Il sistema ABM A-235 Nudol (in cirillico: А-235 Нудоль) è un sistema antimissile balistico multi-strato[2] e di difesa spaziale[3] dislocato nella regione di Mosca, progettato inizialmente per neutralizzare un eventuale attacco nucleare diretto contro la capitale russa ed in fase finale di sviluppo.[2][4] Sviluppato a partire dall'A-135, di cui è il successore, da un team della Vympel Central Research, il progetto dell'A-235 è ripreso negli anni 2010 sotto la guida della Almaz-Antey, dopo una lunga interruzione causata dalla dissoluzione dell'URSS.

Sistema A-235 Nudol
RTS-181M
Descrizione
Tiposistema ABM
Impiegodifesa antibalistica
difesa spaziale
ProgettistaBandiera della Russia Almaz-Antey
Impostazione2011
In servizio2021
Utilizzatore principaleBandiera della Russia Russia
Sviluppato dalSistema A-135
Prestazioni
Gittata1500 km (51T6)
1000 km (58R6)
350 km (53T6M)
Tangenza800 km (51T6)
Testatanucleare
convenzionale
inerte
notedati tratti da:
StrategicCulture[1]
voci di missili presenti su Wikipedia

Nel 2011 la Almaz-Antey, progettista e azienda costruttrice dei sistemi missilistici S-500, S-400 ed S-350, ha presentato un progetto dell'A-235 profondamente rivisto rispetto a quello interrotto negli anni '90: secondo le intenzioni del costruttore, il sistema dovrebbe essere in grado non solo di intercettare i veicoli di rientro ipersonici degli ICBM a testata multipla ma anche i satelliti in orbita bassa ed i velivoli spaziali con o senza pilota.

Inoltre, le testate nucleari originariamente previste dovrebbero essere sostituite, completamente o parzialmente, da testate convenzionali o inerti che ne ampliano grandemente le possibilità di utilizzo. Infine, il sistema ABM A-235 a differenza del suo predecessore sarà mobile e non fisso.[5][6]

L'entrata in servizio è prevista per il 2021.

Sviluppo modifica

Il compito per lo sviluppo di una versione modernizzata del sistema di difesa missilistica A-135 è stato assegnato dal decreto del Consiglio dei ministri dell'URSS n. 585-119 del 7 giugno 1978 all'istituto Vympel, il quale iniziò a lavorare sul progetto nel 1986 presumibilmente una volta terminato il dispiegamento dell'A-135.

Obiettivi della modernizzazione del sistema di difesa, sono quelli di aumento delle capacità di combattimento in termini di:

1) aumento del raggio di difesa dell'area sotto attacco,

2) aumento della manovrabilità dei missili al fine di contrastare gli ICBM dotati di MIRV.

Nel 2012, la Almaz-Antey ha condotto test preliminari di fabbrica dei vari componenti del complesso.

Secondo i resoconti dei media, il 18 novembre 2015 è avvenuto il primo vero e proprio lancio del complesso missilistico Nudol nonché terzo lancio previsto nel programma di test. Nel maggio 2016, gli elementi del sistema sono stati testati in esercitazioni condotte al fianco delle forze aerospaziali russe. Il 26 marzo 2018, dal poligono di Plesetsk è stato effettuato con successo il sesto test dei vettori dell'A-235, il primo effettuato da un lanciatore mobile.[6]

Il 18 gennaio 2019, il canale televisivo americano CNBC, citando fonti dell'intelligence, ha riferito di un test di un missile anti-satellite condotto nel dicembre 2018, non è chiaro se tale test riguardasse l'A-235 o l'S-500.

Nel 2020 termina la serie di lanci di test dell'A-235 ed è prevista l'entrata in servizio per il 2021.

Caratteristiche modifica

L'A-235 è un sistema antimissile balistico multi-strato: utilizza pertanto più vettori missilistici con prestazioni differenti per massimizzare le possibilità di successo nel respingere un attacco balistico.

Il sistema utilizzerà i radar Don-2N ed il Don 2NP/5N20P opportunamente aggiornati, mentre il sistema di guida dell'A-235 sarà simile a quello dell'A-135.

Non è ancora chiaro se alcuni vettori dell'A-235 monteranno una testata nucleare (l'aumento di temperatura e pressione di un'esplosione nucleare in alta quota dovrebbero aumentare grandemente le possibilità di neutralizzare le testate ostili in avvicinamento) ma, al 2018, alcuni report sembrano indicare l'utilizzo di testate convenzionali o inerti. Tuttavia, è più probabile che le testate atomiche siano impiegate ai soli vettori a lungo raggio del sistema.

L'A-235 avrà infatti un insieme di missili in grado di operare su tre diverse distanze:[7]

  • vettori a lungo raggio, basati sul 51T6 (ABM-4 Gorgon) e in grado di distruggere bersagli a distanze fino a 1.500 km, ad altitudini fino a 800 km;
  • vettori a medio raggio, un aggiornamento del 58R6, progettato per colpire bersagli a distanze fino a 1.000 km, ad altitudini fino a 120 km;
  • vettori a corto raggio 53T6M (versione modernizzata dell'ABM-3 Gazelle) o 45T6, con un raggio operativo di 350 km ed una tangenza massima di circa 50 km.

Cronologia dei test modifica

Tentativo Poligono Data dI lancio Esito Note
1 Plesetsk 12 agosto 2014 Riuscito Pop-up test
2 Plesetsk 22 aprile 2015 Fallito
3 Plesetsk 18 novembre 2015 Riuscito primo lancio in ottica difesa antimissile
4 Plesetsk 25 maggio 2016 Riuscito lancio di addestramento al combattimento
5 Plesetsk 16 dicembre 2016 Riuscito lancio di addestramento al combattimento
6 Plesetsk 26 marzo 2018 Riuscito primo lancio da lanciatore mobile

Note modifica

  1. ^ https://www.strategic-culture.org/news/2016/06/29/russia-successfully-tests-short-range-anti-missile-system/
  2. ^ a b Military Watch Magazine, su militarywatchmagazine.com. URL consultato il 13 agosto 2020.
  3. ^ (EN) Ankit Panda, Russia Conducts New Test of ‘Nudol’ Anti-Satellite System, su thediplomat.com. URL consultato il 13 agosto 2020.
  4. ^ (EN) The New Arms Race Threatening to Explode in Space, in Wired. URL consultato il 13 agosto 2020.
  5. ^ (EN) Vadim Matveyev, specially for RIR, New missile defences being developed, su rbth.com, 3 febbraio 2016. URL consultato il 13 agosto 2020.
  6. ^ a b (EN) News Desk, Russia tests self-propelled anti-missile system, su AMN - Al-Masdar News | المصدر نيوز, 26 marzo 2020. URL consultato il 13 agosto 2020 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2020).
  7. ^ (EN) Russia Successfully Tests Short-Range Anti-Missile System, su Strategic Culture Foundation. URL consultato il 13 agosto 2020.

Voci correlate modifica

  Unione Sovietica
  Israele

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