Trametes versicolor

specie di fungo

Il Trametes versicolor (L.:Fr.) Pilàt è una Polyporacea a mensola dal carpoforo variopinto; è una specie molto comune in Europa ed in tutto il resto del mondo, nota per la variabilità del suo colore da cui il nome "versicolor".
Non è infrequente osservarlo su ceppi di legno destinati alla coltivazione del ben noto Pioppino.

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Trametes versicolor
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Fungi
Phylum Basidiomycota
Classe Basidiomycetes
Ordine Polyporales
Famiglia Polyporaceae
Genere Trametes
Specie T. versicolor
Nomenclatura binomiale
Trametes versicolor
(L.:Fr.) Pilàt
Sinonimi

Coriolus versicolor (L.:Fr.) Quél.

Trametes versicolor
Caratteristiche morfologiche
Cappello
ondulato
Imenio
Lamelle
no
Sporata
ocra
Velo
ND
Carne
immutabile
Ecologia
Commestibilità
non commestibile

Descrizione della specie modifica

Corpo fruttifero modifica

Sessile, coriaceo, solitamente raggruppato in vari individui a mensole sovrapposte; superficie vellutata, poi liscia con l'età, di colore variabile, concentricamente zonata di nero-verdastro, grigio-bluastro, grigio-bruno od ocra-ruggine, con margine bianco o crema.

Tubuli modifica

Brevi, bianchi, poi giallastri a secco.

Pori modifica

Piccolissimi, circolari o angolosi, bianchi, giallastri o bruno-chiari.

Carne modifica

Sottile, coriacea, biancastra.

  • Odore: gradevole, di legno oppure di muschio.
  • Sapore: delicato, leggermente dolce, suberoso, complessivamente gradevole.

Spore modifica

 
Rappresentazione delle spore del Trametes versicolor


6,5-8,5 x 1,5-2,5 µm, cilindriche o appena arcuate, ocra-crema in massa, lisce, con apice evidente.

Habitat modifica

 
Fotografia di un Trametes versicolor.

Molto comune. Cresce tutto l'anno, su tronchi e ceppi morti o vivi di latifoglie e più raramente di conifere, è un parassita secondario agente di carie bianca fibrosa.

Commestibilità modifica

Senza valore alimentare.
Non commestibile perché legnoso.

Può essere masticato a mo' di gomma da masticare perché di sapore gradevole ma non va ingerito in quanto indigesto.

Etimologia modifica

Dal latino versicolor, di colore variabile, per la variabilità dei suoi colori.

Curiosità modifica

Fungo studiato dalla comunità scientifica per alcune sue proprietà anticancerogene.

Specie simili modifica

È confondibile con la Bjerkandera adusta con la quale condivide l'habitat oppure con Pseudotrametes gibbosa.

Sinonimi e binomi obsoleti modifica

  • Agarico-suber versicolor (L.) Paulet, Traité Champ., Atlas 2 (1793)
  • Agaricus versicolor (L.) Lam., Encyclopédie Méthodique Botanique (Paris) 1: 50 (1783)
  • Bjerkandera versicolor (L.) P. Karst., Acta Soc. Fauna Flora fenn. 2(1): 30 (1881)
  • Boletus versicolor Kuntze
  • Boletus versicolor L., Species Plantarum: 1176 (1753)
  • Coriolus versicolor (L.) Quél., Enchiridion Fungorum, in Europa Media Præsertim in Gallia Vigentium (Paris): 175 (1886)
  • Hansenia versicolor (L.) P. Karst., Meddn Soc. Fauna Flora fenn. 5: 40 (1880)
  • Microporus fuscatus (Fr.) Kuntze, Revis. gen. pl. (Leipzig) 3: 496 (1898)
  • Microporus nigricans (Lasch) Kuntze, Revis. gen. pl. (Leipzig) 3: 496 (1898)
  • Microporus versicolor (L.) Kuntze, Revis. gen. pl. (Leipzig) 3: 497 (1898)
  • Ochroporus nigricans (Fr.) Fiasson & Niemelä, Karstenia 24(1): 26 (1984)
  • Polyporus fuscatus Fr., Observationes mycologicae (Kjøbenhavn) 2: 259 (1818)
  • Polyporus nigricans Lasch, Fungi europ. exsicc.: no. 15 (1859)
  • Polyporus versicolor (L.) Fr., Observationes mycologicae (Kjøbenhavn) 2: 260 (1818)
  • Polyporus versicolor var. nigricans Fr., Hyménomyc. Eur. (Paris): 568 (1874)
  • Polystictus fuscatus (Fr.) Cooke, Grevillea 14(no. 71): 83 (1886)
  • Polystictus nigricans (Lasch) Cooke, Sylloge fungorum (Abellini) 11: 92 (1886)
  • Polystictus versicolor (L.) Fr., Nov. Symb. Myc.: 86 (1851)
  • Polystictus versicolor var. fuscatus (Fr.) Rea, Brit. Basidiom.: 609 (1922)
  • Polystictus versicolor var. nigricans (Lasch) Rea, Brit. Basidiom.: 609 (1922)
  • Poria versicolor (L.) Scop., Fl. carniol., Edn 2 (Vienna) 2: 468, 592 (1783)
  • Sistotrema versicolor (L.) Tratt., Fungi austr. 2: 55 (1830)
  • Xerocomus versicolor (Kuntze) E.-J. Gilbert, (1931)

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