Archivio storico del Comune di Piombino

archivio del Comune di Piombino e facente parte di SDTL - Sistema documentario del Territorio Livornese

L’archivio storico del Comune di Piombino "Ivan Tognarini" conserva un ricco patrimonio documentario relativo alla storia della città e del suo territorio a partire dal XV secolo.

Archivio Storico del Comune di Piombino
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
CittàPiombino
Indirizzovia Ferruccio, 18
Sedecasa delle Bifore
Dati generali
Nome istituzioneComune di Piombino
Tipologia giuridica conservatoreente locale
Tipologia funzionalearchivio storico
Caratteristiche
Fondazione1990
SANscheda SAN
Sito web ufficiale

Si trova nel centro storico di Piombino, accanto al Palazzo Comunale, all'interno dell'edificio duecentesco Casa delle Bifore.

Il fondo principale è costituito dall’archivio comunale, l’insieme dei documenti prodotti e ricevuti dal Comune di Piombino in più di seicento anni di attività politica e amministrativa (dal 1441 al 1923, per le deliberazioni fino al 1960).

Oltre al fondo comunale, l’archivio conserva anche archivi di enti, di impresa, archivi di famiglia e di persona, fondi iconografici e fotografici, pervenuti in seguito a versamenti e donazioni.

L'archivio storico fa parte della rete degli Archivi Storici del Sistema Documentario del Territorio Livornese[1] di cui è capofila insieme al Comune di Livorno.

Storia modifica

L’Archivio Storico della Città di Piombino è istituito nel 1990 allo scopo di recuperare e valorizzare il patrimonio documentario storico-culturale esistente sul territorio.

L’amministrazione comunale individuò la sede della sezione separata dell’archivio nella Casa delle Bifore, abitazione civile del XIII secolo nei pressi del Palazzo Comunale nel centro storico della città. La Casa delle Bifore, unica testimonianza rimasta del nucleo abitativo più antico, era stata acquistata negli anni ’80 del Novecento dal Comune di Piombino e fu oggetto di un accurato restauro ad opera dall’architetto Italo Insolera.

Presso la Casa delle Bifore nel 1990 fu trasferito l'archivio comunale; nel 1994 si aggiunse la documentazione prodotta dallo Stato di Piombino nel periodo tra il 1441 e il 1815, depositata nel 1912 a titolo cautelativo presso l’archivio di stato di Pisa. A partire dalla fine degli anni novanta del '900, in seguito ai versamenti, non solo degli uffici comunali, ma anche di enti soppressi, assistenziali, ospedalieri e alle donazioni di privati, l'Archivio storico si è arricchito di ulteriori fondi documentari di grande interesse per la città.

Fin dalla sua nascita, l’archivio storico ha affiancato alle tradizionali funzioni di conservazione, tutela e acquisizione dei fondi documentari un intenso programma di attività di valorizzazione (esposizioni, pubblicazioni, attività didattiche e formative), con l’obiettivo di realizzare un servizio aperto alla città e al territorio.

Nel 2019 l'archivio storico della Città di Piombino è intitolato al prof. Ivan Tognarini[2] (scomparso il 15 marzo 2014) come riconoscimento del grande impegno nello studio della storia moderna e contemporanea e nella difesa del patrimonio industriale e culturale della città.

Patrimonio[3] modifica

 
Alcune filze del fondo preunitario dell'archivio storico del Comune di Piombino: registri delle Deliberazioni del Consiglio degli Anziani (1494-1575)

Nell'archivio storico è conservato il fondo comunale, l’insieme dei documenti prodotti e ricevuti dal Comune di Piombino nel corso della sua storia e nello svolgimento dell’attività istituzionale. La sezione preunitaria (1441-1865), costituita da circa 570 unità, documenta un periodo storico in cui Piombino per circa 400 anni è uno stato autonomo: dall'antica Signoria sotto gli Appiani (1399 - 1633), divenuta Principato nel 1594, al principato dei Ludovisi Boncompagni (1634 - 1801), al principato dei Bonaparte Baciocchi (1805 - 1814) con Elisa Bonaparte, fino al 1815 quando Piombino divenne parte del Granducato di Toscana. La documentazione prodotta dall'antica comunità piombinese, 162 unità che coprono il periodo dal 1441 al 1815, a titolo cautelativo fu depositata nel 1912 nell'archivio di stato di Pisa e tornò nella sua città natale nell'estate del 1994[4]. La restante documentazione preunitaria, 408 unità che vanno dal 1816 al 1865, sono state sempre collocate nel Palazzo Comunale e poi trasferite nella sede dell'archivio storico. La sezione postunitaria conservata nella sede della Casa delle Bifore comprende la documentazione dal 1865 al 1923, i protocolli delle deliberazioni arrivano fino al 1960. In questa sezione è ricompreso anche il fondo dell'Opera di S. Antimo[5] e della Fattoria di Vignale.

Il fondo comunale comprende anche un fondo iconografico con mappe, piante di progetti, prospetti, catasti e stampe e un ricco fondo fotografico che documenta eventi, luoghi e fatti storici della città e del territorio.

Sono confluiti nell’archivio storico della città di Piombino anche archivi di enti soppressi e di istituzioni le cui funzioni sono state trasferite al Comune: l’archivio dell’Ente Comunale di Assistenza[6] (ECA), dell'Ente nazionale assistenza orfani lavoratori italiani[7] (Enaoli) e l’archivio dell’Ospedale Civile di Piombino[8], che conserva una documentazione interessante per ricostruire la storia demografica e sociale del territorio.

In seguito a versamenti, donazioni e lasciti di privati, l’archivio nel corso degli anni si è arricchito di altri fondi documentari:

  • archivi di enti: Camera del lavoro di Piombino[9] e sezione locale del Partito Comunista Italiano
  • archivi di famiglia: archivio e biblioteca di Ezio Bartalini[10], Ettore Zannelini[11], Andrea Gaggero[12]
  • archivi di persona: archivio e biblioteca di Romualdo Cardarelli, Amulio e Ivan Tognarini, Michele Lungonelli, Mauro Carrara
  • fondi iconografici e fotografici: collezione di fotografie di Luigi Magnani, collezione di cartoline di Valerio Guerrieri[13], collezione di fotografie di Pino Bertelli.

L’archivio storico inoltre ha in deposito il fondo documentario e il fondo fotografico delle Acciaierie di Piombino, che documenta la storia industriale del territorio. Le foto positive, circa 25.000, sono state digitalizzate e sono consultabili in una collezione digitale pubblicata su Internet Culturale [1]

Servizi modifica

L’accesso all'archivio e la consultazione dei documenti è libera e gratuita ed è consentita anche a un pubblico non specialista.

L'archivio fornisce assistenza e consulenza scientifica per individuare i percorsi di ricerca, per la corretta consultazione degli strumenti di corredo tradizionali e delle banche dati, fornisce indicazioni bibliografiche utili all'argomento di studio.

Oltre alla tutela e conservazione del patrimonio, l’archivio svolge un'intensa attività di valorizzazione per far conoscere la storia del territorio e l'uso delle fonti anche ai non addetti ai lavori: propone alle scuole visite guidate e progetti didattici, organizza eventi e attività formative.

Note modifica

  1. ^ Rete Archivi Storici Sistema Documentario Livornese, su archiviprovincia.comune.livorno.it.
  2. ^ Delibera Consiglio Comunale 28/2019 - Intitolazione dell'archivio storico della città di Piombino al prof. Ivan Tognarini, su servizionline.comune.piombino.li.it:8080.
  3. ^ Archivio storico Comune di Piombino patrimonio, su comune.piombino.li.it.
  4. ^ Il potere e la memoria: Piombino Stato e città nell'età moderna : catalogo e mostra documentaria, Piombino, 20 aprile-4 giugno 1995, Firenze, EDIFIR, 1995, ISBN 88-7970-024-3, SBN IT\ICCU\BVE\0079412.
  5. ^ Opera di S.Antimo su SIUSA, su siusa.archivi.beniculturali.it. URL consultato il 9 aprile 2021.
  6. ^ Fondo ECA elenco serie su SIUSA, su siusa.archivi.beniculturali.it. URL consultato il 9 aprile 2021.
  7. ^ Fondo ENOIL su SIUSA, su siusa.archivi.beniculturali.it. URL consultato il 9 aprile 2021.
  8. ^ Fondo Ospedale Civile elenco serie su SIUSA, su siusa.archivi.beniculturali.it. URL consultato il 9 aprile 2021.
  9. ^ Fondo CGIL su SIUSA, su siusa.archivi.beniculturali.it. URL consultato il 9 aprile 2021.
  10. ^ Fondo Bartalini Ezio, su SIUSA Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche. URL consultato il 17 gennaio 2018.
  11. ^ Fondo Zannellini su SIUSA, su siusa.archivi.beniculturali.it.
  12. ^ Fondo Gaggero su SIUSA, su siusa.archivi.beniculturali.it.
  13. ^ Collezione cartoline Valerio Guerrieri, su comune.piombino.li.it.

Bibliografia modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN145598513 · ISNI (EN0000 0001 2177 9971 · LCCN (ENn98047836 · GND (DE16038189-7 · BNF (FRcb16208104x (data)
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