Torresano

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Il torresano (in veneto toresàn) ovvero il colombo di torre è un volatile inserito nell'elenco dei prodotti tradizionali veneti. Il nome deriva dall'abitudine di questi uccelli di nidificare sotto i tetti e nelle torri colombaie. Sebbene un tempo vivesse prevalentemente nelle campagne, dove nidificava, attualmente il torresano o piccione è molto diffuso in città.

Torresano di Breganze - Torresano di Torreglia
Toresan di Breganze allo spiedo
Origini
Luogo d'origineBandiera dell'Italia Italia
RegioneVeneto
Zona di produzionedi Breganze: Comunità Montana dell'Astico-Brenta e Comunità Montana di Timonchio -di Torreglia, Montegrotto Terme, Abano Terme, Teolo, Rovolon, Galzignano Terme, Vo', Cinto Euganeo, Baone, Arquà Petrarca, Monselice, Battaglia Terme, Due Carrare, Este, Lozzo Atestino
Dettagli
Categoriasecondo piatto
RiconoscimentoP.A.T.
Settorecarni e frattaglie fresche

Storia modifica

Il Torresano di Breganze insieme al Torresano di Torreglia è stato per secoli un piatto riservato alle tavole dei nobili che lo allevavano nelle colombare poste sulle torri. Il torresano fatto allo spiedo, tradizionalmente era consumato solo nel mese di agosto quando i colombi selvatici giovani e teneri avevano raggiunto la dimensione dell'adulto pesando circa 500-600 grammi. Il colombo è un animale estremamente prolifico, pertanto l'allevamento dei piccioni si diffuse con facilità nelle campagne.

In tempi più recenti il colombo era preda difficile che veniva cacciata soprattutto in montagna durante le migrazioni autunnali: i cacciatori si appostavano lungo le rotte migratorie e sparavano agli stormi, solo i più abili riuscivano a catturare un colombaccio le cui carni erano poco pregiate, stoppose e si potevano consumare solo dopo frollatura.
All'inizio del XX secolo gli abitanti di Torreglia e quelli di Breganze si contesero l'uso del nome "torresano" per la propria specialità, al punto che toccò ad un giudice dirimere la questione. Questi decise che, sebbene Torreglia vantasse una buona credenziale per il nome la cui etimologia è la stessa di torresano, entrambe le cittadine potevano dimostrare una consolidata tradizione nella preparazione di questo prodotto, pertanto ad entrambe è concesso l'uso del nome.
In tempo di guerra i torresani venivano catturati ponendo dei chicchi di riso a bagno nella grappa e poi offrendoli come becchime. Una volta mangiato il riso i colombi ubriachi non erano più in grado di volare e potevano essere catturati più agevolmente.

Uso in cucina modifica

 
Camino con spiedo di toresani a Breganze.

A Breganze i torresani sono cotti sullo spiedo, su un fuoco di legna per circa un'ora, facendoli girare e spennellandoli con il loro stesso grasso colato nella leccarda.

A Torreglia invece vengono imbottiti e cotti al forno. Oltre alle tradizionali ricette i cuochi dei ristoranti delle due città hanno inventato molte nuove portate, tanto che in una contesa fra i cuochi delle due città sono state presentate 42 diverse portate.[1]

Note modifica

  1. ^ Torresano servito in 42 modi diversi, in Il Mattino di Padova, sabato 18 novembre 2006.

Bibliografia modifica

  • A. Sandri, M. Falloppi, La cucina vicentina, Padova, Franco Muzzio Editore, 1995, ISBN 88-7021-719-1

Collegamenti esterni modifica