L'antitesi (dal greco ἀντίϑεσις) è una figura retorica di accostamento di due parole o frasi di significato opposto. In logica, invece, un'antitesi è una tesi che ne contraddice un'altra posta in precedenza.

In linguistica modifica

Secondo la definizione di Lausberg, l'antitesi è «la contrapposizione di due pensieri di variabile estensione sintattica».

Si possono distinguere l'antitesi di frase e l'antitesi di parole singole.

Esempi possono essere parole di senso contrario (vita/morte), contraddittorio (vitale/non-vitale), inverso (acquistare/vendere).

Un esempio notevole è il seguente sonetto, contenuto nei Rerum vulgarium fragmenta di Francesco Petrarca, in cui l'antitesi è protratta per tutto il componimento:

«Pace non trovo, et non ò da far guerra;
e temo, et spero; et ardo, et son un ghiaccio;
et volo sopra 'l cielo, et giaccio in terra;
et nulla stringo, et tutto 'l mondo abbraccio.

Tal m'à in pregion, che non m'apre né serra,
né per suo mi riten né scioglie il laccio;
et non m'ancide Amore, et non mi sferra,
né mi vuol vivo, né mi trae d'impaccio.

Veggio senza occhi, et non ò lingua et grido;
et bramo di perir, et cheggio aita;
et ò in odio me stesso, et amo altrui.

Pascomi di dolor, piangendo rido;
egualmente mi spiace morte et vita:
in questo stato son, donna, per voi.»

Bibliografia modifica

  • Heinrich Lausberg, Elementi di retorica, traduzione di Lea Ritter Santini, Bologna, Il Mulino, 1969 [1949].

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