CUDSS 14.1

galassia nella costellazione di Boote

CUDSS 14.1 è una galassia starburst, situata nella costellazione del Boote, la cui luce ha impiegato 10,405 miliardi di anni per giungere fino alla Terra, ma la distanza comovente è di 17,2 miliardi di anni luce.

CUDSS 14.1
Galassia
CUDSS 14.1 vista a varie lunghezze d'onda
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazioneBoote
Ascensione retta14h 17m 40.4s
Declinazione+52° 29′ 06″
Distanza10,405 miliardi di a.l. (distanza percorsa dalla luce)

(distanza comovente: 17,2 miliardi di a.l.)  

Redshiftz = 2,000396
Velocità radiale599.585 km/s
Caratteristiche fisiche
TipoGalassia
Altre designazioni
CFRS 14A, GSS 072_1742, [ADH2006] 14.1
Mappa di localizzazione
CUDSS 14.1
Categoria di galassie

Coordinate: Carta celeste 14h 17m 40.4s, +52° 29′ 06″

La galassia fu scoperta alcuni anni fa grazie allo strumento denominato Submillimetre Common-User Bolometer Array (abbreviato SCUBA) montato sul James Clerk Maxwell Telescope, situato nell'Osservatorio di Mauna Kea alle Hawaii[1][2][3][4]. Questo strumento opera alle lunghezze submillimetriche dello spettro, dal lontano infrarosso alle microonde.

Questa galassia, che appare alle osservazioni come era circa 3,3 miliardi di anni dopo il Big Bang, presenta una elevata attività di formazione stellare con un ritmo di varie centinaia di nuove stelle all'anno. Per contro, attualmente nella nostra Via Lattea si forma una sola nuova stella per anno. Le osservazioni di CUDSS 14.1, come di altre galassie dello stesso tipo, risultava estremamente difficile a causa della spesso coltre di polvere presente nella galassia, connessa alla formazione stellare.

Successive osservazioni effettuate con la "Infrared Array Camera" (IRAC) e il "Multiband Imaging Photometer for Spitzer" (MIPS) del Telescopio spaziale Spitzer hanno raggiunto un maggior livello di accuratezza[5], permettendo di studiare sei delle "galassie SCUBA", identificando anche la presenza al loro interno di un buco nero supermassiccio.

Le stelle che si vanno formando in queste galassie si sono costituite in un'epoca precoce della storia dell'Universo e, dal momento che le galassie ellittiche contengono stelle molto vecchie, si è ipotizzato che le "galassie SCUBA" possano tra i essere precursori delle attuali galassie ellittiche[6].

Note modifica

  1. ^ Timothy J. Waskett, Stephen A. Eales e Walter K. Gear, XMM-Newton Surveys of the CFRS Fields - I: The Sub-mm/X-ray relation, in Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, vol. 341, n. 4, 1º giugno 2003, pp. 1217-1225, DOI:10.1046/j.1365-8711.2003.06480.x. URL consultato il 15 gennaio 2016.
  2. ^ I. Aretxaga, D. H. Hughes e E. L. Chapin, Breaking the "Redshift Deadlock" -- II: The redshift distribution for the submillimetre population of galaxies, in Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, vol. 342, n. 3, pp. 759-801, DOI:10.1046/j.1365-8711.2003.06560.x. URL consultato il 15 gennaio 2016.
  3. ^ Ian Smail, R. J. Ivison e D. G. Gilbank, A SCUBA galaxy in the Protocluster around 53W002 at z=2.4, in The Astrophysical Journal, vol. 583, n. 2, pp. 551-558, DOI:10.1086/345474. URL consultato il 15 gennaio 2016.
  4. ^ S. E. Scott, J. S. Dunlop e S. Serjeant, A combined re-analysis of existing blank-field SCUBA surveys: comparative 850-micron source lists, combined number counts, and evidence for strong clustering of the bright sub-mm galaxy population, in Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, vol. 370, n. 3, 7 luglio 2006, pp. 1057-1105, DOI:10.1111/j.1365-2966.2006.10478.x. URL consultato il 15 gennaio 2016.
  5. ^ Spitzer Finds Hyperactive Galaxies in the Distant Universe - NASA Spitzer Space Telescope, su NASA Spitzer Space Telescope. URL consultato il 15 gennaio 2016.
  6. ^ S. Dye, S. A. Eales e M. L. N. Ashby, An investigation of the submillimeter background radiation using SCUBA and Spitzer, in The Astrophysical Journal, vol. 644, n. 2, 20 giugno 2006, pp. 769-777, DOI:10.1086/503863. URL consultato il 15 gennaio 2016.

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica

  Portale Oggetti del profondo cielo: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di oggetti non stellari