Demenza
In medicina la demenza è una condizione neurologica caratterizzata dalla comparsa, in seguito a varie patologie cerebrali, di un declino di molteplici funzioni cognitive, ovvero di un declino della memoria (a breve e a lungo termine) e di almeno una funzione cognitiva fra le seguenti: deficit di funzioni esecutive (capacità di pianificare le azioni, capacità di pensiero astratto, capacità di critica e di giudizio), linguaggio, capacità di riconoscere oggetti e persone, funzioni prassiche; il deterioramento cognitivo deve essere di gravità tale da rendere il paziente non più autonomo nelle attività quotidiane, essendo lo stato di coscienza vigile.[1] Nei pazienti con demenza è frequente osservare modificazioni della personalità, che si manifestano come disturbi comportamentali, fra i quali apatia (perdita di iniziativa), disinibizione comportamentale, episodi di agitazione.
Demenza | |
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Specialità | psichiatria e neurologia |
Classificazione e risorse esterne (EN) | |
ICD-9-CM | 290290—294294 |
ICD-10 | F00, F01, F02, F03, F04, F05.1, F06 e F07 |
MeSH | D003704 |
MedlinePlus | 000739 |
Sinonimi | |
Sindrome organica di deterioramento | |
Fattori predisponenti
modificaUno studio condotto sulle cartelle cliniche di 570.000 pazienti provenienti da 11 ospedali universitari ha dimostrato che coloro che avevano concentrazioni nel sangue di colesterolo LDL-C sotto i 70 mg/dL (1,8 mmol/L) presentavano una significativa riduzione del rischio di demenza, soprattutto quando si utilizza una terapia con statine.[2][3]
Una revisione sistematica della letteratura scientifica esistente ha evidenziato 17 fattori di rischio modificabili comuni a ictus, demenza senile e depressione.[4] Fra questi fattori vi soni: pressione sanguigna (l'ipertensione è stata tra i più impattanti), le malattie renali, i livelli di glicemia a digiuno e il colesterolo totale, il consumo di alcol, il tipo di dieta seguita, l'abitudine al fumo, la qualità del sonno, il livello di attività fisica praticata, perdita dell'udito, la presenza di dolore cronico, il livello di stress a cui si è sottoposti, la ricchezza delle interazioni sociali, l'avere uno scopo nella vita ( purpose in life), la depressione stessa, fattori psicologici ed emotivi.[5]
Epidemiologia
modificaNel complesso attualmente è affetto da demenza circa il 5% della popolazione mondiale di età superiore ai 65 anni, ma addirittura il 30% di coloro che hanno superato gli 85 anni. L'incidenza è compresa tra l'1 e il 5 per mille della popolazione generale, e tra l'1% e il 24% negli anziani e negli ultraottantenni. Il fattore di rischio principale pare dunque essere l'età, seguita dal sesso (le donne parrebbero più colpite da demenza rispetto agli uomini, ma questo dato è considerato controverso, stante la maggiore attesa di vita per le donne); non sembrano invece implicate l'etnia o le condizioni socioeconomiche.
Si ritiene che poco più della metà dei dementi sia affetto da demenza di tipo degenerativo (come la malattia di Alzheimer e la malattia di Pick), il 15% circa da demenza su base vascolare (demenza vascolare), il 15% da forme miste e il restante 15% da forme di varia natura, tossica, traumatica, tumorale, infettiva, da idrocefalo normoteso.
Classificazione
modificaDa un punto di vista clinico, si distinguono, con criterio topodiagnostico (da tòpos, luogo e diàgnosis attraverso la conoscenza), in demenze corticali e sottocorticali:
- Demenze corticali: (rappresentate soprattutto dalla malattia di Alzheimer) con estesa atrofia corticale, precoci alterazioni della memoria e successivamente perdita del pensiero astratto, agnosia, afasia, aprassia.
- Demenze sottocorticali: più precoce rallentamento dei processi cognitivi con conseguente rallentamento delle risposte motorie (chiamato bradifrenia), alterazioni della personalità tipiche dei disturbi affettivi come apatia e depressione, minore perdita della memoria e assenza di disturbi considerati "corticali" come agnosia, afasia, aprassia. Fra le altre: Malattia di Parkinson, Malattia di Huntington, paralisi sopranucleare progressiva e alcune patologie cerebrali non degenerative.
La classificazione appena descritta è stata ritenuta troppo rigida, alla luce delle recenti acquisizioni in ambito neuropsicologico e anatomofisiologico, e non è accettata da tutti gli esperti, data la difficoltà pratica di attribuire ogni paziente ad una categoria.
Basandosi invece su una classificazione eziopatogenetica, le demenze possono essere classificate come: reversibili, vascolari e degenerative. In fase diagnostica si procede per esclusione eliminando le prime 2 eziologie prima di cercare una causa degenerativa:
Demenze reversibili
modificaGuariscono se viene corretta la causa. La diagnosi è fatta mediante esami del sangue e tecniche di neuroimaging (specie RM cerebrale)
- da cause metaboliche (carenza di vitamina B12, folati, pellagra, patologie tiroidee, epatiche e renali. La sindrome di Wernicke-Korsakoff non è reversibile[6])
- secondarie a patologie cerebrali (infezioni, infiammazioni, neoplasie)
- da idrocefalo normoteso (caratterizzato da triade di sintomi che compaiono in sequenza: disturbi della marcia, incontinenza urinaria, declino cognitivo. Può venir drenato mediante shunt peritoneali).[7]
Demenze vascolari
modificaLa diagnosi può essere formulata in pazienti in cui compaiono bruscamente o gradualmente disturbi cognitivi (deficit di funzioni esecutive di problem-solving, deficit di pianificazione di azioni, deficit di attenzione, riduzione della capacità di critica e di giudizio con tendenza a prendere decisioni incongrue, disturbi di memoria) e di disturbi comportamentali (in primis, apatia o irritabilità), di grado tale da comportare una perdita di autonomia nelle attività quotidiane. In tali pazienti, è frequente la comparsa di disturbi motori (in primis, difficoltà di deambulazione) e di incontinenza (urinaria e fecale). Pazienti con Demenza vascolare imputabile a danno cerebrale ischemico presentano solitamente patologie predisponenti ad ischemia cerebrale (ipertensione arteriosa, fibrillazione atriale, diabete mellito, ipercolesterolemia, stenosi carotidea). La diagnosi deve essere supportata dall'Imaging a risonanza magnetica (RM) cerebrale. Una demenza degenerativa può comunque insorgere anche su un cervello con danni vascolari[8][9][10]. È possibile distinguere varie forme di Demenza Vascolare:
- multi-infartuale
- malattia dei piccoli vasi
- da ipoperfusione generalizzata
- da infarti strategici (sono colpite da danno aree cerebrali con funzioni specifiche)
- emorragica
- altre forme
Demenze degenerative
modificaDiagnosi
modificaIl Il percorso diagnostico, oltre ad analisi del sangue, test cognitivi, risonanza magnetica o tac e in alcuni casi elettroencefalogramma e può includere o meno l'analisi di specifici marcatori nel liquido cerebrospinale, Pet o SPECT di differenti tipologie, scintigrafia. Per minimizzare i costi degli esami strumentali a carico del servizio nazionale e l'esposizione dei pazienti alle radiazioni e ai rischi connessi alle procedure, sono pubblicate delle raccomandazioni che prevedono un percorso ottimizzato con ulteriori accertamenti di secondo e terzo livello in base ai risultati di quelli di primo livello.[11][12]
Note
modifica- ^ Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, IV, 1994.
- ^ (EN) Minwoo Lee, Kyung Joo Lee e Jinseob Kim, Low-density lipoprotein cholesterol levels and risk of incident dementia: a distributed network analysis using common data models, in Journal of Neurology, Neurosurgery & Psychiatry, 25 marzo 2025, DOI:10.1136/jnnp-2024-334708. URL consultato il 10 aprile 2025.
- ^ Colesterolo e declino cognitivo, livelli bassi proteggono anche il cervello dall’Alzheimer, su Tiscali Notizie, 10 aprile 2025. URL consultato il 10 aprile 2025.
- ^ Mass General Brigham Researchers Reveal 17 Modifiable Risk Factors Shared by Stroke, Dementia, and Late-Life Depression | Mass General Brigham, su www.massgeneralbrigham.org. URL consultato il 18 aprile 2025.
- ^ Prevenire ictus, demenza e depressione: i 17 fattori modificabili per la salute del cervello, su La Gazzetta dello Sport. URL consultato il 18 aprile 2025.
- ^ Manuale Merck di Geriatria, su msd-italia.it. URL consultato il 26 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 26 ottobre 2014).
- ^ (EN) H. Kitagaki, E. Mori e K. Ishii, CSF spaces in idiopathic normal pressure hydrocephalus: morphology and volumetry., in American Journal of Neuroradiology, vol. 19, 1º agosto 1998, pp. 1277-1284. URL consultato il 13 settembre 2020.
- ^ (EN) Warren W. Barker, Cheryl A. Luis e Alice Kashuba, Relative Frequencies of Alzheimer Disease, Lewy Body, Vascular and Frontotemporal Dementia, and Hippocampal Sclerosis in the State of Florida Brain Bank:, in Alzheimer Disease & Associated Disorders, vol. 16, 2002-10, pp. 203-212, DOI:10.1097/00002093-200210000-00001. URL consultato il 13 settembre 2020.
- ^ (EN) E. C. W. van Straaten, Ph Scheltens e F. Barkhof, MRI and CT in the diagnosis of vascular dementia, in Journal of the Neurological Sciences, vol. 226, 15 novembre 2004, pp. 9-12, DOI:10.1016/j.jns.2004.09.003. URL consultato il 13 settembre 2020.
- ^ (EN) G. C. Román, T. K. Tatemichi e T. Erkinjuntti, Vascular dementia: diagnostic criteria for research studies. Report of the NINDS-AIREN International Workshop, in Neurology, vol. 43, 1993-02, pp. 250-260, DOI:10.1212/wnl.43.2.250. URL consultato il 13 settembre 2020.
- ^ (EN) Giovanni B. Frisoni, Cristina Festari e Federico Massa, European intersocietal recommendations for the biomarker-based diagnosis of neurocognitive disorders, in The Lancet Neurology, vol. 23, n. 3, 1º marzo 2024, pp. 302-312, DOI:10.1016/S1474-4422(23)00447-7. URL consultato il 30 gennaio 2025.
- ^ Salute, dagli specialisti del San Martino arrivano le prime linee guida europee sull'Alzheimer, su GenovaToday. URL consultato il 30 gennaio 2025.
Voci correlate
modifica- Amenza
- Amusia
- Malattia di Alzheimer
- Demenza frontotemporale
- Demenza frontotemporale e parkinsonismo associata al cromosoma 17
- Demenza frontotemporale con amiotrofia
- Mild Cognitive Impairment
- Disturbo disintegrativo dell'infanzia
- Demenza semantica
- Demenza vascolare
- Terapia di riorientamento nella realtà
- Riserva cognitiva
Altri progetti
modifica- Wikiquote contiene citazioni sulla demenza
- Wikizionario contiene il lemma di dizionario «demenza»
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla demenza
Collegamenti esterni
modifica- demenza, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- (EN) senile dementia / dementia, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Esther Landhuis, Il rischio di demenza sta diminuendo?, in Le Scienze, 6 febbraio 2016. URL consultato il 14 febbraio 2016.
- Demenza, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
Controllo di autorità | Thesaurus BNCF 991 · LCCN (EN) sh85036638 · GND (DE) 4011404-1 · BNE (ES) XX528691 (data) · BNF (FR) cb12231893p (data) · J9U (EN, HE) 987007545754205171 · NDL (EN, JA) 00954862 |
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