Saverio Lodato

giornalista e saggista italiano (1951-)

Saverio Lodato (Reggio Emilia, 6 marzo 1951) è un giornalista e saggista italiano.

Biografia modifica

Saverio Lodato è di padre siciliano (di Canicattì) e di madre milanese. I genitori, dipendenti statali, furono sottoposti a trasferimenti continui per essere simpatizzanti del PCI [senza fonte]; così Lodato, prima di trasferirsi a Palermo ad otto anni, ha abitato a Reggio Emilia, Modena, Pisa e Livorno[1].

Laureato in Filosofia, ha iniziato a scrivere nel 1979 sul quotidiano L'Ora. Dal 1980 scrive su l'Unità come corrispondente da Palermo[2]. Fu arrestato nel 1988 insieme al collega Attilio Bolzoni di Repubblica per aver pubblicato le rivelazioni del pentito Antonino Calderone, violando il segreto istruttorio[3]. Furono entrambi assolti nel 1991 dall'accusa di peculato e amnistiati per quella di rivelazioni del segreto istruttorio[4].

Nei suoi articoli e nei suoi saggi, Lodato affronta e sviluppa i temi e le connessioni della politica italiana, con particolare attenzione alla mafia. In proposito è autore di una cronaca del fenomeno mafioso, continuamente aggiornata; l'ultima edizione (Quarant'anni di mafia) è stata pubblicata nel 2012.

In altre opere ha incontrato i protagonisti della lotta alla mafia (i Pubblici ministeri Piero Grasso[5] e Roberto Scarpinato)[1] e i pentiti Tommaso Buscetta[6] e Giovanni Brusca.[7]

Nel 2012, dopo più di trent'anni di collaborazione, Lodato lascia l'Unità e inizia a collaborare con il sito Antimafiaduemila.com[8]

A dicembre 2012 ha aderito al manifesto del comitato promotore “Io ci sto”, il cui primo firmatario è il magistrato Antonio Ingroia, quale candidato premier del movimento Rivoluzione Civile.[9]

Opere modifica

Note modifica

  1. ^ a b Saverio Lodato e Roberto Scarpinato, Il ritorno del principe, Chiarelettere, Milano, 2008
  2. ^ A convivere con la morte in un sottoscala di Zisa Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive.
  3. ^ Due Cronisti Arrestati Per Lo Scoop Sulla Mafia - la Repubblica, su ricerca.repubblica.it. URL consultato il 28 luglio 2015 (archiviato il 6 marzo 2016).
  4. ^ Un errore l'arresto di Bolzoni e Lodato — ErroriGiudiziari.com, su errorigiudiziari.com. URL consultato il 28 luglio 2015 (archiviato il 4 marzo 2016).
  5. ^ Saverio Lodato e Piero Grasso, La mafia invisibile. La nuova strategia di Cosa Nostra, Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 2001
  6. ^ Saverio Lodato e Tommaso Buscetta, La mafia ha vinto, Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1999.
  7. ^ Saverio Lodato e Giovanni Brusca, Ho ucciso Giovanni Falcone, Arnoldo Mondadori Editore), Milano, 1999.
  8. ^ Saverio Lodato, su Antimafia Duemila. URL consultato il 14 dicembre 2018 (archiviato il 27 dicembre 2018).
  9. ^ Io ci sto, anche Gino Strada e Sabina Guzzanti con Ingroia, Repubblica.it, 20 dicembre 2012., su repubblica.it. URL consultato il 30 dicembre 2012 (archiviato il 24 dicembre 2012).
  10. ^ Saverio Lodato e Nino Di Matteo, I nemici della giustizia. Magistratura, politica, economia: chi non vuole una giustizia uguale per tutti, collana Saggi Italiani, Rizzoli Libri, 2021.

Bibliografia modifica

  • Pagina all'inizio di Saverio Lodato, Il ritorno del Principe, Milano, Chiarelettere, 2008, ISBN 978-88-6190-056-1.

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