In colorimetria, lo spazio colore CIE 1976 (L*, u*, v*) conosciuto nella sua abbreviazione CIELUV è uno spazio colore adottato dalla Commissione internazionale per l'illuminazione (CIE) nel 1976, come una trasformazione semplice da calcolare dello spazio colore 1931 CIE XYZ ma che tenta una uniformità percettiva. È usato molto per applicazioni di computer grafica che trattano le luci colorate. Sebbene misture additive di luci colorate diverse ricadranno su una linea del diagramma di cromaticità uniforme di CIELUV (soprannominato CIE 1976 UCS), come miscele di additivi non sarà, contrariamente alla credenza diffusa, cade lungo una linea nello spazio colore CIELUV a meno che le miscele sono costanti in luminosità.

(u′, v′) diagramma di cromaticità, conosciuta anche come CIE 1976 UCS (scala di cromaticità uniforme)

La trasformazione in avanti modifica

CIELUV si basa su CIEUVW che è un altro tentativo di definire una codifica con uniformità nella percettibilità della differenza di colore. Le relazioni non lineari per L*, u*, e v* sono date sotto:[1]

 

Note modifica

  1. ^ János Schanda, Colorimetry: Understanding the CIE System, Wiley Interscience, 2007, pp. 61–64, ISBN 978-0-470-04904-4.
    «As 24/116 is not a simple ratio, in some publications the 6/29 ratio is used, in others the approximate value of 0.008856 (used in earlier editions of CIE 15). Similarly some authors prefer to use instead of 841/108 the expression (1/3)×(29/6)2 or the approximate value of 7.787, or instead of 16/116 the ratio 4/29.»

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