Bang bang/Auschwitz

singolo dell'Equipe 84 del 1966

Bang bang/Auschwitz è un singolo dell'Equipe 84 pubblicato in Italia nel 1966.

Bang bang/Auschwitz
singolo discografico
ArtistaEquipe 84
Pubblicazione1966
Durata6:12
Dischi1
Tracce2
GenereBeat
EtichettaDischi Ricordi
ProduttorePier Farri
Velocità di rotazione45 giri
FormatiVinile 17,5 cm[1]
Equipe 84 - cronologia
Singolo precedente
(1966)

Descrizione modifica

Nel giugno 1966 agli Studi Ricordi di Milano, su un'apparecchiatura a quattro piste, cominciarono le registrazioni del secondo album in studio del gruppo, il primo dei quattro incisi per la Dischi Ricordi; dall'album intitolato Io ho in mente te, venne estratto dopo l'estate un singolo contenente Bang bang e Auschwitz.

Bang Bang modifica

Bang bang è una cover di Bang Bang (My Baby Shot Me Down), già interpretato da Cher e scritto da Sonny Bono. Nell'etichetta del disco non è presente il nome del traduttore in italiano (che è Francesco Guccini, non ancora iscritto alla SIAE[2]), e vi è solo la firma di Bono. Nel 2011 Mauro Ermanno Giovanardi con Violante Placido hanno inciso una cover nell'album Ho sognato troppo l'altra notte?.

Auschwitz modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Auschwitz (brano musicale).

Auschwitz è scritta da Francesco Guccini sia per il testo che per la musica[3], venne firmato per la Siae da Maurizio Vandelli per il testo e da Iller Pattacini (che usò lo pseudonimo Lunero) per la musica, poiché Guccini non era ancora iscritto alla Siae.

La canzone venne cantata a strofe alternate da Maurizio e Victor.

In seguito "Auschwitz" verrà poi tradotta in inglese da Tommy Scott e riproposta nel 1967 dall'Equipe 84 come retro del 45 giri con 29th September, pubblicato dalla Major Minor in Inghilterra e dall'Imperial Records negli Stati Uniti; in questa versione la voce solista è il solo Vandelli (anche per le strofe cantate in italiano da Sogliani).

Molti anni dopo verrà incisa un'ulteriore traduzione in inglese dal cantautore statunitense Rod MacDonald, nell'album "Man on the Ledge" del 1994.[4][5].

Anche l'autore la inciderà nel suo primo album, Folk beat n. 1, del 1967; il testo è diverso rispetto alla versione del 1966 ed è in linea con quello delle cover successive, inoltre vi è l'aggiunta di un sottotitolo, La canzone del bambino nel vento (assente però nel deposito ufficiale alla Siae[6]).

Tracce modifica

Lato A

  1. Bang bang – 2:25 (Sonny Bono)

Lato B

  1. Auschwitz – 3:47 (testo: Maurizio Vandelli – musica: Lunero)

Formazione modifica

Classifiche modifica

Classifiche settimanali modifica

Classifica (1966) Posizione
massima
Italia 2[7]

Classifiche di fine anno modifica

Classifica (1966) Posizione
Italia 5[7]

Note modifica

  1. ^ http://discografia.dds.it/scheda_titolo.php?idt=430
  2. ^ https://www.corriere.it/moda/cards/gli-80-anni-francesco-guccini-sua-storia-nostra-20-canzoni/auschwitz-la-canzone-bambino-vento-1967.shtml
  3. ^ Francesco Guccini, Un altro giorno è andato: Francesco Guccini si racconta a Massimo Cotto, Firenze, Giunti Editore, 1999, p. 59, ISBN 88-09-02164-9.
    «…nel novembre 1964 scrissi tre pezzi: Auschwitz, È dall'amore che nasce l'uomo e Noi non ci saremo»
  4. ^ Auschwitz (Canzone del bambino nel vento), su antiwarsongs.org. URL consultato il 3 febbraio 2010.
  5. ^ Man on the ledge - Auschwitz, su rodmacdonald.net. URL consultato il 5 febbraio 2010.
  6. ^ Archivio Opere Musicali, su operemusicali.siae.it. URL consultato il 17 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 27 giugno 2020).
  7. ^ a b Hit Parade Italia - Top Annuali Single:1966, su hitparadeitalia.it, Hitparadeitalia. URL consultato il 5 aprile 2022.

Bibliografia modifica

Collegamenti esterni modifica

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