Colonna di Eliodoro

antica colonna celebrativa a Vidisha, India

La colonna di Eliodoro è un pilastro di pietra che fu eretto intorno al 113 a.C. nell'India centrale a Besnagar (vicino a Vidisha, Madhya Pradesh). La colonna prende il nome da Eliodoro, un ambasciatore indo-greco del re Antialcida di Taxila, ed è ancora oggi visibile, recando una scritta in alfabeto Brahmi in cui Eliodoro si definiva adoratore di Vāsudeva.[1][2][3]

Colonna di Eliodoro
La Colonna di Eliodoro
CiviltàIndo-greca
Epoca113 a.C.
Localizzazione
StatoBandiera dell'India India
Stato federatoMadhya Pradesh
Scavi
Data scoperta1877
ArcheologoAlexander Cunningham
Mappa di localizzazione
Map

Descrizione modifica

La colonna di Eliodoro si trova vicino alla confluenza di due fiumi, a circa 60 chilometri (37 miglia) a nord-est di Bhopal, a 11 chilometri dallo stupa buddista di Sanchi e 4 chilometri dalle Grotte Udayagiri.[4]

La colonna fu scoperta da Alexander Cunningham nel 1877. Due importanti scavi archeologici nel XX secolo hanno rivelato che il pilastro faceva parte di un antico tempio di Vāsudeva.[1] Il tempio e le iscrizioni sono tra le prime prove conosciute del culto di Vāsudeva-Krishna e dei del Visnuismo in India. Il culto di Vāsudeva-Krishna era in origine uno dei numerosi culti indipendenti, insieme ai culti di Nārāyaṇa, Śrī e Lakshmi, che furono uniti intorno all'inizio dell'era volgare per formare il Visnuismo.[5][6] Nel pilastro Eliodoro, Vāsudeva-Krishna era adorato come Deva deva, il "Dio degli dei", la Divinità Suprema.[7]

Iscrizione modifica

Sul pilastro sono presenti due iscrizioni. Le iscrizioni sono state analizzate da diversi autori, come Richard Salomon[8] e Shane Wallace[9].

Il testo delle iscrizioni è in scrittura brahmi del periodo Shunga, la lingua è il pracrito epigrafico centro-occidentale, con alcune grafie sanscritizzate. La prima iscrizione descrive la dedica religiosa privata di Eliodoro:

Riga 1. Questo stendardo di Garuda di Vāsudeva, il dio degli dei
Riga 2. è stato costruito qui da Heliodoras (Eliodoro), il Bhagavata,
Riga 3. figlio di Dion, un uomo di Takhkhasila (Taxila),
Riga 4. l'ambasciatore greco che venne dal Grande Re
Riga 5. Amtalikita (Antialcida) al Re
Riga 6. Kasiputra Bhagabhadra, il Salvatore,
Riga 7. prosperando nel (suo) quattordicesimo anno di regno.

La seconda iscrizione sul pilastro, nella stessa scrittura, recita un verso dell'epopea indù Mahabharata:

Riga 1. (Questi?) tre passi per l'immortalità, se seguiti correttamente,
Riga 2. portano al paradiso: controllo, generosità e attenzione.

L'identità del re indiano nell'iscrizione più lunga è contestata. I primi studiosi hanno proposto che potesse essere il quinto sovrano della dinastia Sunga, ossia Bhagabhadra, come descritto in alcuni elenchi puranici. Tuttavia, scavi successivi effettuati da archeologi tedeschi nei pressi di Mathura hanno dimostrato che la dinastia Sunga potrebbe essere terminata prima dell'installazione del pilastro di Eliodoro. Pertanto, è probabile che Bhagabhadra fosse un sovrano locale.[10].

Note modifica

  1. ^ a b Greek Culture in Afghanistan and India: Old Evidence and New Discoveries Shane Wallace, 2016, p.222-223
  2. ^ Salomon, 1998, pp. 265–267.
  3. ^ (EN) Edwin Francis Bryant, Krishna: A Sourcebook, Oxford University Press, 2007, pp. 5-6, ISBN 978-0-19-803400-1.
  4. ^ Julia Shaw, Buddhist Landscapes in Central India: Sanchi Hill and Archaeologies of Religious and Social Change, c. Third Century BC to Fifth Century AD, Taylor & Francis, 2016, pp. xliv, cxliv, ISBN 978-1-315-43263-2.
  5. ^ (EN) Upinder Singh, A History of Ancient and Early Medieval India: From the Stone Age to the 12th Century, Pearson Education India, 2008, p. 436, ISBN 978-81-317-1120-0.
  6. ^ "By the beginning of the Christian era, the cult of Vasudeva, Vishnu and Narayana amalgamated" in (EN) V.V.K. Subburaj, Basic Facts of General Knowledge, Sura Books, 2004, p. 68, ISBN 978-81-7254-234-4.
  7. ^ (EN) Lionel Barnett, Hindu Gods and Heroes, Jovian Press, 2017, p. 40, ISBN 978-1-5378-1391-2.
  8. ^ Richard Salomon (1998). Indian Epigraphy: A Guide to the Study of Inscriptions in Sanskrit, Prakrit, and the other Indo-Aryan Languages. Oxford University Press. ISBN 978-0-19-535666-3.p.265-267
  9. ^ Shane Wallace, Greek Culture in Afghanistan and India: Old Evidence and New Discoveries 2016, p.222-223
  10. ^ John Irwin (1974). "The Heliodorus Pillar at Besanagar: A Fresh Appraisal". Purātattva. Archaeological Society of India (co-published Art and Archaeology Research Papers, USA). pp. 166–176

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica

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