La cultura sonora è un ambito di studi interdisciplinari che prende in considerazione "la produzione e il consumo materiale della musica, dei suoni del rumore e del silenzio e di come ciò si è trasformato attraverso la storia e in differenti società. Trevor Pinch e Karin Bijsterveld - due dei più autorevoli studiosi in materia - affermano che è necessario usare una prospettiva più ampia rispetto alle discipline tradizionali.

Peculiarità degli studi sulla cultura sonora modifica

La cultura sonora si differenzia dai settori accademici più tradizionali come la sociologia della musica, l'etnomusicologia e la storia della musica poiché essa adotta una prospettiva più ampia riguardo alla musica e al mondo sociale. In particolare gli studi sulla cultura sonora si interessano del rapporto tra gli sviluppi del complesso mondo sociale contemporaneo e i modi attraverso cui le persone hanno usato e trasformato gli oggetti, i discorsi e le pratiche collegate all'atto dell'ascoltare.

Cultura sonora e studi sulla tecnologia modifica

Un ruolo importante nella definizione di questo ambito di studi pertiene al settore degli studi della scienza e della tecnologia, all'interno dei quali è stata proposta una chiara definizione del campo di studi nel numero speciale della rivista accademica "Social Studies of Science", nr. 34/5 (ottobre 2004).

Primi contributi modifica

I primi studi seminali relazionati con la cultura sonora possono essere considerati i libri del compositore canadese R. Murray Schafer - in particolare Il paesaggio sonoro (Milano, Ricordi, 1985) - e il lavoro del francese Jaques Attali Rumori (Milano, Mazzotta, 1979).

Contributi recenti modifica

Tra i contributi più recenti vanno invece segnalati:

Bibliografia modifica

  • Pinch, T. and Bijsterveld, K, 2004, Sound Studies: new Technologies and Music, in "Social Studies of Science", 34/5, pp. 635-648
  • Musica e Suoni dell'Ambiente a cura di Albert Mayr - Bologna: CLUEB, 2001

Voci correlate modifica

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