto 2021.[1][2]

Classificazione

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Con la descrizione dei generi Riparovenator e del coevo Ceratosuchops, Barker et al. (2021) hanno recuperato entrambi i generi all'interno della nuova tribù Ceratosuchopsini, all'interno della sottofamiglia Baryonychinae, di cui fa parte, oltre ai generi sopracitati anche il genere africano Suchomimus.[1][2]

Di seguito è riportato un cladogramma degli studi di Chris Barker, Hone, Darren Naish, Andrea Cau, Lockwood, Foster, Clarkin, Schneider & Gostling (2021):[1]

Megalosauridae

Spinosauridae

Vallibonavenatrix

Baryonychinae

ML-1990 cf. Baryonyx

Baryonyx  

Ceratosuchopsini

Suchomimus  

Riparovenator

Ceratosuchops

Spinosaurinae

Camarillasaurus

Ichthyovenator  

Irritator  

Spinosaurini

Sigilmassasaurus

"Spinosaurus B" cf. Sigilmassasaurus/Spinosaurus

MSNM-V4047 cf. Sigilmassasaurus/Spinosaurus

FSAC-KK11888

Spinosaurus (olotipo)  

Paleobiologia

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Riparovenator viveva in un habitat mediterraneo secco nella Formazione Wessex, dove i fiumi ospitavano ampie zone ripariali.[3][4] Come la maggior parte degli spinosauridi, in queste aree si sarebbe nutrito di pesci e altre prede acquatiche. Il fatto che convivesse con almeno un altro spinosauride, Ceratosuchops, indicherebbe che i due animali occupassero nicchie ecologiche differenti.

  1. ^ a b c d e f C. T. Barker, D. Hone, D. Naish, A. Cau, J. Lockwood, B. Foster, C. Clarkin, P. Schneider e N. Gostling, New spinosaurids from the Wessex Formation (Early Cretaceous, UK) and the European origins of Spinosauridae, 2021, DOI:10.1038/s41598-021-97870-8.
  2. ^ a b Darren Naish, Two New Spinosaurid Dinosaurs from the English Cretaceous, su Tetrapod Zoology, 29 Settembre 2021.
  3. ^ (EN) Simon J. Penn, Steven C. Sweetman, David M. Martill e Robert A. Coram, The Wessex Formation (Wealden Group, Lower Cretaceous) of Swanage Bay, southern England, in Proceedings of the Geologists' Association, Novembre 2020, p. S0016787820300687, DOI:10.1016/j.pgeola.2020.07.005.
  4. ^ Jonathan D. Radley e Percival Allen, The southern English Wealden (non-marine Lower Cretaceous): overview of palaeoenvironments and palaeoecology, in Proceedings of the Geologists' Association, vol. 123, n. 2, aprile 2012, pp. 382–385, DOI:10.1016/j.pgeola.2011.12.005, ISSN 0016-7878 (WC · ACNP).

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