Scampanata di Anghiari

La scampanata è una festa tradizionale di Anghiari, in provincia di Arezzo.

Uno scorcio del borgo medievale di Anghiari.

La festa ricorre ogni cinque anni e si celebra nel mese di maggio in occasione della primavera. L'ultima edizione si è svolta nel maggio 2015. L'edizione prevista per maggio 2020, a causa dell'emergenza Covid-19, si sarebbe dovuta tenere a maggio 2021 come "Scampanata 2020+1", ma è stata di nuovo rimandata per la stessa emergenza e definitivamente organizzata per il maggio 2022 come "Scampanata 2020+1+1".

Storia modifica

La scampanata ha origine in una leggenda popolare, in cui una matrona romana di nome Angiria sarebbe arrivata a Campalone tra il II e I secolo a.C., colpevole di aver assassinato il marito. Qui costruisce e gestisce una stazione termale: si racconta che per punire i suoi dipendenti più pigri li obbligasse nel mese di maggio a cavalcare nudi un asino intorno alle terme, per essere derisi dagli abitanti. Questa tradizione è abbastanza comune in Europa, secondo il rituale del charivari, ossia l'umiliazione di un appartenente alla comunità che ha infranto le regole, il trasporto e la derisione del responsabile.

Il Codice Taglieschi (1626) è il primo a citare storicamente questa tradizione, in un manoscritto che racconta un episodio risalente al maggio 1621: un abitante dormiglione di Anghiari, Basilio Morgalanti, viene messo su un somaro e trasportato per il paese tra gli schiamazzi della folla e il frastuono di strumenti improvvisati. Una descrizione simile è presente anche in un questionario del 1809 del governo francese, che riferisce di scampanate per chi dormiva troppo.

L'usanza si è ripetuta per secoli fino alla sua interruzione con la seconda guerra mondiale. La tradizione è stata riproposta in via permanente dal 1980, riprendendo le usanze del passato. Nel mese di maggio ogni martedì, giovedì e domenica gli iscritti alla Società della Scampanata devono presentarsi alle 6.00 del mattino nella piazza Baldaccio Bruni, la principale di Anghiari. Chiunque non rispetti la regola e non sia presente all'appello, viene prelevato dalla propria abitazione e condotto per le vie del borgo sul "carretto" addobbato con il "maggio", accompagnato dalla musica della banda (che suona ininterrottamente l'inno ufficiale della scampanata: la "Marcia di Paiolo"), da un'aringa appesa e dal lancio continuo di alimenti (uova, farina, cioccolata).

L'Inno della Scampanata: la "Marcia di Paiolo"

Dal Campo della Fiera al Giardinetto,

dalla Portaccia alla Chiesa del Fosso,

è presto, la campana squilla e fa:

Su sveglia, son le sei, è tardi già.

La, la, la.

Scampanata! Scampanata!

A primavera sei ritornata

e a tutti i dormiglioni,

rompi il sonno ed i cordoni!

Scampana - ta ta ta ta

Scampana - ta ta ta ta

Scampana - ta ta ta ta

è questa qua. Ta, ta, ta

Dalla Vianova fino alla Piazzola,

dalle Cascine fino a Tralemura,

senti una tromba che risponde e fa:

“Qualcuno sul carretto salirà!”.

Ta, ta, ta.

Dormiglioni, giu dal letto! o salirete sopra il carretto

e alla gloria dei poltroni, la Scampanata v’innalzerà.

Ta, ta, ta.

Scampana - ta ta ta ta

Scampana - ta ta ta ta

Scampana - ta ta ta ta

è questa qua. Ta, ta, ta. (rip. 2 volte)


Bibliografia modifica

  • E. De Simoni, "Cibi fioriti e cibi violenti. Addobbo delle carni nel Venerdì Santo e imbrattamento dei corpi in un evento charivaristico", in La Ricerca Folklorica 30 (Ottobre 1994), pp. 83–93.

Voci correlate modifica

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