Costanza Morosini
Costanza Morosini (Venezia, 1275 – Distretto di Mačva, 1324) è stata una nobildonna italiana, regina di Serbia e discendente da una nobile famiglia patrizia veneziana, i Morosini, nipote di Tomasina Morosini regina d’Ungheria.


BiografiaModifica
I Morosini nobile ed antica dinastia veneziana, discenderebbero da uno dei primi dodici tribuni di Venezia dell'anno 800, quando la Repubblica era al suo inizio e doveva avere forma democratica. All'epoca di Costanza, i Morosini era una delle famiglie più illustri di Venezia, infatti vi erano: Domenico, doge che aveva conquistato l'isola di Corfù, la città di Pola e l'Istria nel 1148. Marino nel 1249 era stato Duca di Candia, Tommaso era Patriarca di Costantinopoli, Tomasina era regina d'Ungheria, poi vi erano condottieri, diplomatici e procuratori di San Marco.
Costanza stipulò il contratto di matrimonio con Re Ladislao il 24 agosto 1293, matrimonio del quale Alberto Morosini e la regina Tomasina furono sostenitori e fautori di queste nozze che dovevano accrescere lustro, prestigio e rinomanza al proprio casato, venne firmato nel palazzo Morosini di Venezia, presenti: Alberto Morosini, Ruggiero Morosini, Teofilo Morosini ed erano presenti anche i fratelli di Costanza, Alessandro, Andreazzo procuratore di San Marco, Lodovico, vi erano i genitori dello sposo Stefano V Dragoutine e Caterina d’Ungheria.
Costanza Morosini portò in Serbia uno spirito di signorilità, un’inesauribile bontà e gusti artistici molto spiccati e propri della famiglia da cui proveniva. Ne fanno fede gli affreschi dovuti a pennelli italiani esistenti tutt’ora nel monastero di Gračanica presso Kossovo, di cui essa fu protettrice instancabile e che divenne un focolare d’arte e di civiltà. Fondò pure parecchie chiese e luoghi pii per i pellegrini che si recavano in Terra Santa, giacché essa fu principessa assai devota della religione cattolica e non s’immischiò mai di politica. Lo storico Giuseppe Ricci, bresciano, la loda molto per la sua gentilezza d’animo, per l’illibatezza dei suoi costumi e per la sua distinzione. I veneziani, stabiliti in Serbia o di passaggio per ragioni di traffico o d’altro, trovavano sempre in essa un appoggio sicuro[1].
Nella Corte serba quando vi giunse Costanza, il Re Stefano Dragoutine, salito al trono nel 1276 dopo di aver detronizzato il padre, Ourosch I il Grande, regnava solamente su di una parte del paese, sulla Bosnia, con il consenso del Re d’Ungheria, essendo stato deposto nel 1282 da suo fratello Stefano VI Ourosch II Miloutine, dal trono di Serbia propriamente detto.
Mortogli nel marzo 1316 il padre, Ladislao salì sul trono di cui gli venne contestato il possesso dallo zio. Vi fu guerra immediata e Ladislao perdette anche alcune province. Ma morto il Re Stefano VI, il 29 novembre 1321, in base alla clausola contenuta nell’atto di abdicazione del padre del 1282, per la quale il trono serbo doveva toccargli, alla morte dello zio, egli si fece proclamare Re di Serbia, col nome di Stefano VII, Ladislao II [1].
Di nuovo la guerra scoppiò con il cugino Stefano VIII Ourosch III, figlio di Stefano VI, il quale pretendeva egli pure alla corona di Serbia.
Come si vede, nella nuova famiglia in cui Costanza era entrata non regnava la concordia, la povera Sovrana la quale forse in cuor suo rimpiangeva la tranquillità del palazzo avito di Venezia, dovette fare spesso da paciera, per mantenere la buona armonia fra i congiunti del marito.
Sopravvennero poi la calamità d’ogni sorta, a turbare la tranquillità del paese, che dovette respingere diverse volte le invasioni straniere, costringendo il Re a stare in continua guerra in difesa dell’integrità del suo stato. Il Nardi dice: “insegnò a suo marito a vincere i colpi dell’avversa fortuna, a resistere con forze inferiori ai nemici, a sostenere la pericolante fede cristiana”.
Con la morte di Costanza Morosini avvenuta probabilmente nel 1324 il regno di Serbia venne privato del suo più forte sostegno.
A Ladislao e Costanza si deve la fondazione del Monastero e la Chiesa di Milescevo.
Al Re Ladislao successe il cugino Stefano VIII Ourosch III al quale successe il figlio Stefano IV Duscian che si fece incoronare nel 1331, e fu uno dei più prodi guerrieri del suo secolo ed il primo legislatore serbo.
BibliografiaModifica
- Oreste Ferdinando Tencajoli, Principesse Italiane nella storia d'altri paesi, 1933, Modernissima Libreria Internazionale