Arturo Boccassini

ingegnere e architetto italiano (1887-1952)

Arturo Boccassini (Barletta, 2 gennaio 1887Barletta, 22 novembre 1952) è stato un ingegnere italiano.

Realizzò edifici pubblici, costruì e ristrutturò sedi di enti pubblici, banche, caserme, case popolari e alcune opere di carattere monumentale funerario.

Tra gli architetti pugliesi più prolifici del novecento, fu autore di numerose opere, spaziando dall'art decò al puro razionalismo[1] Laureatosi nel 1912, prima di iniziare la liberà professione, lavorò prima a Torino e poi a Roma per la Fiat. A Barletta progettò il Teatro Dilillo, grande opera di art decò[2].

Fu esponente locale del Partito Nazionale Fascista e presidiò numerose commissioni del comune di Barletta. Tra il 1936 e il 1938 si occupò della creazione del nuovo edificio della sezione di Barletta della Banca d'Italia, istituita nel 1894[3] Nello stesso anno progettò la "Cascina Lido", oggi "Brigantino". Negli anni '50, realizzò il complesso di case popolari "Regina Elena".

Si spense nel 1952 a 65 anni.

Opere principali

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  • Tempietto della Sfida
 
Tempiatto della Sfida, 1930 - Arturo Boccassini
 
Banca d'Italia sede di Barletta, 1938 - Arturo Boccassini
 
La Cupola del Santuario dell'Immacolata, progettata nel 1935 da Arturo Boccassini

Riconoscimenti

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  • Gran Premio e Medaglia d’Oro” all’Esposizione Generale delle Industrie e Commercio di Venezia, 1924[4]

Bibliografia

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  • Arturo Boccassini. Un progettista scomodo del primo Novecento - 978-88-96135-83-9
  • Medioevo n. 283, Agosto 2020
  1. ^ L’opera dell’ingegnere Arturo Boccassini a Barletta., su ricerca.unich.it. URL consultato il 26 luglio 2024.
  2. ^ Kines - 1929, Teatro Dilillo (PDF), su fondazionecsc.it.
  3. ^ Banca d'Italia - Sezioni (PDF), su bancaditalia.it.
  4. ^ Catalogo mostra del commercio e dell'industria, Venezia 1924.


Collegamenti esterni

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