Agon è un balletto in un atto su musica di Igor' Fëdorovič Stravinskij e coreografia di George Balanchine scritto fra il 1953 e il 1957.

Agon
CompositoreIgor' Stravinskij
Tipo di composizioneballetto
Epoca di composizione1953-1957
Prima esecuzioneprimo dicembre 1957
PubblicazioneBoosey & Hawkes, New York, 1957
DedicaLincoln Kirstein e George Balanchine
Durata media20 min. circa
Organicovedi sezione

Storia modifica

Dopo dieci anni dall'ultimo balletto Orpheus del 1947, Stravinskij torna ad impegnarsi con un lavoro coreografico su richiesta dell'impresario Lincoln Kirstein per il New York City Ballet. L'opera, a cui il musicista iniziò a lavorare già dal dicembre 1953, non costituisce un terzo elemento di una ipotetica trilogia con Apollon Musagète e Orpheus; in effetti Agon non richiama nessun argomento mitologico.[1] Il titolo indica semplicemente una competizione coreografica, senza soggetto e senza scene, astratta, interpretata da otto danzatrici e quattro danzatori senza costumi di scena con semplice abbigliamento da studio. Nel dicembre 1953 Stravinskij iniziò a scrivere il brano di apertura, la Fanfara, e il Doppio passo a quattro; il lavoro venne però presto interrotto per comporre In memoriam Dylan Thomas e il Canticum Sacrum per essere poi ripreso nel 1956 e terminato il 27 aprile 1957. La prima esecuzione in forma di concerto avvenne il 17 giugno 1957 a Los Angeles al Philharmonic Auditorium in occasione dei 75 anni del compositore; la prima rappresentazione teatrale fu invece a New York il primo dicembre 1957 con il New York City Ballet e la direzione di Robert Craft.

La critica musicale dell'epoca rimase piuttosto sconcertata da questa realizzazione totalmente astratta, il cui titolo, che significa esattamente "combattimento" o "competizione", non rivelava poi nessun intreccio o intrigo essendo la coreografia semplice realizzazione visuale della musica.[2]

Struttura modifica

Stravinskij stesso ebbe l'idea originaria del balletto, realizzando una suite di danze ispirata alla Francia del XVI e XVII secolo. La partitura comprende 15 brani di cui il Preludio e due Interludi sono esclusivamente musicali. I quattro gruppi di esecuzioni danzate vengono ad essere così ben rimarcati. Sarabandes, Gaillards e Bransles trovano delle nuove forme coreografiche nel genio di Balanchine e nella creatività di Stravinskij. Il balletto si sviluppa in tre parti indicate solo dalla musica che è eseguita senza interruzioni; i ballerini si cimentano in una serie di danze che impegnano i diversi gruppi, dall'assolo ad un triplo pas de quatre che li riunisce tutti e dodici. Il compositore diede precise indicazione sullo svolgimento del balletto sottolineando passo a passo tutta la struttura del lavoro:

  • Parte prima
  • A. Passo a quattro (quattro ballerini avanzano col dorso rivolto al pubblico)
  • B. Doppio passo a quattro (otto ballerine)
  • C. Triplo passo a quattro (otto ballerine e otto ballerini). Coda.
  • Parte seconda
  • Preludio (solo orchestra)
  • A.Primo passo a tre (un ballerino e due ballerine)
  • 1.Sarabanda (ballerino da solo)
  • 2.Gagliarda (le due ballerine)
  • 3.Coda (i tre insieme)
  • Interludio (solo orchestra)
  • B.Secondo passo a tre (una ballerina e due ballerini)
  • 1.Bransle semplice (due ballerini)
  • 2.Bransle gaio (ballerina da sola)
  • 3.Bransle doppio del Poitou (due ballerini e una ballerina)
  • Interludio (solo orchestra)
  • C. Passo a due
  • 1.Adagio (un ballerino e una ballerina)
  • 2.Variazione (un ballerino)
  • 3.Variazione (una ballerina)
  • 4.Refrain (un ballerino)
  • 5.Coda (un ballerino e una ballerina)
  • Parte terza
  • A. Alla stretta (solo archi, ottoni, pianoforte, batteria)
  • B. Danza dei quattro. Duo (quattro coppie di ballerini)
  • C. Danza dei quattro. Trio (solo archi e ottoni, quattro coppie di ballerini)
  • D. Coda dei tre quartetti (solo archi e ottoni, tutti i danzatori). Le ballerine escono di scena ed i ballerini si posizionano di nuovo col dorso rivolto al pubblico.

Musica modifica

Dopo The Rake's Progress del 1951 Stravinskij si avvicinò gradualmente alla tecnica dodecafonica; in Agon sono infatti impiegati i modi di struttura appartenenti al sistema seriale, tuttavia rimane un sottile legame con le opere del periodo neoclassico: episodi tonali e modali si alternano con altri prettamente dodecafonici, come se Stravinskij non volesse rinnegare completamente il suo passato.[3] La Fanfara iniziale si apre in un clima nettamente modale e verrà ripresa alla fine quasi ad incoronare tutta l'opera.[4]

Organico orchestrale modifica

Tre flauti, due oboi, corno inglese, due clarinetti, clarinetto basso, due fagotti, controfagotto, quattro corni, quattro trombe, tre tromboni, timpani, xilofono, castagnette, tre tom-tom, arpa, mandolino, pianoforte, archi.

Altre versioni coreografiche modifica

Tatiana Gsovsky, maggio 1958, Berlino, Deutsche Oper

Kenneth MacMillan, agosto 1958, Londra, Covent Garden

Eske Holm, gennaio 1967, Copenaghen, Teatro Reale dell'Opera

Note modifica

  1. ^ Roman Vlad, Strawinsky, Torino, Einaudi, 1958, p. 253.
  2. ^ Robert Siohan, Strawinsky, Parigi, Éditions du Seuil, 1959.
  3. ^ Angelo Foletto, AA.VV. Il Balletto. Repertorio del Teatro di Danza dal 1581, Milano, Mondadori, 1979.
  4. ^ Roman Vlad, Strawinsky, Torino, Einaudi, 1958, p. 254.

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