Castello di Trémazan

Il castello di Trémazan è un castello in rovina ubicato a Landunvez.

Castello di Trémazan
Ubicazione
StatoBandiera della Francia Francia
CittàLandunvez
Indirizzoroute du Tanguy-Castel
Coordinate48°33′03″N 4°42′44″W / 48.550833°N 4.712222°W48.550833; -4.712222
Informazioni generali
Inizio costruzioneIX-X secolo
Condizione attualeStato di abbandono
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Storia e descrizione modifica

Il castello di Trémazan, roccaforte della famiglia Chastel, venne edificato, secondo la tradizione, tra il IX e il X secolo, anche se diversi studi lo collocherebbero al XIV secolo: probabilmente, antecedente alla costruzione in pietra, esisteva un altro castello in legno[1]. Costruito lungo il canale della Manica, sulle rive della baia di Portsall, su uno sperone roccioso, tra il villaggio di Kersaint e Trémazan, nella città di Landunvez, il castello, nel corso dei secoli, subì numerose modifiche strutturali per meglio adattarlo al progredire delle tecniche militari: tuttavia ricoprì sempre ruoli marginali durante le guerre[2].

Nel medioevo, tra il castello e la chiesa, si formò un villaggio con circa una dozzina di abitazioni. Con la fine della dinastia dei Chastel nel XVI secolo, passò in mano a diverse famiglie, come quella dei Scépeaux, dei Gondi, dei Cossé-Brissac, dei Penancoët de Kerouazle, dei Crozat e dei Gontaut-Biron. Nel XVIII la struttura venne abbandonata e venduta durante la rivoluzione francese. Parte delle pietre del castello furono utilizzate per la costruzione della chiesa di Saint-Louis e di un teatro a Brest[3]. Nonostante fosse in rovina, l'ultimo abitante del castello fu, tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo, un povero soprannominato Napoleone, il quale viveva di beneficenza. Il 18 maggio 1926 è stato inserito nella lista dei monumenti storici[1].

Del castello resta una torre alta 28 metri, in parte crollata, dalla base quadrata e di un'altezza che in origine doveva arrivare ai 35 metri: internamente la torre è divisa in quattro piani, ognuno dei quali aveva la funzione di camera da letto.

Note modifica

  1. ^ a b (FR) Restes du château de Trémazan, su pop.culture.gouv.fr. URL consultato il 29 marzo 2020.
  2. ^ (FR) Bulletin de la Société académique de Brest, su gallica.bnf.fr. URL consultato il 29 marzo 2020.
  3. ^ (FR) Dictionnaire géographique, historique, industriel et commercial de toutes les communes de la France, su gallica.bnf.fr. URL consultato il 29 marzo 2020.

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