I Banū al-Qayn[1] (in arabo ﺑﻨﻮ ﺍﻟﻘﻴﻦ?) o, in forma contratta, Balqayn[2] o Bulqayn, furono una tribù araba beduina d'Arabia.
Essi vivevano in territori contigui a quelli degli ʿUdhra, dei Bali e dei Banu Kalb e proprio contro questi ultimi essi ebbero numerosi contrasti armati.[3]

I loro rapporti coi musulmani di Medina furono contrastanti, ma per lo più ostili e, con ogni probabilità, abbracciarono l'Islam solo dopo la conquista islamica della Siria.

Secondo Ibn Qutayba[4] era di questa tribù il poeta Abū l-Ṭamaḥān, buon amico dello zio paterno di Maometto, al-Zubayr b. ʿAbd al-Muṭṭalib, durante la jāhiliyya, come pure di ʿAbd Allāh b. Judʿān.[5]

  1. ^ Il nome Qayn in lingua araba indica i fabbri ma non ci sono riscontri affidabili sul fatto che tale mestiere fosse effettivamente caratterizzante i suoi membri.
  2. ^ Così come accade coi Banū al-Ḥārit di Mecca, che sono altresì chiamati Balḥārit.
  3. ^ Abū Tammām, Ḥamāsa, 2 voll, ed. Georg Wilhelm Freytag, Bonn, 1828−1852, I, p. 77.
  4. ^ Kitāb al-shiʿr wa l-shuʿarāʾ, ed. M. J. de Goeje, Leida, Brill, 1904, pp. 229 e segg.
  5. ^ Lemma «al-Ķayn» dell'Encyclopaedia of Islam.

Bibliografia

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