Il successo da solista modifica

Come solista crea un proprio stile che lo porta ad affermarsi in tutte le più importanti graduatorie di vendite e gradimento a livello mondiale.
Nel 1981 esce Face value, scaturito una profonda crisi seguita alla rottura del matrimonio[1]. L'album scala le classifiche internazionali. In settembre debutta per la prima volta dal vivo, su invito di Martin Lewis, a uno spettacolo di beneficenza di Amnesty International, cantando 2 canzoni (In the air tonight e The roof is leaking) accompagnandosi al pianoforte. E' Daryl Stuermer invece ad arricchire la perfomance suonando la chitarra e il banjo. Nella stessa serata si unisce al coro per la canzone "I Shall Be Released" di Bob Dylan, con la partecipazione Sting, Eric Clapton, Jeff Beck, Bob Geldof, Midge Ure e Donovan.

Nel 1982 Collins si offre come produttore del primo album da solista di Anni-Frid Lyngstad (Frida): entrambi uscivano da un recente divorzio (Frida aveva appena lasciato il marito Benny Andersson); in seguito la collaborazione fra i due si fa più viva: Collins suona la batteria in "I Know There's Something Going On" e duetta con Frida nella canzone "Here We'll Stay".

Il suo secondo album da solista, Hello, I Must Be Going!, viene pubblicato nel 1982, ed ha ancora un grande successo. Canzoni come "In The Air Tonight" e "I Don't Care Anymore" sono esempio della pesante presenza della batteria. Riguardo a Face Value Collins disse infatti: «Avevo una moglie, due figli, due cani, e il giorno dopo non avevo più nulla. Molte di queste canzoni sono state scritte a causa di questi problemi sentimentali»[2]


There were occasional poppier influences–Face Value's "Behind the Lines", for example, was a jazzy remake of a Genesis song he co-wrote. Face Value was a critical and multi-platinum success, and saw Collins’ profile increase further. Hello, I Must Be Going! gave him a UK #1 for his cover of The Supremes' "You Can't Hurry Love". The album went triple-platinum in the United States like its predecessor and the Supremes cover was his first Top 10 U.S. hit (it also hit the Top 10 of Billboard's Adult Contemporary chart). The album also reached #2 on the UK album chart, spending well over a year there.

poi viene pubblicato Hello, I must be going!, e il successo si ripete. Nel 1984 compone Against All Odds (Take a Look at Me Now), canzone che dà il titolo alla colonna sonora del film Due vite in gioco (Against All Odds) e vince il primo Grammy. Nel 1985 esce No jacket required (da cui sono tratte Sussudio e One more night); fra gli ospiti speciali figurano anche Peter Gabriel e Sting.

Il 13 luglio del 1985 è uno dei protagonisti del Live Aid e riesce a suonare prima a Wembley poi a Filadelfia, trasferendosi da una città all'altra in circa tre ore grazie ad un volo in Concorde.

Segue una lunga pausa come solista, durante la quale Collins si ricongiunge ai Genesis (Invisible Touch - 1986) e compone per il cinema; nel 1988 è molto apprezzata la colonna sonora di Buster, nel quale Collins figura anche come attore.

Nel 1985-86 produce per Eric Clapton gli album Behind the sun e August. Durante l'estate '86 inoltre è alla batteria in un mini-tour live dello stesso Clapton.

Alla fine degli anni Ottanta esce il quarto disco da solista, But seriously, cui collaborano Eric Clapton, David Crosby e Steve Winwood. Tra i suoi hit principali, Another day in paradise, dedicata ai senzatetto, e la potente ballata I wish it would rain down. L'album è supportato da un lunghissimo tour di otto mesi che vede Collins toccare per la prima volta l'Italia in un concerto solista, a Milano e Roma nel maggio 1990.

Dopo un altro album (We Can't Dance, 1991) e tour con i Genesis, viene pubblicato alla fine del 1993 Both sides, undici canzoni interamente scritte, suonate e prodotte da Phil nello studio-casa del Surrey. L'album, il più personale mai pubblicato dall'autore che tuttora lo ritiene il suo preferito, segna un primo declino nelle vendite, ma non nel successo dei concerti: il tour visita tutti i cinque continenti in tredici mesi.

Nel 1996, Collins annuncia l'abbandono dei Genesis, che senza di lui incideranno un solo altro album, con scarsa fortuna. Lo stesso anno, pubblica Dance into the light; il tour che lo segue è un enorme successo e, nel 1998, esce l'antologia ...Hits.

Si propone anche come leader di una big band jazz, con la quale incide anche l'album A Hot Night in Paris.

Ottiene poi un notevole successo componendo e interpretando colonne sonore per i film di animazione della Disney ed in particolare per la colonna sonora di Tarzan (con la quale si aggiudica l'Academy Award) e dalla quale viene tratto anche un musical che debutta a Broadway nel 2006, anch'esso interamente composto da Collins.

Rallenta la sua attività solista, anche a causa di problemi all'udito che rendono problematica la sua partecipazione a lunghi tour. È così che il suo settimo album di studio, Testify (2002), è seguito da tre soli concerti promozionali, ma tra il 2004 e il 2005 il First Final Farewell Tour riporta il nome di Phil Collins sui palcoscenici internazionali con tre brevi giri di concerti per quello che, nonostante il nome scherzoso, è in effetti un tour di addio alle esibizioni dal vivo in grande scala.



L'attività solista di Phil Collins vanta collaborazioni con artisti di fama mondiale tra i quali: Quincy Jones, Eric Clapton, David Crosby, Tina Turner, Phil Bailey, Robert Plant, Chaka Khan, Howard Jones, Pete Townshend.

Al suo attivo c'è anche la costituzione del gruppo jazzistico Brand x dal 1975 al 1979, al fianco di John Goodsall, Percy Jones e Robin Lumley. Il suo nome apparirà anche in alcune pubblicazioni successive a quegli anni, contenenti registrazioni del primo lustro della band.

  1. ^ Anche due canzoni dell'album dei Genesis Duke trattano di relazioni finite. Collins inoltre suona la batteria nel 1980 nell'album Grace and Danger di John Martyn, il cui tema è la rottura del matrimonio.
  2. ^ D. Thompson, Turn It On Again: Peter Gabriel, Phil Collins, and Genesis, San Francisco, Back Beat Books, 2004, p. 181, ISBN 0-87930-810-9.