Cellule dei glomi

chemiorecettori periferici, situati principalmente nei corpi carotidei e corpi aortici
Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.

Le cellule dei glomi (tipo I) sono dei chemiorecettori periferici, situati principalmente nei corpi carotidei e corpi aortici, che aiuta il corpo a regolare la respirazione. Quando vi è una diminuzione del pH nel sangue, una diminuzione della pressione parziale di ossigeno (pO2) o un aumento di anidride carbonica (pCO2), i corpi carotidei e i corpi aortici segnalano al midollo allungato, specificamente nel centro inspiratorio dorsale del midollo allungato, per aumentare il volume e la velocità della respirazione. Le cellule dei glomi hanno un alto tasso metabolico, una buona perfusione sanguigna e quindi sono sensibili alle variazioni di tensione dei gas nel sangue arterioso. Tali cellule sono molto simili strutturalmente ai neuroni e in effetti derivano dalla cresta neurale, mentre le cellule di tipo II sono simili come funzione alla neuroglia.[1][2]

I gangli autonomici innervano le cellule gliomiche e alcuni gangli simpatici presinaptici. Le fibre nervose raccolgono i segnali inviati dalle cellule glomiche e li trasmettono al sistema nervoso centrale per il trattamento.[3]

L'informazione entro i chemocettori è mediata dal rilascio di neurotrasmettitori dalle cellule gliomiche, tra dopamina, noradrenalina, acetilcolina, sostanza P, peptide intestinale vasoattivo ed encefaline.[4] La vasopressina inibisce la risposta delle cellule glomiche all'ipossia, presumibilmente perché la solita risposta all'ipossia è la vasodilatazione, che in caso di ipovolemia deve essere evitata.[5] Inoltre, le cellule dei glomi sono altamente reattive all'angiotensina II attraverso i recettori AT1.

Note modifica

  1. ^ AG. Pearse, JM. Polak; FW. Rost; J. Fontaine; C. Le Lièvre; N. Le Douarin, Demonstration of the neural crest origin of type I (APUD) cells in the avian carotid body, using a cytochemical marker system., in Histochemie, vol. 34, n. 3, 1973, pp. 191-203, PMID 4693636.
  2. ^ W. Lawson, The neuroendocrine nature of the glomus cells: an experimental, ultrastructural, and histochemical tissue culture study., in Laryngoscope, vol. 90, n. 1, gennaio 1980, pp. 120-44, PMID 6243386.
  3. ^ C. Eyzaguirre, V. Abudara, Carotid body glomus cells: chemical secretion and transmission (modulation?) across cell-nerve ending junctions., in Respir Physiol, vol. 115, n. 2, aprile 1999, pp. 135-49, PMID 10385028.
  4. ^ R. Pardal, U. Ludewig; J. Garcia-Hirschfeld; J. Lopez-Barneo, Secretory responses of intact glomus cells in thin slices of rat carotid body to hypoxia and tetraethylammonium., in Proc Natl Acad Sci U S A, vol. 97, n. 5, febbraio 2000, pp. 2361-6, DOI:10.1073/pnas.030522297, PMID 10681419.
  5. ^ ZZ. Wang, L. He; LJ. Stensaas; BG. Dinger; SJ. Fidone, Localization and in vitro actions of atrial natriuretic peptide in the cat carotid body., in J Appl Physiol (1985), vol. 70, n. 2, febbraio 1991, pp. 942-6, PMID 1827111.

Bibliografia modifica

  Portale Medicina: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di medicina