Giro d'Italia 1956

trentanovesima edizione della corsa ciclistica

Il Giro d'Italia 1956, trentanovesima edizione della "Corsa Rosa", si svolse in 23 tappe dal 19 maggio al 10 giugno 1956, su un percorso totale di 3 523,45 km, e fu vinto dal lussemburghese Charly Gaul.

Bandiera dell'Italia Giro d'Italia 1956
Pierino Baffi maglia rosa dopo la prima tappa
Edizione39ª
Data19 maggio - 10 giugno
PartenzaMilano
ArrivoMilano
Percorso3 523,45 km, 22 tappe
Tempo101h39'46"
Media34,658 km/h
Classifica finale
Primo
Secondo
Terzo
Classifiche minori
Trofeo DolomitiBandiera del Lussemburgo Charly Gaul
Trofeo AppenniniBandiera della Spagna Federico Bahamontes
Cronologia
Edizione precedenteEdizione successiva
Giro d'Italia 1955Giro d'Italia 1957

Gaul conquistò la maglia rosa nella famosa ventunesima tappa Merano-Monte Bondone. In una giornata epica, con neve e freddo invernali e quattro passi da scalare, arrivò al traguardo con quasi 8 minuti di vantaggio sul secondo classificato (Alessandro Fantini) e più di 12 minuti su Fiorenzo Magni, che con una spalla fratturata reggeva il manubrio attraverso un tubolare stretto fra i denti. Gaul risalì in classifica generale dal ventiquattresimo posto, e si aggiudicò una delle più memorabili edizioni del Giro.

Coppi cadde durante la sesta tappa e fu costretto al ritiro.

Tappe modifica

Tappa Data Percorso km Vincitore di tappa Leader cl. generale
19 maggio Milano > Alessandria 210   Pierino Baffi   Pierino Baffi
20 maggio Alessandria > Genova 96   Alessandro Fantini   Pierino Baffi
20 maggio Circuito di Lido d'Albaro (cron. a squadre) 12   Leo-Chlorodont   Vincenzo Zucconelli
21 maggio Genova > Salice Terme 152   Alessandro Fantini   Alessandro Fantini
22 maggio Voghera > Mantova 198   Miguel Poblet   Alessandro Fantini
23 maggio Mantova > Rimini 228   Giuseppe Minardi   Alessandro Fantini
23 maggio Circuito di San Marino (RSM) (cron. individuale) 13   Jan Nolten   Alessandro Fantini
24 maggio Rimini > Pescara 245   Arrigo Padovan   Alessandro Fantini
25 maggio Pescara > Campobasso 205   Charly Gaul   Alessandro Fantini
10ª 26 maggio Campobasso > Salerno 156   Miguel Poblet   Alessandro Fantini
11ª 27 maggio Salerno > Frascati - soppressa per elezioni amministrative[1]
12ª 28 maggio Roma > Grosseto 198   Bruno Tognaccini   Alessandro Fantini
13ª 29 maggio Grosseto > Livorno 230   Pietro Nascimbene   Alessandro Fantini
30 maggio giorno di riposo
14ª 31 maggio Livorno > Lucca (cron. individuale) 54   Pasquale Fornara   Pasquale Fornara
15ª 1º giugno Lucca > Bologna 168   Michel Stolker   Pasquale Fornara
16ª 2 giugno Bologna > Madonna di San Luca (cron. individuale) 2,45   Charly Gaul   Pasquale Fornara
17ª 3 giugno Bologna > Rapallo 271   Miguel Poblet   Pasquale Fornara
18ª 4 giugno Rapallo > Lecco 278   Giorgio Albani   Pasquale Fornara
19ª 5 giugno Lecco > Sondrio 98   Miguel Poblet   Pasquale Fornara
6 giugno giorno di riposo
20ª 7 giugno Sondrio > Merano 163   Cleto Maule   Pasquale Fornara
21ª 8 giugno Merano > Monte Bondone 242   Charly Gaul   Charly Gaul
22ª 9 giugno Trento > San Pellegrino Terme 191   Giorgio Albani   Charly Gaul
23ª 10 giugno San Pellegrino Terme > Milano 113   Donato Piazza   Charly Gaul
Totale 3 523,45

Squadre e corridori partecipanti modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Partecipanti al Giro d'Italia 1956.

Partecipano alla corsa quindici squadre composte da sette ciclisti ciascuna, per un totale di 105 ciclisti al via. Oltre alla Nazionale francese, tre formazioni (Eldorado-Elvé, Italcover e Girardengo-ICEP) gareggiano in rappresentanza rispettivamente di Belgio, Paesi Bassi e Spagna.[2]

N. Cod. Squadra
1-7 NIV   Nivea-Fuchs
9-14 ELD   Eldorado-Elvé
15-21 FRA   Francia
22-28 ICV   Italcover
29-35 GIR   Girardengo-ICEP
36-42 FAE   Faema-Guerra
43-49 ARB   Arbos-Bif-Clément
50-56 ATA   Atala-Pirelli
N. Cod. Squadra
57-63 BIA   Bianchi-Pirelli
64-70 CAR   Carpano-Coppi
71-77 FRE   Fréjus-Superga
78-84 IGN   Ignis-Varese
85-91 LEG   Legnano
92-98 CHL   Leo-Chlorodont
99-105 TOR   Torpado-Pirelli

Resoconto degli eventi modifica

Il Giro prese il via da Milano dopo il consueto raduno in Piazza del Duomo. I ciclisti al via erano 105, in rappresentanza di diciassette squadre. Nessuno di essi era indicato come principale favorito alla vittoria finale: nel novero dei "papabili" venivano comunque inclusi Pasquale Fornara (reduce dalla vittoria al Tour de Romandie), Agostino Coletto, Bruno Monti e Nello Lauredi, oltre a Gastone Nencini, Nino Defilippis, Aldo Moser, Jean Brankart e Charly Gaul;[3] anche Carlo Clerici e Fiorenzo Magni erano considerati tra i favoriti.[2] Il già cinque volte vincitore della corsa, il "Campionissimo" Fausto Coppi, ormai trentaseienne e rientrante dalla convalescenza dopo aver contratto il tifo a inizio anno, si dovette ritirare dopo una caduta durante la sesta tappa.

Gaul conquistò la maglia rosa l'8 giugno, al termine della ventunesima tappa: 242 km con il Passo di Costalunga (1753 m s.l.m.), il Rolle (1970 m), il Gobbera (988 m), lo sterrato del Passo Brocon (1616 m) e l'arrivo in quota ai 1300 m s.l.m. del Monte Bondone.[4][5] Alla partenza a Merano pioveva e spirava un vento gelido, poi, con l'ingresso dei ciclisti nella Val d'Ega, le precipitazioni aumentarono di intensità: già sulla prima salita arrivarono i primi ritiri, tra cui quelli di Carlo Clerici, Raoul Rémy e Giancarlo Astrua.[6] Primi a transitare sul Costalunga furono Gaul, Bahamontes e Dotto, seguiti dalla maglia rosa Fornara a circa 40"; si formò comunque un gruppo di trenta atleti ai piedi della seconda ascesa, quella verso il Passo Rolle. Qui primo a scollinare fu ancora Gaul, questa volta in solitaria, poi a due minuti e mezzi Bruno Monti e a tre Bahamontes.[6] Monti però raggiunse e superò Gaul in discesa, quindi approcciò tutto solo il Gobbera, scollinando con tre minuti su Maule, Defilippis e Bahamontes.[6]

Intanto la pioggia e il vento continuavano a sferzare i ciclisti. Sul Brocon Gaul tornò all'attacco, sorpassò tutti gli avversari e transitò per primo in vetta con un minuto di margine su Padovan e Defilippis, e con ben 5 minuti e mezzo su Maule e su Fornara.[6] Defilippis, in quel momento maglia rosa virtuale, era però stremato, e poco prima del transito a Strigno salì su una vettura e si ritirò. Gaul si involava verso l'ultima salita, aumentando progressivamente il vantaggio, Fornara invece abbandonò la corsa in vista di Trento. Sul Bondone la pioggia divenne neve, Gaul riuscì comunque a proseguire la sua azione, vincendo la tappa dopo 9 ore, 7 minuti e 28 secondi in sella.[6][7] Appena tagliata la linea dell'arrivo (la temperatura era di 4 °C sotto lo zero) il lussemburghese, semiassiderato, venne preso di peso e tirato giù di sella, e sorretto dal suo meccanico e da un poliziotto fu condotto fino in albergo; qui venne aiutato a riprendersi con tuta, coperte e bagno in acqua calda,[7][5] e poté apprendere i dettagli dell'impresa di cui era stato protagonista.[7]

Il secondo classificato di giornata, Alessandro Fantini, arrivò al traguardo con 7 minuti e 44 secondi di ritardo da Gaul; a 12 primi e 15 secondi arrivò invece il terzo, Fiorenzo Magni, che reggeva il manubrio tramite un tubolare stretto fra i denti a causa di una frattura alla clavicola procuratosi in una caduta lungo la discesa di Volterra, nella tredicesima tappa. Dopo di loro Agostino Coletto e Pierino Baffi. Oltre ai ciclisti già citati, si ritirarono tra gli altri anche Miguel Poblet, Federico Bahamontes, Gastone Nencini e Giuseppe Buratti, nonché tutti i compagni di squadra di Gaul.[6] In totale ben 45 degli 86 ciclisti partiti al mattino dovettero abbandonare la corsa (43 ritiri, 2 fuori tempo massimo), mentre 41 furono i "superstiti".[8][6] Gaul risalì così in un sol giorno dal ventiquattresimo posto in classifica, che occupava alla partenza della tappa (aveva 17 minuti di ritardo da Fornara), al primo, con 3 minuti e 27 secondi su Magni e 6 minuti e 53 secondi su Coletto.[6] Nelle ultime due tappe i distacchi rimasero immutati, e Gaul poté così festeggiare la vittoria del Giro.

Classifiche finali modifica

Classifica generale - Maglia rosa modifica

Pos. Corridore Squadra Tempo
1   Charly Gaul Faema 101h39'46"
2   Fiorenzo Magni Nivea a 3'27"
3   Agostino Coletto Fréjus a 6'53"
4   Cleto Maule Torpado a 7'25"
5   Aldo Moser Torpado a 7'30"
6   Alessandro Fantini Atala a 8'46"
7   Jean Brankart Eldorado a 9'21"
8   Bruno Monti Atala a 10'54"
9   Waldemaro Bartolozzi Legnano a 18'14"
10   Hilaire Couvreur Eldorado a 18'41"

Trofeo Dolomiti modifica

Pos. Corridore Squadra Punti
1   Charly Gaul Faema 20

Trofeo Appennini modifica

Pos. Corridore Squadra Punti
1   Federico Bahamontes Girardengo 30
2   Bruno Monti Atala 13
3   Giuseppe Buratti Bianchi 11
4   Pasquale Fornara Arbos 10
5   Aldo Moser Torpado 8

Classifica a squadre modifica

Pos. Squadra Punti
1   Atala-Pirelli ?
2   Torpado-Pirelli ?
3   Nivea-Fuchs ?
4   Carpano-Coppi ?
5   Leo-Chlorodont ?

Note modifica

  1. ^ Giro, appunti di viaggio, su paneegazzetta.gazzetta.it. URL consultato il 3 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 4 gennaio 2019).
  2. ^ a b Sei i nomi per il gioco del pronostico (PDF), in L'Unità, 19 maggio 1956. URL consultato il 3 gennaio 2018.
  3. ^ Vittorio Varale, Si inizia oggi il Giro d'Italia con la tappa Milano-Alessandria, in La Stampa, 19 maggio 1956, p. 4. URL consultato il 20 luglio 2012.
  4. ^ Mimmo Carratelli, Gaul, l'angelo della montagna una danza per domare il vulcano, in ricerca.repubblica.it, 28 maggio 2009. URL consultato il 19 luglio 2012.
  5. ^ a b Eugenio Capodacqua, Addio indimenticabile Gaul l'eroe di ghiaccio del Bondone, in ricerca.repubblica.it, 7 dicembre 2005. URL consultato il 19 luglio 2012.
  6. ^ a b c d e f g h Vittorio Varale, I corridori flagellati dall'uragano sulle Dolomiti arrivano a Trento sotto una tempesta di neve, in La Stampa, 9 giugno 1956, p. 5. URL consultato il 17 maggio 2022.
  7. ^ a b c Gigi Boccacini, Gaul era come inebetito e piangeva sull'ultima salita della tappa verso la vittoria, in La Stampa, 9 giugno 1956, p. 5. URL consultato il 17 maggio 2022.
  8. ^ Leonardo Coen, Quel Bondone del ' 56: Il gelo ci uccideva, in ricerca.repubblica.it, 23 maggio 2006. URL consultato il 19 luglio 2012.

Bibliografia modifica

  • Pier Bergonzi, Elio Trifari (a cura di), Un secolo di passioni - Giro d'Italia 1909-2009, Il libro ufficiale del centenario, Milano, Rizzoli, 2009.

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