Storia del Partito Comunista Italiano (1921-1944): differenze tra le versioni

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[[File:Liste 1924 - 19.svg|thumb|right|200px|Simbolo del Partito Comunista d'Italia]]
|colore = #E34234
|nome = Partito Comunista d'Italia
|leader = [[Amadeo Bordiga]]<br>(1921–1923)<br>[[Palmiro Togliatti]]<br>(1923–1924)<br>[[Angelo Tasca]]<br>(1923–1924)<br>[[Mauro Scoccimarro]]<br>(1923–1924)<br>[[Bruno Fortichiari]]<br>(1923–1924)<br>Giuseppe Vota<br>(1923–1924)<br>[[Antonio Gramsci]]<br>(1924–1926)
|segretario = [[Antonio Gramsci]]<br>(1926–1927)<br>[[Palmiro Togliatti]]<br>(1927–1934; 1938–1943)<br>[[Ruggero Grieco]]<br>(1934–1938)<br>[[Giuseppe Berti]]<br>(1938)
|presidente =
|vicesegretario =
|vicepresidente =
|coordinatore =
|portavoce =
|stato = ITA 1861-1946
|fondazione = [[Livorno]], 21 gennaio 1921<ref>Fondato come sezione italiana dell'[[Internazionale Comunista]] dopo la separazione dell'ala di sinistra del [[Partito Socialista Italiano]] al [[XVII Congresso del Partito Socialista Italiano]].</ref>
|dissoluzione = 5 novembre 1926<ref>Messo al bando dal [[regime fascista]], agisce comunque in clandestinità e in esilio fino alla ripresa dell'attività legale nel 1943.</ref>
|confluito in = [[Partito Comunista Italiano]]<ref>Ricostituito come Partito Comunista Italiano il 15 maggio 1943, data dello scioglimento dell'[[Internazionale Comunista]].</ref>
|sede = [[Porta Venezia (Milano)|Porta Venezia]], [[Milano]]<ref>Clandestino e in esilio dal 1926 dopo la messa dal bando del regime fascista.</ref>
|abbreviazione = PCd'I
|partito =
|ideologia = [[Comunismo]]<ref name="Programma">[http://www.nucleocom.org/archivio/archiviodocumenti/programma_pcdi.htm ''Programma del Partito Comunista d’Italia''], ''Il Comunista'', 31 gennaio 1921.</ref><br>[[Socialismo rivoluzionario]]<ref name="Programma"/><br>[[Leninismo]]<ref name="Programma"/><br>[[Sinistra comunista]]<ref>[http://www.quinterna.org/pubblicazioni/tesietesti/rg_sinistra_comunista_anni_20.pdf ''Amadeo Bordiga e la Sinistra Comunista in Italia negli anni '20'']. Vedi anche [http://www.quinterna.org/pubblicazioni/storici/storia.htm ''Storia della Sinistra Comunista''].</ref><br>[[Marxismo-leninismo]]<ref>Con la bolscevizzazione e l'espulsione della forte componente legata alla sinistra comunista, facente capo al segretario [[Amadeo Bordiga]], che venne progressivamente ostracizzata in favore dell'ortodossia sovietica staliniana. Vedi [http://www.quinterna.org/pubblicazioni/tesietesti/rg_sinistra_comunista_anni_20.pdf ''Amadeo Bordiga e la Sinistra Comunista in Italia negli anni '20''], pp. 55–62.</ref><br>[[Antifascismo]]<ref>{{cita web|url=http://www.storia900bivc.it/pagine/roncarolo/L-antifascismo.html|titolo=L'antifascismo}}</ref>
|internazionale = [[Internazionale Comunista]]
|collocazione = [[Estrema sinistra]]
|coalizione = Unità Proletaria ([[Elezioni politiche italiane del 1924|1924]])
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|gruppo parlamentare europeo =
|seggi1 = {{seggi|19|535|#E34234}} ([[Elezioni politiche italiane del 1924|1924]])
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|giovanile = [[Federazione Giovanile Comunista Italiana]]
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{{NN|storia|febbraio 2009|La voce è basata solo su alcune delle fonti bibliografiche a piè pagina, lasciando le altre al ruolo di puro ornamento. In più, le fonti trascurate sono proprio quelle degli autori più noti, mentre si preferiscono autori e case editrici semisconosciute ed estremamente di parte.<br />ATTENZIONE! Come segnalato in discussione da Paola Michelangeli, la bibliografia appare taroccata.}} -->
Il '''Partito Comunista d'Italia''' ('''PCd'I''')è èstata la denominazione statocon unla [[partitoquale politico]]il [[italiaPartito Comunista Italiano]]no fu inizialmente attivo dal 1921 al 1926 e clandestinamente fino al 1943, quando riprese l'attività legale comecon [[Partitola Comunistanuova Italiano]] (PCI),denominazione.<ref>{{cita web|url=http://www.fondazionegramsci.org/arc_enti.htm|titolo=L'archivio del Pcd'I|accesso=17 febbraio 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081201121655/http://www.fondazionegramsci.org/arc_enti.htm|dataarchivio=1º dicembre 2008|urlmorto=sì}}</ref> il più grande [[partito comunista]] dell'[[Europa occidentale]].<ref name="Treccani">{{cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/partito-comunista-italiano/|titolo=Partito comunista italiano nell'Enciclopedia Treccani|sito=treccani.it|accesso=7 novembre 2016}}</ref>
 
VenneIl Partito Comunista d'Italia (PCd'I) venne fondato il 21 gennaio 1921 a [[Livorno]] come sezione italiana dell'[[Internazionale Comunista]] in seguito al [[Biennio rosso in Italia|biennio rosso]], alla [[rivoluzione d'ottobre]] e alla separazione dell'ala di sinistra del [[Partito Socialista Italiano]] guidata da [[Nicola Bombacci]], [[Amadeo Bordiga]], [[Onorato Damen]], [[Bruno Fortichiari]], [[Antonio Gramsci]] e [[Umberto Terracini]] al [[XVII Congresso del Partito Socialista Italiano|XVII Congresso Socialista]].<ref name="Treccani"/>
 
Avente sede a [[Milano]] nella palazzina di [[Porta Venezia (Milano)|Porta Venezia]], il PCd'I ebbe come organo di stampa quotidiano centrale ''[[Il Comunista (giornale)|Il Comunista]]'' fino al 1922 e dal 1924 ''[[l'Unità]]''.
 
Durante il [[Storia del fascismo italiano|regime fascista]], che dal 1926 lo costrinse alla clandestinità e l'esilio, ebbe una storia complessa e travagliata all'interno dell'Internazionale Comunista negli anni venti e trenta fino alla ripresa legale nel 1943.<ref name="Treccani" />
 
== Origini ==
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Nel comitato della frazione comunista troviamo Gramsci, Bordiga, Fortichiari, Misiano, Polano, Repossi e Terracini.
 
=== Programma di Milano ===
I dieci punti su cui si formò il programma politico del partito sono i seguenti:<ref name="Programma">[http://www.nucleocom.org/archivio/archiviodocumenti/programma_pcdi.htm ''Programma del Partito Comunista d’Italia''], ''Il Comunista'', 31 gennaio 1921.</ref> {{citazione|Il Partito Comunista d’Italia (Sezione dell'Internazionale comunista) è costituito sulla base dei seguenti principii:
 
1. Nell'attuale regime sociale capitalistico si sviluppa un sempre crescente contrasto fra le forze produttive ed i rapporti di produzione, dando origine all’antitesi ed alla lotta di classe tra il proletariato e la borghesia dominante.
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Il 15 maggio 1943 a seguito dello scioglimento dell'Internazionale Comunista richiesto dall'Unione Sovietica per rassicurare i suoi [[Stati Uniti d'America|Alleati occidentali]] l'organizzazione dei comunisti italiani guidata da Togliatti assunse la denominazione ufficiale di [[Partito Comunista Italiano]] (PCI). Con la [[caduta del fascismo]] (25 luglio 1943) l'iniziativa del partito aumentò sensibilmente sia per i maggiori margini di manovra sia per l'uscita dal carcere e il ritorno dall'esilio di numerosi dirigenti. Dopo la [[Nascita della Repubblica Italiana|proclamazione della Repubblica]] il partito tornò a operare in Italia divenendo forza parlamentare. Eliminate le opposizioni interne, il PCI si propose come partito monolitico all'esterno senza la presenza visibile di eventuali [[Correntismo politico italiano|correnti]] che invece era tipica della [[Democrazia Cristiana]], il maggior partito italiano di quei tempi.
 
== Segretari ==
Fino al gennaio 1926 la carica di segretario generale del partito non esisteva e il potere centrale del partito era in mano a un Comitato Esecutivo collegiale. Tuttavia tra il 1921 e il 1926 alcuni di questi membri fecero funzione di capo del partito. La guida politica del PCd'I fu ricoperta da i seguenti membri:
* [[Amadeo Bordiga]] (gennaio 1921 – marzo 1923)
* Comitato Esecutivo collegiale composto da [[Palmiro Togliatti]], [[Angelo Tasca]], [[Mauro Scoccimarro]], [[Bruno Fortichiari]] e Giuseppe Vota (giugno 1923 – agosto 1924)
* [[Antonio Gramsci]] (14 agosto 1924 – 26 gennaio 1926)
 
Con l'istituzione nel gennaio 1926 della carica di [[segretario generale]] del partito questo ruolo fu ricoperto dai seguenti membri:
* Antonio Gramsci (26 gennaio – 8 novembre 1926)
* Palmiro Togliatti e [[Camilla Ravera]] ad interim (8 novembre 1926 – 1934)
* [[Ruggero Grieco]] (1934 – aprile 1938)
* [[Giuseppe Berti]] (aprile – maggio 1938)
* Palmiro Togliatti (maggio 1938 – 15 maggio 1943)
 
== Stampa ==
Il primo Comitato Centrale del PcdPCd'I riconosceva come suo organo centrale ''[[Il Comunista]]'' (edito a Milano e poi a [[Roma]]) dall'11 ottobre 1921, quando divenne quotidiano e fu diretto di fatto da Togliatti. Il Comitato Centrale del Pcd'I autorizzava anche i seguenti organi di stampa:
* ''[[L'Ordine Nuovo]]'' (quotidiano di Torino)
* ''[[Il Lavoratore]]'' (quotidiano di Trieste)
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* [[Giuseppe Vota]] (Bernardi o Palotta)
* [[Antonio Natangelo]]{{div col end}}
 
== Risultati elettorali ==
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== Note ==