Vincenzio Nannucci

filologo e letterato italiano

Vincenzio Nannucci, indicato a volte, impropriamente, come Vincenzo Nannucci (Signa, 1º settembre 1787Firenze, 2 giugno 1857), è stato un filologo e letterato italiano.

Biografia modifica

Di origini contadine, insegnò dapprima lingue orientali in un liceo di Ravenna, per poi rifugiarsi nel 1815 per motivi politici all'estero (Corfù, Itaca, Cefalonia), dove insegnò lingua e letteratura italiana.[1]

Rientrò in Italia, a Firenze nel 1840, dove lavorò alla Biblioteca Riccardiana.[2]

Nel 1847 divenne membro dell'Accademia della Crusca, dove ebbe modo di collaborare attivamente alla compilazione del famoso Vocabolario.[3]

La maggior fama gli venne dall'aver trattato diffusamente per primo del periodo delle origini della nostra letteratura, attraverso il Manuale del primo secolo della lingua italiana, che rimase a lungo l'unico manuale universitario in materia, fino alla pubblicazione de I primi due secoli della letteratura italiana di Adolfo Bartoli.

Altri suoi grandi interessi letterari furono le figure e le opere di Bartolomeo da San Concordio, Pietro Alighieri, e il Poliziano.[4]

Opere principali modifica

  • Voci e locuzioni italiane derivate dalla lingua provenzale, Firenze, Le Monnier, 1840.
  • Teorica dei nomi della lingua italiana, Firenze, Baracchi e Piatti, 1858.
  • Manuale del primo secolo della lingua italiana, 3 voll., Firenze, Magheri, 1837-1839.

Note modifica

  1. ^ Vincenzio Nannucci, Manuale del primo secolo della letteratura italiana, 4ª ediz., Firenze, Barbera, 1883, p. 11.
  2. ^ Gabriella Macciocca, “Nannucci, Vincenzio”, in Letteratura italiana, Gli Autori, Dizionario bio-bibliografico, vol. 2°, Torino, Einaudi, 1991, p. 1246.
  3. ^ Vedi Treccani.it L'Enciclopedia Italiana, riferimenti in Collegamenti esterni.
  4. ^ Vedi l'elenco delle sue opere nel catalogo del Servizio Bibliotecario Nazionale

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Opere di Nannucci disponibili su Google Libri modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN58100678 · ISNI (EN0000 0000 8137 3423 · SBN RAVV074973 · BAV 495/33473 · CERL cnp00958504 · LCCN (ENn86095798 · GND (DE173117848 · J9U (ENHE987007271458805171 · WorldCat Identities (ENlccn-n86095798