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Latte di asina

Il latte d'asina prodotto in speciali allevamenti, rappresenta un valido alimento nella dieta dei bambini con gravi problemi di allergia verso i normali latti alimentari di vacca, capra e pecora. Il latte di asina si presenta simile per profilo biochimico al latte materno, per questo motivo di recente comincia a riscuotere un certo interesse per la produzione di latte per il consumo umano, soprattutto per usi pediatrici e geriatrici.[1] Può il latte di asina essere definito un alimento funzionale.[2] Sin dai tempi dell'antico Egitto, il latte dell'asina viene consumato per usi sia alimentari che cosmetici.

Un'asina produce circa 1.5 litri di latte al giorno; la mungitura, però, manuale o meccanica va effettuata sempre in presenza del puledro che assume circa il 50% della produzione dell'asina.[3] Di solito si hanno 30 litri di latte al giorno con circa 100 capi di asine, avendo mediamente un 70% di asine in piena attività produttiva.[4] Gli allevamenti di asini, a volte chiamati asinerie, possono contare da pochi capi fino a più di 700.

Cenni storici modifica

Uso cometico modifica

Si narra che Cleopatra, regina dell'Antico Egitto, solesse immergersi in latte d'asina per mantenere intatta la sua avvenenza e conservare lo splendore della propria pelle. La leggenda dice che occorrevano ben 700 asine per fornirle la quantità di latte necessaria ai suoi bagni di bellezza quotidiani.[5]

Così pare che facesse anche Poppea (v. 30-65), seconda moglie dell'imperatore romano Nerone, come riferivaPlinio il Vecchio, descrivendo le virtù di questo latte per la pelle [6]:

«Si ritiene che il latte d'asina elimini le rughe dalla pelle del viso e la renda più morbida e bianca e si sa che certe donne vi si curano le gote sette volte al giorno, facendo bene attenzione a questo numero. Fu Poppea, la moglie dell'imperatore Nerone ad inaugurare questa moda, facendone uso anche per il bagno, e per questo in viaggio si portava indietro mandrie di asine»

Paolina (1780-1825), sorella di Napoleone Bonaparte, avrebbe anch'essa utilizzato il latte d'asina per mantenere la bellezza della propria pelle.[5][7]


Uso medico modifica

Il latte d'asina veniva utilizzato un tempo in medicina. Le sue virtù terapeutiche[senza fonte] erano note sin nell'antichità, quando i medici lo raccomandavano per curare diverse affezioni.[4]

Il padre della medicina, Ippocrate (460 – 370 a), prescriveva il latte d'asina per numerosi mali, come problemi al fegato, edemi, sanguinamenti di naso, avvelenamenti, malattie infettive, cicatrizzazione di piaghe e febbri [8].

Nella sua enciclopedica Naturalis Historia, nel libro 28 che tratta dei rimedi ricavati dagli animali, Plinio il Vecchio (23 - 79 d.C.) lo proponeva per combattere gli avvelenamenti, la febbre, la fatica, le macchie degli occhi, i denti malfermi, le rughe del viso, le ulcerazioni, l'asma ed alcuni problemi ginecologici

«Il latte d'asina si usa anche con il gesso, la cerussa, lo zolfo e l'argento vivo e per combattere la costipazione negli stati febbrili. Lo si impiega pure come gargarismo per le ulcerazioni della gola. Preso come bevanda, è estremamente efficace per riparare lo spossamento dei malati cosiddetti atrofici, nonché contro la febbre senza mal di testa[9]»

«Il latte d'asina, all'interno, neutralizza i veleni e, in particolare [10]»

«la cenere di zoccolo d'asino applicata con latte d'asina toglie le albugini e le macchie degli occhi [10]»

«I denti traballanti in seguito ad un urto sono stabilizzati dal latte d'asina o dalla cenere dei denti del medesimo animale [10]»

«Si trattano le ulcere dello stomaco con latte d'asina e anche latte di vacca [10]»

«Se il seno è dolorante, si lenisce il dolore facendo bere del latte d'asina; questo latte, preso insieme al miele, è emmenagogo [10]»

Analogamente, il naturalista francese Buffon (1707-1788), nella sua Storia Naturale, indica i benefici del latte d'asina

«Il latte d'asina è invece un rimedio comprovato e specifico per alcuni mali, e l'uso di questo rimedio si è tramandato dai Greci fino a noi [11]»

Veniva utilizzato fino all'inizio del XX secolo come sostituto del latte materno. La testimonianza del 1928 del Prof. Charles Porcher (1872-1933) della Scuola Veterinaria di Lione, in Francia, dimostra che la pratica era ancora diffusa, ma in minor misura, nel primo dopoguerra [12]. :

«Sembra che si ritorni al latte d'asina come alimento per la prima infanzia nel caso, in particolare, in cui il bambino sia di salute alquanto delicata. Non che il latte d'asina sia stato del tutto abbandonato ma, mentre circa 25-30 or sono, nelle città si trovavano abbastanza facilmente delle asine allevate per il loro latte con il quale si nutrivano i lattanti, si può dire che da allora questa pratica fosse, per così dire, del tutto scomparsa»

Composizione modifica

Il latte d'asina è, insieme al latte di giumenta, il latte più simile al latte materno umano[13] con, avendo in particolare, un basso tenore lipidico ed un elevato tasso di lattosio.[14][15][16][17][18][19][15][20][19][21][22][23][24][25][26][27][28][29][30][31][21][23]

Composizione del latte di asina, di giumenta, umano e di vacca (g/100 g) [14]
asina giumenta umano vacca
pH 7,0 – 7,2 7,18 7,0 – 7,5 6,6 – 6,8
proteine 1, 5 – 1,8 1,5 – 2,8 0,9 – 1,7 3,1 – 3,8
lipidi 0,3 – 1,8 0,5 – 2,0 3,5 – 4,0 3,5 – 3,9
lattosio 5,8 – 7,4 5,8 – 7,0 6,3 – 7,0 4,4 – 4,9
residuo 0,3 – 0,5 0,3 – 0,5 0,2 – 0,3 0,7 – 0,8
Composizione media della frazione proteica

(Travia - 1986)

Tipo di latte PROTEINE %
TOTALI Caseina Albumine
Donna 1.03 0.4 0.4
Asina 2.00 0.7 0.6
Cavalla 2.2 1.2 0.3
Bovina 3.3 2.5 0.23
Capra 3.7 3.1 0.6
Pecora 5.3 4.5 1.7
Determinazione delle caseine totali e delle sieroproteine totali nel latte di asina, di pecora e umano

(Prof. Paolo Polidori, Università di Camerino)

Asina (g/l) Pecora (g/l) Donna (g/l)
Sieroproteine totali 7.50 17.0 8.00
Caseinetotali 6.60 39.0 5.60
Determinazione quantitativa del contenuto medio di lisozima, della β-lattoglobulina e della α-lattoalbumina nel latte di asina, di pecora e umano

(Prof. Paolo Polidori, Università di Camerino

Asina(g/l) Pecora(g/l) Donna(g/l)
Lisozima 1.00 tracce 0.1
β-lattoglobulina 3.75 A 16.7 - B 11.0 non determinata
α-lattoalbumina 1.80 1.63 2.2
Determinazione quantitativa di lisozima, β-lattoglobulina e, α-lattoalbumina in differenti fasi della lattazione di un’asina.

(Prof. Paolo Polidori, Università di Camerino

Giorni post parto Lisozima (mg/ml) β-lattoglobulina(mg/ml) α-lattoalbumina(mg/ml)
60 1.34 n.d. 0.81
90 0.94 4.13 1.97
120 1.03 3.60 1.87
160 0.82 3.69 1.74
190 0.76 3.60 1.63
Variazione del rapporto tra acidi grassi ω3/ω6, Insaturi/Saturi e degli Indici di qualità del latte nel corso della lattazione (media±ES)[32]
II mese III mese IV mese V mese VI mese
ω3/ω6 0.85±0.03 0.71±0.02 0.93±0.03 0.63±0.02 0.76±0.03
Insaturi/Saturi 1.15±0.08 1.15±0.08 1.18±0.08 1.16±0.09 1.26±0.10


[2] [3] [33][34][35][35][36][37][38][39]

Il Latte d'asina ha un minor apporto calorico rispetto a quello umano; inoltre, la concentrazione di lattosio, proteine e lipidi è simile al latte di cavallo. La concentrazione azotata media è simile al tenore proteico del latte di donna (Chiofalo et al. 2004a, Salimei et al.). Il latte d'asina è, inoltre, molto ricco di lisozima cosa che lo rende più consevabile del latte di mucca. Il rapporto calcio-fosforo, è pari a 1.48 e risulta intermedio tra quello del latte umano e quello vaccino. Il tenore in caseine e sieroproteine è simile a quello umano. Inoltre il latte di asina, come quello umano, ha un basso carico di soluti (Monti).[13]

Uso alimentare modifica

Il latte d'asina è considerato come il latte più vicino a quello della donna. È molto nutriente perché contiene più lattosio e meno materie grasse del latte di mucca [40].

Produzione e vendita modifica

La produzione è limitata per le difficoltà e le quantità prodotte dall'asina per migliorare la commerciabilità è stato istituito il Consorzio "Latte d'asina". Si tratta di un consorzio nazionale tra aziende, che permettendo complessivamente di raggiungere livelli di produzione accettabili economicamente garantendo la qualità del prodotto necessaria per il consumo umano. La lavorazione del prodotto si fa in strutture territoriali, per essere poi distribuito alle farmacie ed ospedali della zona. La qualità è così garantita dal consorzio e si dà la possibilità ai piccoli produttori di partecipare con la propria quota di latte; di recente si sta diffondendo sempre di più la vendita del latte di asina grazie all'e-commerce.

La normativa che regolamente la produzione e vendita del late di asina è regolata da una norma: Regio Decreto 9 Maggio 1929, n°994, che parla di latte di asina negli art. 15 e 43:

  • Art.: 15: "Per latte alimentare deve intendersi il prodotto ottenuto dalla mungitura regolare, ininterrotta e completa della mammella di animali in buono stato di salute e di nutrizione. Con la sola parola "latte" deve intendersi il latte proveniente dalla vacca. Il latte di altri animali deve portare la denominazione della specie cui appartiene l'animale che lo fornisce, cosi' per esempio "latte di capra", "latte d'asina", ecc.".
  • Art.: 43: "I comuni nei quali viene esercitata la vendita diretta del latte d'asina o di pecora, devono stabilire apposite norme nei regolamenti locali d'igiene per disciplinare la produzione e il commercio di detto latte".[4]

Il latte d'asina, come quello vaccino, può essere venduto direttamente dal produttore al consumatore e venduto dal produttore all'industria. Per quanto riguarda la vendita in azienda, occorre un'autorizzazione dell'Azienda Sanitaria Locale ai sensi della legge 30 Aprile 1962, n. 283, salvo ulteriori norme previste dall'art. 43 del R.D. 994/29.

Per verificare i requisiti igienico-sanitari e merceologici dell'alimento, si dovrà applicare il sistema di autocontrollo, ai sensi del D.L. del 26 Maggio 1997, n.155. Se il latte d'asina viene emesso sotto la qualifica di "alimento per lattanti", "alimento di proseguimento" o "alimento ai fini medici speciali", si dovranno seguire le indicazioni del D.L. 27 Gennaio 1992, n. 111. Se verrà applicata la proposta di modifica del regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio n. 2000/0179 (COD) del 27 Gennaio 2003, si avrebbe una normativa aggiornata e specifica per la produzione di latte ottenuto da specie diverse.[4] La norma prevede che glianimali lattiferi, tra cui l'asino, dovono essere:

  • controllati per la brucellosi;
  • non affetti da infezioni del tratto genitale con gonorrea, enteriti;
  • non affetti da diarrea accompagnata da febbre o infiammazioni individuabili nella mammella;
  • non affetti da ulcerazioni della mammella;
  • non sottoposti a trattamenti con sostanze potenzialmente pericolose per la salute umana, suscettibili di trasmettersi al latte.

Altre norme applicabili all'allevamento di asine da latte sono: il Regolamento (CE) 178/2002 del 28 Gennaio 2002. Inoltre i tre Regolamenti comunitari (852, 853, 854); la Direttiva n. 46/1992 CE, recepita in Italia con il D.P.R. n. 56/97; nei capitoli:.

  • Il capitolo II dell'allegato III si occupa di "Igiene nelle aziende produttrici di latte".
  • Il capitolo III dell'allegato III si occupa invece, di latte crudo e future norme specifiche.[4]

Uso cosmetico modifica

Il latte d'asina è tuttora adoperato per produrre saponi e creme idratanti. Per gli allevatori è una fonte di reddito che viene a completare i proventi tratti dall'allevamento o dal noleggio degli asini per le escursioni.

Uso medico modifica

Secondo un articolo pubblicato dal Journal of Dairy Science di American Dairy Science Association,[41], il latte d'asina ha dimostrato di essere poveri di proteine ​​e di grassi e ricchi di lattosio, che è più simile al mare e latte materno rispetto a altri tipi di latte dei mammiferi. E 'stato anche caratterizzato da un contenuto CN particolarmente basso e un alto contenuto di proteine ​​del siero che è stato ricco di β-LG e lisozima. Le percentuali di 8 AA essenziali nella proteina di latte d'asina sono stati superiori a quelli di mare e di latte di mucca, il latte ha avuto anche più alti livelli di Ser, Glu, Arg, e Val e un livello più basso di Cys. Di conseguenza, latte d'asina esposte caratteristiche nutrizionali uniche e ha un potenziale ottimale per essere utilizzato come un nuovo alimento dietetico sostituto del latte e della mammella. Fase di allattamento influenzato la composizione lorda di latte d'asina, ma ha avuto alcun effetto significativo sul pH, percentuale di proteine ​​del siero di latte e CN, di contenuti e AA, ad eccezione di Asp e Thr. Il lavoro può essere una base promettente per lo studio e lo sfruttamento di latte d'asina. Tuttavia, gli studi più sistematici sono necessari.

Il latte di asina vanta anche proprietà immunostimolanti,[42] agendo sulla produzione di (IL)-12, IL-10, IL-1beta, IL-8, IL-6 and Tumor Necrosis Factor (TNF)-alfa.[43] Possiede anche proprietà antinfiammatorie[44] e antiaterogene.[42]

Intolleranza al latte vaccino modifica

[13]

Avvertenze modifica

L'uso di latte di asina crudo, non opportunamente sanificato con le tecniche di pastorizzazione del latte o simili, potrebbe rappresentare una fonte di pericoli per la salute; a tal proposito si segnalano: casi di infezione da Enterobacter sakazakii (Es), infezione che raramente può evolvere verso forme di meningite,[45] enterocolite necrotizzante e sepsi.[46] Raramente sempre con il latte di giumenta si segnalano casi di allergia al latte stesso.[47][48][49]

Si segnalano casi di residui di fenobarbital (barbiturico) nel latte di giumenta,[50] a seguito di inteventi veterinari durante il parto; ciò è potenzialmente pericoloso se il latte viene consumato prima di aver atteso la completa eliminazione dall'equino del farmaco. ed anche casi di intossicazione da chinidina solfato.[51]

Diffusione come latte alternativo nell'alimentazione umana modifica

[13]

Aspetti normativi modifica

[4]

Note modifica

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  2. ^ Valeria Azzara Biagina Chiofalo e Luigi Chiofalo Luigi Liotta, IL LATTE D’ASINA AL TRAGUARDO DELLA RICERCA Gli acidi grassi nel corso della lattazione (PDF), in Large Animals Review,, Anno 10, n. 2004, 2004, pp. 1–6. URL consultato l'11 settembre 2011.
  3. ^ Oirm, Giovanna Monti Pediatria Università, Contro l'allergia il latte d'asina Dalla ricerca in corso confermata la validità di questa alternativa, 2004. URL consultato l'11 settembre 2011.
  4. ^ a b c d e f Il latte di asina e cavalla come risorsa alimentare alternativa, su spvet.it. Errore nelle note: Tag <ref> non valido; il nome "urlIl latte di asina e cavalla come risorsa alimentare alternativa" è stato definito più volte con contenuti diversi
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  6. ^ Plinio il Vecchio,Naturalis Historia. Second volume, book XXVIII.[1]online
  7. ^ Il latte delle regine, Pubblicato il 10 marzo 2009 suhttp://www.primapaginaonline.com
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Bibliografia modifica

Riviste modifica

Documenti modifica

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