La dgħajsa (pronuncia maltese: [dɐɪsɐ], pl. dgħajjes [dɐɪjɛs]) è un tradizionale taxi marino dell'isola di Malta.

Dgħajjes a Birgu.

La forma della dgħajsa, così come quella di un'altra barca maltese, il luzzu, risale probabilmente ai tempi dei Fenici, sebbene sia stato modificata nel tempo, specialmente durante il dominio britannico a Malta.

Le dgħajjes venivano usate principalmente nell'area del Porto Grande per trasportare passeggeri e piccoli bagagli dalle navi a terra. Di solito erano governate da un uomo che, in piedi e rivolto in avanti, spingeva su due remi. Le parti alte a prua e poppa possono sembrare solo ornamentali, ma sono utili per il governo della barca e l'imbarco e lo sbarco dei passeggeri.

Una dgħajsa chiamata Sant'Angelo fu commissionata dalla Royal Navy e costruita tra il 1950 e il 1952 per traghettare la principessa Elisabetta dalla sua nave a Forte Sant'Angelo durante una delle sue visite a Malta. Questa barca è ancora in uso ed è stata recentemente restaurata.

Fino agli anni Settanta c'erano circa un migliaio di dgħajjes registrate a Malta, mentre oggi sopravvivono solo circa 12 dgħajjes originali, a causa degli alti costi di manutenzione e del fatto che ci sono pochi carpentieri esperti in grado di costruire queste barche. La Koperattiva tal-Barklori è una cooperativa di armatori che cercano di preservare le poche dgħajsas rimaste. La più antica ancora esistente è la Palomba, costruita più di 150 anni fa e restaurata.

Oggi le dgħajjes sono utilizzate quotidianamente come taxi marini e alcune sono state motorizzate con motori diesel.

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