Tuili
Tuili è un comune italiano di 914 abitanti della provincia del Sud Sardegna.
Tuili comune | |
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(IT, SC) Tuili | |
L'abitato di Tuili visto dalla Giara | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Sardegna |
Provincia | Sud Sardegna |
Amministrazione | |
Sindaco | Andrea Locci (lista civica) dal 26-10-2020 |
Territorio | |
Coordinate | 39°42′53.09″N 8°57′35.36″E / 39.714747°N 8.959823°E |
Altitudine | 208 m s.l.m. |
Superficie | 24,59 km² |
Abitanti | 914[1] (31-01-2024) |
Densità | 37,17 ab./km² |
Comuni confinanti | Barumini, Gesturi, Las Plassas, Pauli Arbarei, Setzu, Turri |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 09029 |
Prefisso | 070 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 111091 |
Cod. catastale | L463 |
Targa | SU |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] |
Nome abitanti | (IT) tuilesi (SC) tuilesus |
Patrono | san Pietro Apostolo |
Giorno festivo | 29 giugno |
Cartografia | |
Posizione del comune di Tuili all'interno della provincia del Sud Sardegna | |
Sito istituzionale | |
Il comune è situato ai piedi dell'altopiano della Giara, nella regione storica della Marmilla.
Storia modifica
L'area fu abitata fin dall'epoca nuragica, per la presenza sul territorio di alcuni nuraghi.
Successivamente fu un centro romano. Tramanda una leggenda che la stessa villa di Tuili sia stata fondata da una sorella di un pretore di Usellus, Tulliola, deceduta in Sardegna, da cui forse viene il nome. Ma i documenti più antichi, che ci rivelano la storia del paese e che si trovano nell'Archivio Vaticano, si riferiscono al periodo medievale.
La villa, che aveva allora una notevole importanza per la sua posizione in un territorio fertilissimo, apparteneva al Giudicato di Arborea e dipendeva dalla curatoria di Marmilla, al confine col giudicato di Cagliari. Con la conquista aragonese del giudicato di Cagliari, anche il territorio di Tuili passa sotto il dominio aragonese, e nel 1355 viene dato in feudo dal re d'Aragona Pietro IV il Cerimonioso a Matteo Doria. Rimase ai Doria fino al 1409, quando il re Martino il Giovane concesse il feudo a Gerardo De Doni. Dai De Doni la villa passò per vie matrimoniali agli Aragall (1450) e successivamente, nel 1481, ai Santa Cruz. Estinto il casato, nel 1659 la signoria venne acquistata dal mercante genovese Ambrogio Martin. Dai Martin passò poi ai Ripoll e poi ai Ripoll-Sanjust, marchesi di Neoneli, baroni di Teulada e conti di Tuili, ai quali la contea venne riscattata nel 1836 con la soppressione del sistema feudale, per cui divenne un comune amministrato da un sindaco e da un consiglio comunale.
Simboli modifica
Lo stemma e il gonfalone del comune di Tuili sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 21 ottobre 2004.[3]
«Stemma partito: il primo, troncato dalla fascia diminuita di azzurro: a) di rosso, al ramoscello di olivo, posto in banda, fogliato di undici, di verde, fruttato di cinque, di nero; b) di verde, alle nove spighe di grano, impugnate, d'oro, legate di rosso; il secondo, d'oro, al cavallo spaventato, di nero, allumato di rosso. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone è un drappo di giallo con la bordatura di verde.
Monumenti e luoghi d'interesse modifica
Architetture religiose modifica
- Chiesa di San Pietro, al suo interno si trova il retablo del Maestro di Castelsardo meglio noto come Retablo di Tuili
Architetture civili modifica
- Villa Pitzalis
- Villa Asquer
Luoghi di interesse naturalistico modifica
- Altopiano della Giara
Parchi tematici modifica
Società modifica
Evoluzione demografica modifica
Abitanti censiti[4]
Lingue e dialetti modifica
La variante del sardo parlata a Tuili è il campidanese occidentale.
Amministrazione modifica
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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31 maggio 2015 | 26 ottobre 2020 | Celestino Pitzalis | Lista civica "Impari po sa idda" | Sindaco | |
26 ottobre 2020 | in carica | Andrea Locci | Lista civica "Futuro prossimo" | Sindaco |
Note modifica
- ^ [1] - Popolazione residente al 31 gennaio 2024 (dato provvisorio)
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tuili (Cagliari) D.P.R. 21.10.2004 concessione di stemma e gonfalone, su presidenza.governo.it. URL consultato il 21 luglio 2022.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
Bibliografia modifica
- Manlio Brigaglia, Salvatore Tola (a cura di), Dizionario storico-geografico dei Comuni della Sardegna, Sassari, Carlo Delfino editore, 2006, ISBN 88-7138-430-X. URL consultato il 5 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale il 22 gennaio 2021).
- Francesco Floris (a cura di), Grande Enciclopedia della Sardegna, Sassari, Newton&ComptonEditori, 2007. URL consultato il 5 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale l'11 giugno 2012).
Voci correlate modifica
Altri progetti modifica
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Tuili
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Tuili
Collegamenti esterni modifica
- La scheda del comune nel portale Comunas della Regione Sardegna URL consultato in data 02-01-2013.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 245439572 |
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