Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Buono lavoro.

I buoni di lavoro (chiamati anche voucher di lavoro, note di lavoro, certificati di lavoro, assegni di lavoro o credito personale) sono una valuta alternativa usata in alcuni modelli economici socialisti.[1] I buoni si dividono in due principali categorie: (a) buoni che riportano solo il tempo lavorativo; (b) buoni che riportano l'intensità del lavoro e il tempo lavorativo. In alcuni casi sono accompagnati da buoni addizionali per i beni e servizi di base.

Un esempio di certificato del lavoro promosso da Robert Owen.

Descrizione modifica

A differenza del denaro, i certificati del lavoro non possono circolare e non sono trasferibili tra le persone. Inoltre non sono scambiabili con alcun mezzo di produzione, quindi non sono trasmutabili in capitale. Una volta effettuato l'acquisto, i certificati vengono distrutti o devono essere riguadagnati attraverso la manodopera. Con un tale sistema in atto, il furto di denaro diventerebbe impossibile. Tale sistema viene proposto da molti in sostituzione del denaro tradizionale pur mantenendo un sistema di remunerazione per il lavoro svolto.

È anche un modo per garantire che non ci sia modo di fare soldi con il denaro come in un'economia di mercato capitalista.

Inoltre, l'unico tipo di mercato che potrebbe esistere in un'economia che opera attraverso l'uso di buoni di lavoro sarebbe un mercato artificiale per beni e servizi per lo più non produttivi. Come con la dissoluzione del denaro, i mercati dei capitali non potrebbero più esistere e anche i mercati del lavoro cesserebbero di esistere con l'abolizione del lavoro salariato che si verificherebbe necessariamente con l'adozione dei certificati.

Storia modifica

I certificati del lavoro vennero inventati da Josiah Warren[2] e Robert Owen[3], i quali testarono i loro sistemi economici in delle comunità intenzionali da loro fondate negli Stati Uniti.

Sistemi o ideologie che sostengono i certificati del lavoro modifica

La Democrazia Inclusiva è unica nel proporre due tipi di certificati. I certificati di base emessi a ciascun cittadino in base alle necessità sono utilizzati per beni e servizi essenziali come l'assistenza sanitaria mentre i certificati non di base assegnati a ciascun lavoratore per il lavoro conferito sono utilizzati per pagare beni e servizi commerciali non essenziali.[7]

Note modifica

  1. ^ Labour Vouchers – World Socialist Movement, su web.archive.org, 12 maggio 2013. URL consultato il 22 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 12 maggio 2013).
  2. ^ Anarchism, Socialism, Revolutionary Nationalism, Routledge, 5 luglio 2017, pp. 17–42. URL consultato il 22 ottobre 2021.
  3. ^ TUC | History Online, su www.unionhistory.info. URL consultato il 22 ottobre 2021.
  4. ^ (EN) Tsuyoshi Yuki, Labor Note Theories of Robert Owen and Josiah Warren, Springer International Publishing, 2021, pp. 83–123, DOI:10.1007/978-3-030-80408-4_4, ISBN 978-3-030-80408-4. URL consultato il 2 giugno 2022.
  5. ^ J. Palmer e D. Bryan, Kingston Mechanics and the Rise of the Penitentiary, in Histoire sociale/Social history, 1980, DOI:10.1353/his.2019.0067. URL consultato il 2 giugno 2022.
  6. ^ Josiah Warren, Equitable Commerce: A New Development of Principles (PDF), New York: Burt Franklin Press, 1852 [1842], p. 117. URL consultato il 2 giugno 2022 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2007).
  7. ^ a b ARRAN GARE, Beyond Social Democracy? Takis Fotopoulos' Vision of an Inclusive Democracy as a New Liberatory Project, in Democracy & Nature, vol. 9, n. 3, 2003-11, pp. 345–358, DOI:10.1080/1085566032000159982. URL consultato il 22 ottobre 2021.
  8. ^ Karl Marx, Critica del programma di Gotha (PDF), a cura di Patrizio Sanasi, www.bibliomania.it, maggio 1875, pp. 3-5.
  9. ^ Niente denaro circolante: i buoni di lavoro nello stadio inferiore della società comunista – Karl Marx – Friederich Engels, su marx-karl.com. URL consultato il 9 settembre 2022.
  10. ^ William Paul Cockshott e Allin Cottrell, Verso un Nuovo Socialismo (PDF), traduzione di N. Sidonio, 1993, pp. 25-191.