African Jesuit AIDS Network

African Jesuit AIDS Network (AJAN) è una rete di entità creata il 21 giugno 2002 dai gesuiti in Africa e Madagascar,[1] con sede a Nairobi, che opera in diversi paesi per combattere AIDS, generare una consapevolezza critica e promuovere l'accesso universale ai trattamenti per i pazienti con AIDS.[2] Nel 2017 era presente in 20 paesi.[3] L'entità ha ripetutamente difeso il deficit di finanziamento per la lotta contro l'AIDS in Africa.[4] È una delle entità della Chiesa cattolica che in totale serve il 25% dei malati di AIDS nel mondo e che in Africa in aree remote può raggiungere il 100%, secondo i dati del Vaticano.[5]

African Jesuit AIDS Network
Fondazione2002
Sito web

Ha fondato e ha diretto l'entità di 2002 a 2010 Michael Czerny.[6] Il motivo dell'avviamento dell'entità è stato "animare ai jesuitas di Africa e Madagascar a fondare e sviluppare proietti" riguardanti con la lotta contro l'aids. Queste entità possono essere di persone infettate o colpite per il virus, che combattono contro l'estigmatización e la discriminazione, che promuovono la responsabilità e prevenzione e che sono sensibili alla cultura, la fede e la spiritualità della gente.[7] Secondo Czerny limitare la lotta contro l'aids a promuovere l'uso del profilattico non è sufficiente e trasmette che gli africani sono "ansiosi, egoisti e incapaci di autocontrol".[8] A finali del decennio di 2010 al frente dell'entità c'era Paterne Mombe, esperto sull'aids in Africa formato in Biologia in Burkina Faso, che ha deciso dedicarsi alla lotta contro l'aids dopo stare in contatto con malat di Uganda. "Non #tentare# di dirgli che utilizzino il profilattico o che non farlo, bensì di formare una conciencia critica, affinché facciano un'opzione ragionata, e scelgano quello che considerino migliore partorisca loro", ha detto in un colloquio.[3]

Note modifica

  1. ^ Europa Press, Sida.- El sida causará la muerte de 55 millones de africanos entre 2000 y 2020, según la Red de los Jesuitas Africanos, su europapress.es, 28 giugno 2007. URL consultato il 19 gennaio 2020.
  2. ^ (ES) La Iglesia, en primera línea contra el sida, su vidanuevadigital.com, 29 novembre 2013. URL consultato il 19 gennaio 2020.
  3. ^ a b (ES) Publicado por Mundo Negro, “La Iglesia ha jugado un papel muy importante frente al sida en África”, su mundonegro.es, 9 gennaio 2017. URL consultato il 19 gennaio 2020.
  4. ^ (ES) NULL, El desinterés mundial amenaza a la lucha contra el sida según jesuitas de África, su es.zenit.org, 1º dicembre 2010. URL consultato il 19 gennaio 2020.
  5. ^ Javier de la Torre Díaz, 30 años de VIH-SIDA: Balance y nuevas perspectivas de prevención, Universidad Pontificia Comillas, 9 octubre 2013, p. 138–, ISBN 978-84-8468-477-0.
  6. ^ José Miguel Arráiz Roberti, Compendio de Apologética Católica, Lulu.com, febrer 2014, p. 544–, ISBN 978-1-312-04740-2.
  7. ^ Javier de la Torre Díaz, 30 años de VIH-SIDA: Balance y nuevas perspectivas de prevención, Universidad Pontificia Comillas, 9 octubre 2013, p. 506–, ISBN 978-84-8468-477-0.
  8. ^ Austen Ivereigh, Yago de la Cierva e Jack Valero, Cómo defender la fe sin levantar la voz: Más respuestas a las preguntas desafiantes de hoy, Palabra, p. 179–, ISBN 978-84-9061-838-7.

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