Analogico
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In generale con il termine analogico si intende un segnale che è la rappresentazione o trasformazione di una grandezza fisica tramite una sua analoga.
DescrizioneModifica
La rappresentazione numerica di una grandezza analogica è quasi sempre data da un numero reale (con precisione teoricamente infinita) o da una loro combinazione. Nella pratica, però, il segnale televisivo o delle schiere di sensori è rappresentato mediante numeri complessi, intesi come coppie di reali.
Esempi:
- secondi (tempo) ↔ angolo della lancetta dell'orologio
- segnale acustico → segnale elettrico (microfono)
- segnale elettrico → segnale acustico (altoparlante)
- temperatura ↔ altezza in mm del termometro a mercurio
ElettronicaModifica
In elettronica, per analogico si intende il modo di rappresentare il segnale elettrico all'interno di una data apparecchiatura (che lavora sotto potenziale elettrico); il segnale è detto analogico quando i valori utili che lo rappresentano sono in stretta "analogia" con il fenomeno che li genera e spesso sono continui (infiniti). Cioè se prendessimo in esame un intervallo spazio temporale A - B (tipo quello rappresentato da un potenziometro ed i suoi relativi valori Min(A) e MAX(B)) si passerebbe da Min a MAX per una infinità di mutazioni elettriche, non numerabili in R (dal latino continuum = congiunto, unito insieme) e ciascuna in diretta "analogia" con la posizione dell'asse del potenziometro. Analogico si contrappone a digitale (=discreto). Analogico significa "continuo", "non discreto".