Coordinamento macchinisti uniti

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Il Coordinamento macchinisti uniti, in sigla CO.M.U., è stata un'organizzazione sindacale di base dei macchinisti delle Ferrovie dello Stato italiane.

Coordinamento macchinisti uniti
StatoBandiera dell'Italia Italia
Fondazione1987 (de facto)
1992 (de jure)
AbbreviazioneCO.M.U.
Categoriamacchinisti FS
TestataAncora IN MARCIA!

Storia modifica

Fondata da Ezio Gallori, Aldo Murella (uno dei coordinatori nazionali e unico coordinatore operativo per diversi anni),Bruno Salustri,Fabio Protano, Orlando Valzer, Gianluigi Morozzi, Pasquale Romano, e Luca Mansueti.

Il CO.M.U, nato ufficialmente con la registrazione del proprio statuto il 9 luglio del 1992 con atto notarile registrato a Roma, portò nella categoria dei trasporti, da sempre tra le più sindacalizzate in Italia, un sindacalismo gestito "dal basso", paragonabile o comunque ispirato alle esperienze consiliari proprie del sindacalismo industriale. Successivamente il CO.M.U. confluì nel sindacato OR.S.A. Macchinisti Uniti.

Proprio all'autorganizzazione di base nel settore dei trasporti (assieme soprattutto a quello della scuola pubblica) si deve la nascita del movimento dei Cobas. Caratteristiche peculiari di questa organizzazione sindacale erano l'impossibilità di avere distacchi sindacali per i propri attivisti e la partecipazione al rinnovo degli incarichi, attraverso l'elezione, anche dei lavoratori non iscritti al sindacato.

Uno dei motti del Coordinamento è stato: "Unità democrazia partecipazione - Uno strumento per lottare che non chiede ne rinunce ne adesioni ideologiche - Uniti si vince!"

Con la fondazione del federazione OR.S.A. Ferrovie, il C.O.M.U. diviene uno dei sindacati federati, dove i principi fondanti del C.O.M.U. sono ora patrimoni dell'intero sindacato. Il motto " UNITI si Vince" diviene il motto ufficiale del nuovo sindacato.

Il Coordinamento Nazionale Macchinisti Uniti, è oggi l'organo decisionale nazionale di ORSA Macchinisti Uniti.

Stampa modifica

Ancor prima di riunirsi sotto la sigla sindacale CO.M.U. i macchinisti aderenti ai comitati di base, nell'anno 1982, fondarono una rivista che tutt'oggi viene stampata, dal nome evocativo "Ancora IN MARCIA!". La pubblicazione infatti porta avanti lo spirito e la vocazione dello storico giornale dei macchinisti "IN MARCIA!" fondato dal macchinista Augusto Castrucci nel 1908 e chiuso per volere dello SFI nel 1979.

Il motto del giornale fu "Per conoscere... discutere... lottare! Ancora IN MARCIA! Strumento di Democrazia".

La rinascita del giornale fu dovuta a un'esigenza precisa, perché se per gli altri lavoratori è più o meno facile confrontarsi e riunirsi in assemblea per discutere e decidere, per i macchinisti questo diventa difficile se non impossibile. Infatti l'ambiente di lavoro del macchinista non è chiuso da mura e cancelli, ma scorre per l'intera rete ferroviaria obbligandoli ad orari flessibili che non permettono un confronto diretto.

Ancora IN MARCIA!, pur trattando anche temi politici e sindacali, non è mai stato organo di nessun sindacato, nel tentativo di dar voce ed essere espressione delle esigenze e della volontà di tutti i lavoratori. Nonostante ciò il connubio Co.M.U. - Ancora IN MARCIA!, permise ai macchinisti di raggiungere momenti di partecipazione e lotta fra i più alti della scena sindacale italiana.

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