De te fabula narratur

De te fabula narratur: la frase, tradotta letteralmente, significa è di te che si parla in questa favola. (Orazio, Satire, I, 1, 69-70).

Il poeta, dopo aver dipinto la pazzia dell'avaro, si rivolge con questa formula al suo ipotetico interlocutore.

L'espressione si usa per richiamare alla realtà qualcuno che, mentre si parla di lui o di qualcosa che lo riguarda, dà mostra, o finge, di non intendere l'allusione (l'atteggiamento di chi fa l'indiano o presta orecchie da mercante).

Presenta qualche analogia col detto Lupus in fabula (il lupo di cui si parla nella favola è qui presente).

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