Antonio Bencini (compositore)

compositore (circa 1700-1748)

Antonio Bencini (Roma, 1700 ca. – Roma, 13 marzo 1748) è stato un compositore italiano.

Figlio di Pietro Paolo Bencini, compose oratori, cantate e intermezzi. Fu coadiutore del padre come maestro di cappella a S. Lorenzo in Dàmaso.[1][2]
Il cardinale Àlvaro Cienfuegos, dal 1734 ambasciatore cesareo presso la Santa Sede e comprotettore del regno d'Austria, gli commissionò due cantate per festeggiare l'onomastico dell'imperatrice Elisabetta Cristina: Le tre dee (1731) e Il monte Parnasso (1734).

Nell'Archivio della congregazione dell'Oratorio e in altre biblioteche e archivi di Roma si conservano le partiture manoscritte dei suoi oratori Giuseppe riconosciuto, Per la nascita del nostro signore Gesù Cristo, Mosè liberato dalla tirannia del faraone, e una sessantina di sue composizioni sacre.

Opere modifica

Oratori modifica

  • S. Cecilia (Roma, oratorio di S. Maria in Vallicella, 1728)
  • La forza della divina grazia nel glorioso martirio de' santi Apollonio, Filèmone, & Arriano (Malatesta Strinati, Roma, 1731)
  • La morte di S. Filippo Neri (Giovanni Gambogi; Roma, oratorio di S. Maria in Vallicella, 1734)
  • Il sacrifizio d'Abramo (Nicolò Coluzzi; Roma, oratorio di S. Maria in Vallicella, 1738)
  • Gesù nato (Gregorio Giacomo Terribilini; Bologna, oratorio di S. Maria di Galliera, 1742)
  • Giuseppe riconosciuto (Pietro Metastasio; Roma, oratorio di S. Maria in Vallicella, 1743)

Cantate modifica

  • Cantata da recitarsi nel Palazzo Apostolico la notte del SS. Natale l'anno 1729 (Roma, Palazzo Apostolico, 1729)
  • Le tre dee tornate in gara. Componimento da cantarsi nel giorno del glorioso nome della sacra cesarea cattolica real maesta della imperadrice Elisabetta Cristina ((Roma, 1730)
  • Il monte Parnasso. Componimento per musica da cantarsi nel giorno del glorioso nome della sacra cesarea cattolica real maestà della imperadrice regnante Elisabetta Cristina (Roma, 1734)
  • Componimento sagro per musica da cantarsi la notte del SS.mo Natale dell'anno 1736 (Roma, Palazzo Apostolico, 1736)
  • Per la solenne esposizione del SS. Sacramento in una machina rappresentante il serpente di bronzo esaltato da Mosè nel deserto (Foligno, oratorio del Buon Gesù, 1744)

Intermezzi modifica

  • L' impresario delle Canarie (Pietro Metastasio; Roma, Teatro Capranica, 1748)
  • Il vecchio Alfeo medico di campagna (Roma, Teatro Capranica, 1748)

Note modifica

  1. ^ Pietro Paolo Bencini su Treccani.it
  2. ^ Patrizio Barbieri, Ancora sugli organi di S. Lorenzo in Damaso, Roma. Con un elenco di organisti e maestri di cappella dal sec. XV al XIX, in «Amici dell'organo di Roma», IV (1985), p. 98.

Collegamenti esterni modifica

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