L'anodo Söderberg è particolare anodo costituito da carbone utilizzato nella produzione di alluminio per via elettrolitica.[1]

È così chiamato in onore all'ingegnere svedese-norvegese Carl Wilhelm Söderberg.[1]

Viene prodotto in situ (cioè all'interno della cella elettrolitica, dove avviene il processo nel quale l'anodo viene utilizzato) in maniera continua, miscelando insieme coke e catrame.[1] Tale anodo viene consumato progressivamente dal processo elettrolitico, per cui una parte di anodo si consuma e nello stesso tempo l'anodo continua ad essere formato.[1]

Storia modifica

Il brevetto degli anodi Söderberg orizzontali risale al 1918.[2] A partire dal 1923 essi iniziarono ad essere utilizzati in ambito industriale per la produzione di alluminio.[2]

I primi anodi Söderberg erano disposti all'interno della cella elettrolitica in maniera orizzontale.[3] Successivamente venne brevettata e commercializzata una nuova versione, in cui gli anodi erano disposti in verticale.[3]

Con il passare del tempo il loro utilizzo è andato via via diminuendo e sono stati soppiantati dagli anodi precotti,[4] che assicurano una maggiore efficienza di corrente e un migliore controllo delle emissioni inquinanti.[4] Infatti nel caso degli anodi Söderberg si ha produzione di gas tossici, contenenti idrocarburi policiclici aromatici.[2]

Utilizzi modifica

Il suo principale utilizzo è all'interno del processo di Hall-Héroult per la produzione di alluminio.[1]

Viene inoltre utilizzato nella produzione del carburo di calcio[1] e del fosforo bianco.[1]

Note modifica

  1. ^ a b c d e f g Bard, p. 849.
  2. ^ a b c Suarez, p. 1235.
  3. ^ a b Free, p. 8.
  4. ^ a b Green, p. 176.

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica

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