Casoni di Caorle

I casoni di Caorle sono delle tradizionali capanne di canna palustre utilizzate come ricovero dai pescatori e realizzate su una struttura in legno situata su un'isoletta di terra rialzata (in dialetto locale: sopa) all’interno della laguna.

Un casone nella laguna di Caorle

Struttura

Tradizionalmente i casoni hanno una base rettangolare con i due lati minori a semicerchio. Il tetto di canna palustre in alcuni casi è collegato con le pareti perimetrali, mentre in altri tipologie di casoni è spiovente sino al terreno. La porta d’ingresso è generalmente posizionata verso sud-ovest, contraria quindi al gelido vento proveniente dalla parte opposta, la Bora, mentre sui lati possono essere presenti delle finestre.

L'ambiente è formato da un'unica grande stanza: appena entrati si possono trovare dei tavoli da pranzo, poco più avanti si trova il focolare e attorno ad esso, storicamente, si trovano i letti. Inoltre, ai lati possono essere presenti la cucina e/o tavoli da lavoro.

Utilizzo

I casoni erano utilizzati dai pescatori come dimora e base operativa per l'esercizio della loro attività ittica. In alcuni periodi dell’anno, infatti, vi si trasferivano con tutta la famiglia, ad esempio da settembre a dicembre durante il periodo della fraima si spostavano in laguna per intercettare il pesce che in autunno dai bacini lagunari nuota verso il mare. Il tempo in cui stazionavano all'interno dei casoni era, pertanto, strettamente correlato al tempo della pesca. Inoltre, venivano anche utilizzati, in caso di maltempo, come posto in cui trovare riparo, oltre che come luogo dove poter sistemare le proprie attrezzature.