Chiesa di Santa Maria Assunta e San Martino (Chiampo)
La chiesa di Santa Maria Assunta e San Martino è la parrocchiale di Chiampo, in provincia e diocesi di Vicenza[2]; fa parte del vicariato della Val del Chiampo.
| Chiesa di Santa Maria Assunta e San Martino | |
|---|---|
_01.jpg) | |
| Stato |  Italia
|
| Regione | Veneto |
| Località | Chiampo |
| Indirizzo | via San Martino[1] |
| Coordinate | 45°32′35.05″N 11°16′42.89″E |
| Religione | cattolica di rito romano |
| Titolare | santa Maria Assunta e san Martino Vescovo |
| Diocesi | Vicenza |
| Architetto | Antonio Piovene |
Storia
modifica_06.jpg)
_05.jpg)
La prima citazione della pieve di Chiampo, dedicata a santa Maria Assunta, risale al 1303 ed è contenuta in un documento in cui sono elencate, come sue filiali, le chiese dei Santi Simone e Giuda di Nogarole, di San Giovanni Battista di San Giovanni Helarogna, di Santa Margherita di Durlo e di Sant'Andrea Apostolo di Crespadoro[3].
Nel 1567, invece, l'antica pieve di Santa Maria risultava ormai declassata a chiesa campestre, mentre le funzioni si tenevano nella chiesa di San Martino[3].
Il progetto di rifacimento della parrocchiale fu affidato nel 1650 a Fabio Piovene; l'edificio venne portato a compimento nel 1658 e, alcuni decenni dopo, nel 1718, in modo da darvi maggiore respiro, venne realizzata una scalinata[3].
Nel 1801, divenuta la chiesa seicentesca insufficiente e inadeguata in seguito all'aumento della popolazione del paese, si decise di edificare un nuovo luogo di culto più ampio. La cerimonia di posa della prima pietra si tenne il 25 agosto 1803, ma si dovette aspettare fino al 1828 per il reale avvio dei lavori; la parrocchiale, disegnata da Antonio Piovene, venne portata a termine nel 1845[2][3].
Nel 1876 si procedette alla posa del pavimento marmoreo e nel 1914 fu realizzato da Giuseppe Faccin il grande affresco che adorna la volta della navata[2].
In epoca postconciliare la chiesa venne adeguata alle nuove norme mediante l'aggiunta dell'ambone e dell'altare rivolto verso l'assemblea[2].
Descrizione
modificaEsterno
modifica_04.jpg)
La neoclassica facciata a capanna della chiesa, rivolta a nordest, presenta centralmente il portale d'ingresso, sormontato dall'architrave e affiancato da due nicchie con statue, e sopra un'iscrizione dedicatoria e due riquadri con raffigurazioni sacre; il prospetto è inoltre scandito da quattro semicolonne poggianti su alti basamenti e sorreggenti dei capitelli corinzi raccordati da festoni sopra i quali si impostano la trabeazione e il timpano dentellato di forma triangolare, sormontato dalle tre statue ritraenti le Virtù teologali[2].
_01.jpg)
Il campanile in pietra si erge invece sulla collina a circa centocinquanta metri dalla parrocchiale; la cella presenta su ogni lato una bifora ed è coronata dalla merlatura a coda di rondine[2].
Interno
modificaL'interno dell'edificio si compone di un'unica ampia navata, sulla quale si affacciano le cappelle laterali, introdotte da archi a tutto sesto, e le cui pareti sono scandite da lesene terminanti con capitelli corinzi e sorreggenti la trabeazione aggettante e modanata sopra la quale si imposta la volta; al termine dell'aula si sviluppa il presbiterio, rialzato di tre gradini, coperto dalla volta sferica e chiuso dall'abside di forma quadrata[2].
Note
modifica- ^ Diocesi.
- ^ a b c d e f g Chiesa di Santa Maria Assunta e San Martino <Chiampo>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 17 luglio 2024.
- ^ a b c d CENNI STORICI DELLA CHIESA PARROCCHIALE DI CHIAMPO (PDF), su parrocchiadichiampo.wordpress.com. URL consultato il 17 luglio 2024.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla chiesa di Santa Maria Assunta e San Martino
Collegamenti esterni
modifica- Chiampo S. Maria Assunta e S. Martino, su diocesivicenza.it. URL consultato il 17 luglio 2024.
- Parrocchia di Chiampo, su parrocchiadichiampo.altervista.org. URL consultato il 17 luglio 2024.
- Chiesa di Santa Maria Assunta e San Martino, su BeWeB, Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici della Conferenza Episcopale Italiana.
