La diocesi di Ajmer (in latino Dioecesis Aimerensis) è una sede della Chiesa cattolica in India suffraganea dell'arcidiocesi di Agra. Nel 2022 contava 7.630 battezzati su 23.533.000 abitanti. È retta dal vescovo Pius Thomas D'Souza.

Diocesi di Ajmer
Dioecesis Aimerensis
Chiesa latina
Suffraganea dell'arcidiocesi di Agra
Collocazione geografica
Collocazione geografica della diocesi
 
VescovoPius Thomas D'Souza
Vicario generaleCosmos Shekhawat
Vescovi emeritiIgnatius Menezes
Presbiteri75, di cui 52 secolari e 23 regolari
101 battezzati per presbitero
Religiosi26 uomini, 485 donne
 
Abitanti23.533.000
Battezzati7.630 (0,0% del totale)
StatoIndia
Superficie146.680 km²
Parrocchie12
 
Erezione17 marzo 1892
Ritoromano
CattedraleImmacolata Concezione
IndirizzoKaiserganj, Ajmer-305001, Rajasthan, India
Sito webwww.ajmerdiocese.org
Dati dall'Annuario pontificio 2023 (ch · gc)
Chiesa cattolica in India

Territorio modifica

La diocesi comprende i distretti di Ajmer, Jodhpur, Kota, Barmer, Bundi, Jalore, Jhalwar, Pali, Sirohi, Tonk, Jaisalmer e Baran nello stato di Rajasthan in India.

Sede vescovile è la città di Ajmer, dove si trova la cattedrale dell'Immacolata Concezione.

Il territorio è suddiviso in 12 parrocchie.

Storia modifica

La missione di Rajpootana fu istituita nel luglio del 1890, e affidata alle cure dei frati minori cappuccini della provincia di Parigi sotto la supervisione degli arcivescovi di Agra, da cui dipendeva ancora formalmente la missione. Il 17 marzo 1892 la missione divenne indipendente ed elevata al rango di prefettura apostolica,[1] con il decreto Cum Archidioecesis Agraensis di Propaganda Fide.

Il 22 maggio 1913 in forza del breve Mandatum illud di papa Pio X la prefettura apostolica fu elevata a diocesi con il nome di diocesi di Ajmer.

Il primo vescovo fu il missionario cappuccino francese Fortunat-Henri Caumont, che resse la diocesi fino alla morte che lo colse nel 1930, mentre era impegnato in una visita pastorale a Indore. Sotto il suo episcopato il numero dei cattolici salì da 3.102 a 7.464; per l'educazione e l'assistenza caritativa alla popolazione della diocesi, fondò le Ancelle del Signore e le Suore missionarie di Ajmer.

L'11 marzo 1935 cedette una porzione del suo territorio a vantaggio dell'erezione della prefettura apostolica di Indore (oggi diocesi).

Il 13 maggio 1955 per effetto del decreto Cum Excellentissimus della Congregazione di Propaganda Fide assunse il nome di diocesi di Ajmer e Jaipur.[2]

Il 13 settembre 1963 cedette un'altra porzione di territorio a vantaggio dell'erezione dell'arcidiocesi di Bhopal.

Il 2 aprile 1973 cedette il distretto civile di Guna all'esarcato apostolico di Sagar (oggi eparchia).[3]

L'11 marzo 1981 cedette il distretto di Mandsaur alla diocesi di Indore.[4]

Il 3 dicembre 1984 cedette un'ulteriore porzione di territorio a vantaggio dell'erezione della diocesi di Udaipur.

Il 20 luglio 2005 per effetto della bolla Evangelicum studium di papa Benedetto XVI la diocesi si è divisa, dando origine alla diocesi con la presente denominazione e alla diocesi di Jaipur.

Cronotassi dei vescovi modifica

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

  • Bertrand Radigue, O.F.M.Cap. † (1892 - 1903 dimesso)
  • Fortunat-Henri Caumont, O.F.M.Cap. † (27 gennaio 1903 - 4 aprile 1930 deceduto)
  • Mathurin-Pie Le Ruyet, O.F.M.Cap. † (8 giugno 1931 - 16 luglio 1938 dimesso[5])
  • Guy-Léandre Le Floch, O.F.M.Cap. † (13 giugno 1939 - 9 agosto 1946 deceduto)
    • Sede vacante (1946-1949)
  • Leo D'Mello † (21 aprile 1949 - 15 novembre 1978 ritirato)
  • Ignatius Menezes (15 novembre 1978 - 3 novembre 2012 ritirato)
  • Pius Thomas D'Souza, dal 3 novembre 2012

Statistiche modifica

La diocesi nel 2022 su una popolazione di 23.533.000 persone contava 7.630 battezzati, corrispondenti allo 0,0% del totale.

anno popolazione presbiteri diaconi religiosi parrocchie
battezzati totale % numero secolari regolari battezzati per presbitero uomini donne
1950 7.225 10.893.212 0,1 52 27 25 138 66 4
1959 10.202 16.600.000 0,1 60 39 21 170 10 345 28
1970 17.875 20.500.000 0,1 72 57 15 248 30 471 14
1980 25.273 33.660.000 0,1 79 64 15 319 43 578 11
1990 9.846 31.500.000 0,0 58 37 21 169 32 473 8
1999 12.459 40.323.500 0,0 72 49 23 173 33 555 8
2000 12.746 41.031.600 0,0 77 52 25 165 32 563 8
2001 12.869 46.435.014 0,0 80 53 27 160 33 551 11
2002 13.119 46.899.364 0,0 82 54 28 159 34 558 11
2003 13.206 46.888.150 0,0 82 52 30 161 38 604 12
2004 13.286 43.550.000 0,0 79 49 30 168 38 593 12
2006 9.190 17.606.347 0,1 43 33 10 213 15 376 8
2012 9.320 19.827.000 0,0 52 38 14 179 21 418 10
2015 9.980 22.360.000 0,0 59 38 21 169 28 470 14
2018 7.521 23.208.860 0,0 71 48 23 105 26 458 12
2020 7.680 23.697.200 0,0 71 50 21 108 24 471 12
2022 7.630 23.533.000 0,0 75 52 23 101 26 485 12

Note modifica

  1. ^ Annuaire pontifical catholique, 1910, p. 376. Anche sito web della diocesi.
  2. ^ (LA) Decreto Cum Excellentissimus, AAS 47 (1955), p. 859.
  3. ^ (LA) Congregazione per le Chiese orientali, Decreto De bono animarum, AAS 65 (1973), p. 263.
  4. ^ Dal sito web della diocesi.
  5. ^ Contestualmente nominato vescovo titolare di Alessandretta.

Bibliografia modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica