Digital classicist

Digital Classicist è una comunità di studiosi interessati all'applicazione dell'informatica umanistica al campo degli studi classici e più in generale del mondo antico. Il progetto si propone di far incontrare gli studiosi del mondo antico con studenti esperti in tecnologie informatiche digitali, con lo scopo di diffondere conoscenze ed esperienze riguardanti le discipline classiche al grande pubblico.[1] Digital Classicist fu fondata nel 2005 come progetto collaborativo presso il King's College London e l'Università del Kentucky, da redattori ed esperti delle discipline classiche in generale[2].

Poster programmatico di Digital Classicist per la conferenza DRH 2005

Attività della Digital Classicist modifica

Blog modifica

La comunità di Digital Classicist ha assunto un ruolo attivo nel pubblicare notizie sul longevo blog del consorzio Stoa, che si occupa di questioni riguardanti tanto discipline umanistiche classiche quanto digitali. Particolarmente attivo dimostra di essere il movimento open source e Creative Commons, oltre ad altre comunità di studiosi con interessi digitali.

Lista di discussione modifica

La Discussion List della Digital Classicist è ospitata nel Regno Unito da JISCmail. Vi compaiono maggiormente annunci di domande ed offerte di lavoro, mentre risultano maggiormente occasionali dibattiti su questioni scientifiche e disciplinari.[3]

Wiki modifica

Il sito web principale di Digital Classicist è un portale che contiene collegamenti al wiki di Digital Classicist e ad altre risorse, inclusi argomenti per seminari e contributi da conferenze. I materiali per i seminari comprendono: estratti, slides (in pdf), audio (in mp3) e, dal 2013, registrazioni video.

Il wiki del progetto contiene argomenti per progetti in digitale per studi classici, strumenti software resi disponibili per i classicisti e una FAQ che sollecita la comunità a collaborare a varie attività: da semplici domande concernenti, ad esempio, caratteri greci e Unicode, elaborazione di testi e stampa di ricerche, alle richieste più avanzate riguardanti l'informatica umanistica e consulenza sulla gestione dei progetti. Il wiki è ospitato sui server del Center for Computing in the Humanities presso il King's College London.[4]

DCLP modifica

La Digital Corpus of Literary Papyri (DCLP) è una biblioteca online che offre informazioni e trascrizioni di papiri letterari e subletterari greci e latini conservati su papiri, frammenti ceramici (ostraka), tavolette di legno e altri supporti portatili. DCLP è un progetto congiunto dell'Istituto di Papirologia dell'Università di Heidelberg e dell'Istituto per lo Studio del Mondo Antico presso la New York University.[5]

Seminari e pubblicazioni modifica

I membri della comunità di Digital Classicist riferiscono frequentemente di ogni partecipazione a conferenze e seminari cui prendono parte. Tra gli eventi organizzati dall'associazione ci sono una serie di seminari estivi che si svolgono ogni anno dal 2006 all'Institute of Classical Studies di Londra, i convegni dell'Annuale Conferenza della Classical Association a Birmingham 2007[6][7][8] Glasgow 2009 e Durham 2011[9] e la Conferenza Risorse digitali nelle Discipline Umanistiche ed Artistiche tenutasi nel settembre 2008.[10][11] Il progetto è stato anche tra gli sponsor del workshop Open Source Critical Editions nel 2006.[12] Nel 2008 Digital Medievalist ha pubblicato un numero collaborativo di articoli della Digital Classicist in memoria di Ross Scaife.[13] Una raccolta di articoli tratti dalla serie di seminari del 2007 e dai convegni è stata pubblicata da Ashgate: Digital Research in the Study of Classical Antiquity (Bodard and Mahony (eds) 2010).[14] Articoli più recenti sono stati raccolti insieme in un Bulletin of the Institute of Classical Studies: Mahony and Dunn (a cura di) 2013 The Digital Classicist 2013 (2013) London BICS Supplement-122 Institute of Classical Studies.[15]

Membri modifica

Molto noti classicisti ed umanisti informatici fanno parte del comitato consultivo della Digital Classicist, tra cui Richard Beacham (del King's Visualization Lab), Alan Bowman (professore di Storia antica all'Università di Oxford), Gregory Crane (del Perseus Project), Bernard Frischer (del Virtual World Heritage Laboratory), Michael Fulford (Professore di Archeologia e Vice-Pro-Rettore dell'Università di Reading), Willard McCarty (vincitore del Lyman Award e Professore di Informatica umanistica presso il Dipartimento di Informatica umanistica), James O 'Donnell (Rettore dell'Università di Georgetown), Silvio Panciera (dell'Università di Roma La Sapienza) e Boris Rankov (Professore di Storia antica alla Royal Holloway, Università di Londra). Ha fatto parte del sodalizio il defunto Ross Scaife (Stoa Consortium e Università del Kentucky).

Note modifica

  1. ^ (EN) Simon Mahony, University College London, The Digital Classicist: building a Digital Humanities Community, in DHQ: Digital Humanities Quaterly, vol. 11, n. 3, The Alliance of Digital Humanities Organizations, 2017, p. 3. URL consultato il 1º maggio 2020 (archiviato il 1º maggio 2020).
    «The launch of the DC into the wider world could be said to have been at the presentation of the prize-winning poster at the Digital Resources in the Humanities (DRH) conference held at Lancaster in September 2005.»
  2. ^ (EN) Gabriel Bodard, lettera iniziale di presentazione ed argomentazione del progetto, su jiscmail.ac.uk, 10 giugno 2005. URL consultato il 3 maggio 2020 (archiviato il 3 maggio 2020).
  3. ^ (EN) JISCMail - DIGITACLASSICIST List, su jiscmail.ac.uk. URL consultato il 3 maggio 2020 (archiviato il 3 maggio 2020).
  4. ^ (EN) The Digital Classicist Wiki, su wiki.digitalclassicist.org, 17 aprile 2020. URL consultato il 3 maggio 2020 (archiviato il 3 maggio 2020).
  5. ^ (EN) Digital Corpus of Literary Papyri, su wiki.digitalclassicist.org, 30 ottobre 2017. URL consultato il 3 maggio 2020 (archiviato il 3 maggio 2020).
  6. ^ (EN) Digital Classicist: wip index, su digitalclassicist.org. URL consultato il 3 maggio 2020 (archiviato il 3 maggio 2020).
  7. ^ (EN) Current event - The Digital Classicist Wiki, su wiki.digitalclassicist.org, 29 luglio 2019. URL consultato il 3 maggio 2020 (archiviato il 3 maggio 2020).
  8. ^ (EN) THE CLASSICAL ASSOCIATION ANNUAL CONFERENCE 2007 - University of Birmingham (PDF), su classicalassociation.org. URL consultato il 3 maggio 2020 (archiviato il 3 maggio 2020).
  9. ^ (EN) Department of Classics and Ancient History: 2011 Classical Association Annual Conference, su dur.ac.uk, 10 marzo 2020. URL consultato il 3 maggio 2020 (archiviato il 3 maggio 2020).
  10. ^ (EN) DRHA: A series of annual conferences whose goal is to bring together the creators, users, distributors, and custodians of digital resources in the arts and humanities, su drh.org.uk. URL consultato il 3 maggio 2020 (archiviato il 3 maggio 2020).
  11. ^ (EN) Gabriel Bodard, Classical panels at DRHA - The Stoa, su blog.stoa.org, 21 settembre 2008. URL consultato il 3 maggio 2020 (archiviato il 3 maggio 2020).
  12. ^ (EN) AHRC ICT Methods Network: Supporting the Digital Arts, su methodsnetwork.ac.uk. URL consultato il 3 maggio 2020 (archiviato il 3 maggio 2020).
  13. ^ (EN) Digital Medievalist 4 (2008), su digitalmedievalist.org. URL consultato il 3 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 27 marzo 2008).
  14. ^ (EN) Gabriel Bodard e Simon Mahony, Digital research in the study of classical antiquity, Farnham, Ashgate, 2016 [2010], ISBN 9780754677734.
  15. ^ (ENGRC) Simon Mahony e Stuart Dunn, The digital classicist 2013 / edited by Stuart Dunn and Simon Mahony, London, Institute of Classical Studies, School of Advanced Study, University of London, 2013, ISBN 9781905670499.

Bibliografia modifica

  • Gabriel Bodard e Simon Mahony, Digital research in the study of classical antiquity, Farnham, Ashgate, 2016, ISBN 9780754677734.
  • Stuart Dunn e Simon Mahony, The digital classicist 2013, London, Institute of Classical Studies, School of Advanced Study, University of London, 2013, ISBN 9781905670499.

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica