Bozza:Telegrafo per ordini del motore
Un telegrafo per ordini motore o E.O.T., noto anche come Chadburn,[1] è un dispositivo di comunicazione utilizzato su una nave (o sottomarino) dal pilota sul ponte di comando per ordinare agli ingegneri nella sala macchine di alimentare la nave alla velocità desiderata.
Costruzione modifica
Nella sua forma originale, dal XIX secolo fino al 1950 circa, il dispositivo consisteva solitamente in un quadrante rotondo di circa 230 mm (9 pollici) di diametro con una manopola al centro fissata a una o più maniglie e un indicatore sulla faccia del quadrante. Ci sarebbe["ci sarebbe" o "c'è"?] anche un indicatore dei giri al minuto, azionato da una manovella. I moderni EOT, sulle navi che ancora li utilizzano, impiegano segnali luminosi e sonori elettronici.
Operazione modifica
Gli E.O.T. tradizionali richiedevano che un pilota volesse cambiare velocità per "suonare" il telegrafo sul ponte, spostando la maniglia in una posizione diversa sul quadrante. In questo modo si farebbe suonare una campana in sala macchine e si sposterebbe la lancetta nella posizione del quadrante selezionata dal ponte di comando. I macchinisti sentono la campana e spostano la maniglia nella stessa posizione per segnalare la conferma dell'ordine e regolare di conseguenza la velocità del motore. Tale ordine è chiamato "campana"; per esempio, l'ordine per la velocità massima di una nave, velocità di fianco, è chiamato "campana di fianco".[2]
Per ordini urgenti che richiedono una rapida accelerazione, la maniglia viene spostata tre volte in modo che il campanello della sala macchine venga suonato tre volte. Questa è chiamata "campana di cavitazione" perché la rapida accelerazione dell'elica della nave farà cavitare l'acqua attorno ad essa, provocando molto rumore e usura delle eliche. Tale rumore è indesiderabile durante i conflitti perché può rivelare la posizione di una nave.
Funzione di acceleratore a distanza modifica
Sulla maggior parte delle navi moderne con motori a combustione diretta o propulsori elettrici, la leva di comando principale sul ponte funge da acceleratore diretto senza l'intervento del personale della sala macchine. In quanto tale, secondo le regole delle società di classificazione marina, è considerato un dispositivo di controllo remoto piuttosto che un EOT, sebbene sia ancora spesso indicato con il nome tradizionale. Questo crea un po' di confusione, in quanto le norme della società di classificazione per le navi mercantili richiedono ancora la presenza di un EOT in modo che gli ordini possano essere trasmessi alla postazione di controllo locale nella sala macchine in caso di guasto del sistema di controllo remoto. L'EOT deve essere isolato elettricamente dal sistema di controllo remoto. Tuttavia, può essere collegato meccanicamente alla maniglia di comando principale, consentendo di impartire ordini telegrafici utilizzando la stessa interfaccia utente degli ordini del telecomando. Gli EOT tradizionali (anche se in una forma più moderna) possono ancora essere trovati su tutte le navi e i sottomarini a propulsione nucleare poiché richiedono ancora un membro dell'equipaggio di ingegneria per azionare le manette delle turbine a vapore che azionano le eliche. Gli EOT possono essere trovati anche su navi più vecchie prive di tecnologia di controllo remoto, in particolare quelle con motori a vapore convenzionali.
I sistemi di controllo remoto delle navi moderne sono solitamente dotati di un sistema di trasferimento dei comandi che consente di trasferire il controllo da una posizione all'altra. Il controllo remoto è solitamente possibile da due posizioni: il ponte e la sala controllo motori (ECR). Alcune navi non dispongono di una maniglia per il controllo remoto nell'ECR. In modalità di controllo a ponte, la maniglia a ponte controlla direttamente il set point del motore. In modalità Sala Controllo Motore, la maniglia del ponte invia un segnale telegrafico all'ECR e la maniglia ECR controlla il set point del sistema di controllo. In caso di controllo locale, il sistema di controllo remoto è inattivo e la maniglia del ponte di comando invia un segnale telegrafico alla posizione di controllo locale e il motore viene azionato dai suoi comandi manuali in sala macchine.
Trasmissione dell'ordine modifica
Dovranno essere installati almeno due apparati telegrafici ed allarmi, uno nel ponte di comando ed uno nella sala macchine. L'ordine viene dato spostando la maniglia dell'unità sul ponte di comando nella posizione desiderata sul quadrante. Questo invia un segnale elettrico all'EOT posto nella sala macchine la cui lancetta acquisisce una posizione in base al segnale dato dal ponte di comando. Un allarme acustico suona ad entrambe le estremità. Di conseguenza, l'ingegnere di guardia conferma l'ordine spostando la maniglia dell'EOT della sala macchine nella posizione richiesta e intraprende le azioni necessarie. Questo invia un segnale elettrico all'unità EOT del ponte, facendo sì che il suo puntatore acquisisca la rispettiva posizione. L'allarme smette di suonare per confermare che l'ordine è stato eseguito.
Posizioni tipiche del quadrante modifica
Molte navi del passato hanno le seguenti indicazioni di quadrante:
- Fianco avanti (1940-oggi) (solo Stati Uniti)
- Avanti tutta
- Mezzo vantaggio
- Lento avanti
- Avanti lento e morto
- Stand-by
- Fermare
- Finito con i motori principali
- Lentamente lento a poppa
- Lento all'indietro
- Mezza poppa
- Tutta la poppa
- Emergenza a poppa (1940-oggi)
Eventuali ordini potrebbero anche essere accompagnati da un ordine RPM, indicando la precisa velocità del motore desiderata. Molte navi moderne hanno le seguenti indicazioni di quadrante:
- Navigazione completa (su avviso per aumentare o ridurre)
- Avanti tutta
- Mezzo vantaggio
- Lento avanti
- Avanti lento e morto
- Fermare
- Lentamente lento a poppa
- Lento all'indietro
- Mezza poppa
- Tutta la poppa
"Finito con i motori" e "standby" veicolati tramite pannello di controllo separato.
Voci correlate modifica
Note modifica
- ^ chadburntelegraphs.com, http://www.chadburntelegraphs.com/. URL consultato il 2 Luglio 2011.
- ^ encyclopedia-titanica.org, http://www.encyclopedia-titanica.org/speed_v_revolutions.html. URL consultato il 6 Gennaio 2013.
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