Carlo Ottaviano

giornalista e editore italiano

Carlo Ottaviano (Ragusa, 24 ottobre 1956[1]) è un giornalista italiano.

Biografia

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Giornalista professionista dal 1979[1], ha iniziato la sua attività al quotidiano palermitano L'Ora per poi trasferirsi a Roma a L'Unità. Dal 1980 al 1983 è stato capo ufficio stampa nazionale della Filtea-Cgil. Successivamente ha lavorato nelle aziende del gruppo di proprietà di Eugenio Rendo, come direttore della comunicazione e delle relazioni esterne di Italimprese, e come amministratore delegato di Telecolor[2], nonché direttore dell'emittente Video 3, delle quali ha diretto pure la testata giornalistica. Si è dimesso dalla direzione di Telecolor lo stesso giorno in cui l'emittente venne acquistata da Mario Ciancio Sanfilippo. Sempre in ambito televisivo, ha collaborato con l'emittente locale Tele Roma Europa.[3]

Nel 2000 è entrato a far parte dello staff del quotidiano online Il Nuovo, edito da Fastweb, dove è stato vicedirettore e responsabile della sezione "Iniziative speciali"[4]; nel 2003 diviene direttore della rivista Vie del gusto del Gruppo RCS, dove è pure direttore della società di servizi per l'editoria Editing[2], per poi entrare nel 2008 a far parte del Gambero Rosso, dove ha lavorato fino al 2013 come direttore editoriale del Gruppo. In seguito, diviene pensionato Inpgi.

Dal 2018, è direttore del mensile Leggere:tutti, scrive per le sezioni Economia e Macro de Il Messaggero e per le pagine dell'edizione siciliana di La Repubblica.

Ottaviano è stato, inoltre, docente di gestione e tecnica degli uffici stampa presso l'IFG, il master post laurea dell'Ordine dei giornalisti della Lombardia.[5] È autore di studi e ricerche sul mondo del cibo. Tra gli altri testi pubblicati: Olio nostrum (coautore: Manfredi Barbera), 2015, Agra; Pasta in tavola, 2016, Sagep; I luoghi e le storie più strane della Sicilia (coautrice: Giulia Ottaviano), 2018, Newton Compton.

  1. ^ a b Dal sito dell'Ordine dei giornalisti della Lombardia, su odg.mi.it. URL consultato il 20-10-2012 (archiviato dall'url originale il 3 settembre 2018).
  2. ^ a b Comunicazione e pubblicità- Pms. Ottaviano per editoria e media - Prima informazione n. 380, gennaio 2008, su primaonline.it. URL consultato il 20-10-2012 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
  3. ^ Dal sito Storiaradiotv.it, su storiaradiotv.it. URL consultato il 20-10-2012 (archiviato dall'url originale il 27 gennaio 2013).
  4. ^ C. Lenzi, Giornali e giornalisti, Editori riuniti, 2001, p. 199
  5. ^ Ottaviano entra in Pms - Pubblicitaitalia.it, 17 gennaio 2008, su pubblicitaitalia.it. URL consultato il 20-10-2012.
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