Discussione:Alessandro Del Piero/Archivio 2005-2006

Ultimo commento: 17 anni fa, lasciato da Senza nome.txt in merito all'argomento Blocco parziale

Modifica dato del piero

Ragazzi so ke c'è una discordanza di fonti sui gol segnati da boniperti, discordanza tra 182 e 179, ebbene sentendo anke alcune trasmissioni televisive e consultando un affidabilissimo sito non ufficiale juventino ke frequento abitualmente ho modificato il dato precedentemente riportato, da 182 al piu corretto, secondo la maggioranza, 179.

Ecco tutto. Firmato 82.51.131.125

Inserimento di anonimo

Inerisco testo buttato a caso nell'articolo da un anonimo. Da integrare. --Snowdog 18:58, Ago 20, 2005 (CEST)

ALESSANDRO Del Piero nasce il 9 novembre 1974 a Conegliano Veneto. Quando Alex inizia a tirare i primi calci, il fratello Stefano nove anni più vecchio, sta provando a fare il calciatore sul serio. E' nella Primavera della Sampdoria, ma dopo un anno e mezzo, molla tutto e cambia strada. Alessandro invece continua a giocare: si allena, gioca le prime partite con il San Vendemiano, ma poi quando è a casa non smette. In garage sfida gli amici con una pallina da tennis: «Guarda Platini!», dice e pum! con un colpo di interno destro manda la palla a spegnere l'interruttore della luce. Già, Platini. Quello del poster nella cameretta, quello della Coppa Intercontinentale di Tokyo 85, la finale che strega l'undicenne Del Piero. Nel San Vendemiano, Alessandro si fà notare subito. Il sacerdote che funge da presidente ne parla con quelli del Padova. Non lo ascoltano. Ne riparla. Insiste. Alla fine lo prendono, anche se non sono del tutto convinti. Il ragazzo è bravo, ma è gracile, magrolino, senza muscoli. in teoria non ha il fisico. Lo proviano un anno, queste le parole dei dirigenti del Padova. La cifra fissata resta un piccolo mistero di aneddotica: 7 milioni di lire, garantisce Piero Aggradi, allora ds del Padova, 30 milioni sostengono altri storici. Nel frattempo il ragazzo magrolino è cresciuto e, a sedici anni e mezzo, ha già esordito in serie B. L'allenatore è Mauro Sandreani che quando ci ripensa ancora gode: «Mi fermavo vederlo giocare come se fosse "un'opera-d'arte». Alex sta negli Allievi e sfida la prima squadra nella partitella di metà settimana. I difensori impazziscono, il campioncino segna quasi sempre. Così quando si fa male Angelo Montrone, l'idea di sostituirlo con il giovane Del Piero arriva proprio dai giocatori. Due stagioni passate in bilico tra il settore giovanile, la prima squadra. Nell'estate '93, la Juventus lo strappa a un Milan un pò tentennante per il prezzo e Giovanni Trapattoni Io porta subito in ritiro. E' l'estate del 1993, Del Piero guadagna i primi titoli sui giornali. De Piero esordisce in serie A: il 12 settembre 1993, la partita è Foggia-Juventus 1-1, Alex entra al 74' al posto di Fabrizio Ravanelli. Sette giorni dopo, arriva il primo gol: Juventus-Reggiana finisce 4-0. In quella stagione il futuro capitano bianconero si divide tra Primavera (vincendo lo scudetto) e prima squadra con la quale esordisce anche in Europa. Nell'estate del 1994 nella Juve cambiano i vertici, arrivano Giraudo, Bettega e Moggi; viene scaricato Trapattoni, compare Marcello Lippi. E Del Piero finisce sul mercato: c'è un'offerta di comproprietà al Parma, l'intenzione era far trovare più spazio al giocatore, ma rimane bianconero. Lippi gli offrirà nella travolgente prima annata della sua gestione l'occasione. Sta nascendo in grande ciclo: Gianluca Vialli è il leader di un gruppo affidabile e granitico, Roberto Baggio sarebbe il gioiello, ma viene offuscate proprie dall'esplosione di Del Piero. Alex gioca più di Roby, segna di meno, ma alla fine mette una firma più sullo scudetto e la Coppa Italia 1994/95. In quell'annata Del Piero gioca cinquanta partite, segna dieci gol e compie il primo passo importante della sua carriera. Nell'estate del 1995 inizia il difficile. Alessandro Del Piero lo capisce pochi giorni dopo la festa scudetto del 4 giugno, quando viene scritto l'ultimo tormentato capitolo del divorzio tra la Juventus e Roberto Baggio. Mentre la dirigenza bianconera cerca di arginare la protesta dei tifosi, Alex avverte il crescere della responsabilità. La stagione nasce nel segno della Champions League. Nessuno, a partire dal tecnico, nasconde che l'obiettivo è la Coppa. I bianconeri esordiscono a Dortmund senza gli squalificati Vialli e Ravanelli, in attacco Lippi conta su Del Piero: le responsabilità che riempivano i pensieri estivi, piombano nella realtà del giovane fuoriclasse che non patisce affatto. Anzi, si esalta e si inventa una notte fiabesca. Il Borussia passa al primo minuto (gol dell'ex amico Moeller), la reazione della Juventus è rabbiosa: pareggia Padovano al 13' e al 36' l'Europa pallonara scopre i gol alla Del Piero, tiro a rientrare che parte dall'angolo dell'area e si infila sotto l'incrocio opposto diventa un marchio di fabbrica intemazionale di Alex. La partita finisce 3-1, inizia il trionfale cammino europeo della Juventus. Del Piero segna sempre: contro la Steaua Bucarest (3-0) e contro i Glasgow Rangers (4-1) a Torino ripete la magia di Dortmund, in Scozia (4-0) il gol è solo un po' meno spettacolare, a Torino contro il Borussia trasforma una punizione che non evita una sconfitta indolore (1-2). Insomma quando inizia la fase finale Alex è già il protagonista principale del film. La scena clou è la doppia partita con il Real. Madrid che si trasforma in un duello con l'altro baby fenomeno Raul. Lo spagnolo si aggiudica il primo round, quello al Santiago Bernabeu dove il Real domina la Juventus per un tempo e vince 1-0. Del Piero conquista la sfida trascinando la squadra nel ritorno al Delle Alpi. Suo il gol su punizione dopo un quarto d'ora.di Padovano il raddoppio. La gioia è immensa, la strada per la finale spianata da un abbordabile avversario (il Nantes) in semifinale. Secco 2-0 a Torino, sconfitta che qualifica in Francia per 3-2. A Roma, il 22 maggio c'è l'Ajax, campione in carica e spauracchio europeo. Giocano in modo spettacolare e hanno tanti campioni: i tempi regolamentari finiscono 1-1, ai rigori la Juventus vince 4-2. Alex conquista cosi l'Europa. Nell'estate dello stesso anno alla Juve arriva Boskic, Amoruso, Vieri e il funambolico Zizu Zidane. La Juve orfana di Vialli e Ravanelli ceduti in Inghilterra, va all'assalto del tetto del mondo, il 26 novembre, finale di Coppa intercontinentale. E' un altro sogno d'infanzia che s'avvera. A Tokyo l'eroe è proprio Del Piero: segna e alza la Coppa. L'ideale ciclo di coppe si chiude con la Supercoppa Europea: il PSG è umiliato: 6-1 a Parigi, 3-1 a Palermo dove Del Piero segna una doppietta. E' il 5 febbraio 1997, Alessandro ha 22 anni e ha vinto tutto. Ricomincia subito perché la Juventus è inarrestabile e si aggiudica anche lo scudetto: nel finale di stagione Alessandro subisce un infortunio muscolare, salta qualche gara ma Contribuisce aÌ 24° titolo della storia. Non riesce, invece, a cambiare il corso della finale di Champions League di Monaco di Baviera contro il Borussia Dortmund. Lippi lo manda in panchina, puntando su Boksic e Amoruso e i tedeschi vanno sul 2- 0 (doppietta di Riedie) in mezz'ora. Del Piero entra nella ripresa, in tempo per segnare uno spettacolare gol di tacco, non per evitare la disfatta, completata dal 3-1 di Ricken. Da allora, Lippi non rinuncerà mai più al suo numero dieci nei momenti cruciali; anzi, finirà per affidargli la fascia di capitano e il ruolo di leader, come aveva già fatto con Vialli. In estate la squadra viene ancora stravolta da arrivi e partenze, il perno resta Del Piero e dall'Atalanta si trasferisce un certo Filippo Inzaghi. capocannoniere in carica. Nella prima stagione con il nuovo partnes Del Piero fa faville segnerà tantissimo come tantissimo segnerà il suo compagno di reparto. Gol che contribuiranno alla conquista del 25° scudetto. Va di nuovo male la finale di Champions League persa per il secondo anno consecutivo. Inizia la nuova stagione, e la Juve di Marcello Lippi non sembra più la stessa. Alex e vittima di un gravissimo incidente di gioco. Sul finire della partita disputata a Udine contro l'Udinese l'8 novembre 1998 si procura la rottura dei legamenti crociati della gamba sinistra. Da quel momento per lui e per la Juve inizia il dramma. Alex viene operato negli Stati Uniti dal professor Steadman, l'intervento riesce perfettamente. A dicembre del 98 inizia la rieducazione, poi ricomincia il recupero della condizione atletica. Nel frattempo nella Juve è cambiato l'allenatore, Lippi lascia dopo la pesante sconfitta a Torino contro il Parma a lui subentra Carlo Ancelotti. Il 4 agosto del 99 Del Piero rientra in squadra a Cesena in una partita di Coppa Intertoto. La stagione del rientro per Alex e un dramma, gioca male segna solo su calcio di rigore. Diventa un caso. Ancelotti non gli nega mai la fiducia, imperterrito lo manda in campo per tutte e trentaquattro le partite di campionato nonostante le critiche. La Juventus in compenso sembra funzionare, va in testa, accumula un buon vantaggio, salvo crollare nell'ultima giornata, a Perugia, il 14 maggio, sotto al famigerato diluvio, si consuma lo psicodramma bianconero. La squadra di Ancelotti perde la partita (1-0) e il campionato che va alla Lazio. Il ragazzo prova a ricostruirsi nell'estate del 2000: sulla panchina bianconera c'è ancora Ancelotti, e ancora uno scudetto sfuggito d'un soffio andato alla Roma. Del Piero ancora non và pensa di lasciare la Juve. Ma all'inizio del 2001 scatta la molla che fà ritornale Alex il campione che tutti conosciamo. Nella notte tra il 13 e il 14 febbraio muore papà Gino dopo una lunga malattia. E' uno choc terribile, ma libera la mente del campione. Il 18 a Bari segna un gol splendido, nei mesi successivi inizia a vedere la luce del tunnel. In estate c'è il ribaltone, va via Ancelotti e ritorna Lippi, arrivano Nedved, Buffon, Thuram e Salas, se ne va Inzaghi e Zidane. Alex farà coppia in attacco con Trezeguet la Juve dopo una splendida rimonta vince il suo 26° titolo, Alex ritorna a segnare e a trainare la squadra con continuità. Nella stagione 2002/03, Del Piero si dimostra ancora trascinatore della squadra bianconera, realizzando 16 reti contribuendo cosi alla conquista del 27° titolo. In Coppa dei Campioni trascina la squadra alla conquista della finale disputata a Manchester e persa ai rigori contro il Milan allenato da Ancelotti. Nella stagione successiva dopo un grande inizio e vittima di diversi infortuni che influiranno anche nel rendimento della squadra. La Juve si piazza terza in campionato, esce agli ottavi in Champions League con il Deportivo la Coruna e perde la finale di Coppa Italia contro la Lazio. Lippi a fine stagione lascia, la squadra a sorpresa viene affidata a Fabio Capello, allenatore vincente ma con antipatie e simpatie nei confronti dei giocatori. Vedi Montella, Baggio, Davids etc. Per lui si inizia a parlare di cessione a fine stagione, i tifosi insorgono protestando con Capello reo di aver creato questa situazione. Il resto è storia attuale.


guardate che il gol fatto ai mondiali 2002 contro il messico fu totalmente inutile perchè la Croazia stava perdendo 1 a 0 contro l'ecuador, quindi il girone sarebbe finito con il messico a 9, italia, croazia e ecuador a 3. L'italia avendo una differenza reti uguale a 0 avrebe passato lo stesso il turno visto che ecuador e croazia avevano di differenza reti -1 e -2

Gol ai Mondiali

In quel momento le partite erano ancora in corso, e la Croazia stava attaccando. Avesse pareggiato, senza quel gol sarebbe passata al posto nostro. E' vero che alla fine Ecuador-Croazia finì cmq 1-0, ma è vero anche che la notizia dell'1-1 placò i croati, togliendogli le speranze residue, e facendo terminare il loro assalto alla porta dell'Ecuador.

Insomma, non si può sapere come sarebbe finita senza quel gol...

Tranese

Non fu decisivo

Fu totalmente ininfluente dati quei punteggi in quel momento. Se la Croazia avesse segnato sarebbe passata comunque, dato lo scontro diretto vinto con l'Italia. Se Del Piero non avesse segnato l'Italia non sarebbe passata solo se poi anche la Croazia avesse segnato. Quindi alla Croazia sarebbe bastato pareggiare per qualificarsi, visto che l'Italia non stava vincendo. Insomma: Del Piero ha messo in sicurezza la qualificazione, ma non e' stato decisivo nel senso stretto del termine.

E invece si

Non è vero: non contava lo scontro diretto, ma la differenza reti. Quindi se la Croazia avesse pareggiato sarebbe passata l'Italia, proprio grazie a quel gol. --TraneseTranese 11:38, 29 giu 2006 (CEST)

Non fu decisivo, ma ho sbagliato

Vero, ho riscontrato: contava la differenza reti, ricordavo male. Di fatto resta vero che non fu decisivo ma ebbe solo effetto "rassicurante". Piu' che Del Piero fu la Croazia ad essere suicida. Altrimenti ogni gol del 2 a 0 sarebbe da considerare decisivo perche' "stronca" le aspettative dell'altra squadra. Son punti di vista.

Si tratta di matematica, non di NPOV! ha pienamente ragione Tranese! il gol fu determinante fino al 48' minuto in cui Mendez segnò. Se la Croazia avesse segnato l'Italia sarebbe passata grazie a Del Piero. Per cortesia credo sia opportuno firmare gli interventi. grazie --Illy78 - ウィリアム 11:55, 29 giu 2006 (CEST)

Resta non decisivo

Ho scritto del mio errore, ma il gol di Del Piero in quel momento non era decisivo e nemmeno a fine partita. Se la Croazia avesse segnato l'Italia sarebbe passata grazie a Del Piero. Questo e' vero, ma ripeto, ogni 2 a 0 sarebbe decisivo, e se andiamo avanti con questo ragionamento anche ogni 3 a 0, ecc. L'uso della parola decisivo non e' matematica, bensi' cercare di capire in Italiano come intendere il significato di una parola.

Corretto "giudice Casalbore": fu la Corte di Appello col giudice estensore Capello. E' vero che "il reato non sussiste", ma sarebbe lecito scrivere anche che "il reato non costituiva reato", come c'e' nelle motivazioni. La Juventus e' stata accusata di frode sportiva, la cui legge fu inserita per il calcioscommesse, difficilmente applicabile ad una situazione cosi' nuova. Sarebbe corretto anche scrivere che Del Piero ed altro hanno preso farmaci che non avrebbe tecnicamente potuto prendere in quanto si danno solo negli ospedali, tant'e' che un farmacista collegato ad Agricola ha patteggiato. Che Del Piero abbia avuto una trasformazione fisica e' stato sotto gli occhi di tutti, era giusto anche citare il fatto che fosse stata indagata la sua squadra proprio per dare una motivazione plausibile a questo. Gli stessi giudici della Corte d'Appello parlano di fenomeno certamente deprecabile sotto il profilo sportivo, ma in ogni caso non costituisce reato, nemmeno dal punto di vista della somministrazione pericolosa. Sulla moralita' o meno (lo faceva tutta la serie A?) non e' giusto indagare.

Comunque mi sembrava di parte anche l'articolo precedente, in cui si parla di Del Piero come "vittima" dei suoi allenatori, vittima ingiusta della stampa perche' ha sbagliato due gol davanti al portiere. Possibile che non abbia mai sbagliato o che semplicemente dopo l'infortunio di Udine non e' piu' il calciatore straordinario che era prima? Marco B.

Non avevo visto la correzione. Non capisco la correttezza nel scrivere ciò che non è stato stabilito giuridicamente. Di fatto Agricola è stato assolto, e Del Piero non è stato incriminato nè giudicato per uso illecito di farmaci. Per quanto riguarda la "vittima" sono d'accordo con te nel dire che non si può scrivere una cosa del genere, come non credo giusto, in questa sede, appioppargli la croce della sconfitta! Hai mai sentito dire che Vieri si è divorato due gol a porta vuota contro la Corea nel 2006? passami la provocatio :) Forse sarebbe il caso di eliminare tutti i commenti che esulano dall'oggettiva descrizione della sua carriera. ciao --Illy78 - ウィリアム 12:21, 29 giu 2006 (CEST)

Io non capisco perche' occorre sempre scrivere le cose "belle" nelle biografie e voci e mai quelle che possono sembrare negative, dare discredito. Se non leggo di Del Piero che ha avuto un'oggettiva crescita e decrescita muscolare, a me questa voce sembra incompleta, in quanto dal 98 ad oggi si e' parlato molto di quel processo e di quel caso. La stessa carriera sportiva di Del Piero è stata (ingiustamente) comunque influenzata da quelle situazioni, alla fine delle quali spiegavo che la Juventus era stata completamente assolta per svariati motivi (ma sull'abuso di certe sostanze credo non ci siano dubbi, perchè non citarlo?), su cui ognuno si puo' fare un'idea. Non citare queste cose e' incompletezza.

Non ho capito perchè il fatto di D'Onofrio è stato praticamente tolto quando era su quella perizia che si basava il processo.

Perizia che gli stessi giudici della corte d'Appello non respingono, ma giudicano non rilevanti quei valori per avere validità probatoria (ben diverso da dire "non valide le accuse").

Della perizia con cui si sarebbe contraddetto D'Onofrio non ne ho trovato traccia se non nella linea difensiva di Chiappero. Non ho trovato insomma "dimostrazioni" della contraddizione. D'Onofrio fu fatto passare per ultra' romanista, nonostante sia un apprezzato medico anche a livello internazionale, e soprattutto nonostante il fatto che la Juventus acconsentì tranquillamente alla sua nomina di esperto sopra le parti in quanto medico collaboratore della commissione antidoping FIGC (dalla quale poi fu escluso) e quindi presumeva che la sua perizia sarebbe stata più "pacata".


Marco B.

Non credo di aver detto di scrivere solo cose belle, ma solo cose oggetive e dimostrate. Il processo c'è stato, ha avuto un esito. fine. Nell'articolo c'è il riferimento al processo pare che possa bastare. mi sembra che si voglia fare una altro processo qui e personalmente non mi sembra il caso. ognuno è libero di pensare come crede e, giustamente di farsi una propria convinzione. Parlare dell'aumento dei muscoli di DelPiero credo sia interessante, biograficamente, come parlare della pancia di Ronaldo.
Ad ogni modo trovo giustissimo il riferimento al processo, come trovo giusto il riferimento all'esito di totale assoluzione. --Illy78 - ウィリアム 12:54, 29 giu 2006 (CEST)

Processo

Quanto inserito mi sembrava incompleto (ed un po di parte), l'ho modificato

--TraneseTranese 11:33, 29 giu 2006 (CEST)

Processo ok, ma Messico Italia no

Ok per il processo, ma ammetti che non citarlo affatto era incompletezza (poi sulle convinzioni reciproche son d'accordo, io raderei al suolo il calcio, ma queste son altre storie). Ribadisco che definire determinante quel gol vuol dire definire determinante ogni risultato che preveda un "se" (se quella squadra mi fa tre gol avrebbe pareggiato allora il mio 4 a 0 e' determinante...)

Metterei "importante", visto che comunque ha permesso una certa tranquillita' per gli ultimi 5 minuti (fino al '93 esimo non capisco a cosa e' riferito, il gol dell'Ecuador avviene al 48'esimo, ossia al minuto 3 del secondo tempo) "determinante" mi pare troppo.

Presenze

Ma non vi sembra che nella statistica delle presenze manchi Zoff?

Dicono di lui

Sposterei la sezione "Dicono di lui" su Wikiquote (che è lì proprio per questo!), mettendo qui il collegamento tramite apposito template. --McGonnell (Scrivimi) 15:42, 18 lug 2006 (CEST)

Blocco parziale

Visti recenti vandalismi, ho ritenuto opportuno bloccare la pagina parzialmente. --Leoman3000 16:01, 27 lug 2006 (CEST)

Saggia decisione, visto i tempi che corrono per gli juventini :(--ILLY78 · Scrivimi... 16:19, 27 lug 2006 (CEST)
non supererei comunque una settimana di semiprotezione, fra un paio di giorni sproteggerei --Sn.txt 00:25, 3 ago 2006 (CEST)

Errata corrige

La moglie di Del Piero, Sonia Amoruso, non è la sorella di Nicola Amoruso (ex calciatore della juventus), è un caso di omonimia. Sarebbe opportuno correggere.

Ho Corretto--Tranese


Del Piero è amico di entrambi i fratelli Gallagher (Oasis) ma in particolar modo di Noel e non di Liam come indicato.

Si potrebbe inserire questo link http://fifaworldcup.yahoo.com/06/it/060707/1/76hg.html Noel Gallagher: "Sono il portafortuna di Del Piero"

e questo nel quale c'è scritto: "E a proposito di calcio e musica, la stampa inglese segnala che tra Alex Del Piero e il chitarrista degli Oasis Noel Gallagher è nata una grande amicizia, a tal punto che il nostro campione l'avrebbe invitato in albergo in Germania dopo la vittoria con la Francia per improvvisarsi cantore, chitarra alla mano, delle glorie azzurre. Ma non sarebbe una novità: secondo la Bbc i due si conoscono da almeno tre anni." http://www.corriere.it/Primo_Piano/Spettacoli/2006/07_Luglio/11/rolling.shtml

Correzione riguardo mondiali 2002

dove parla di gol decisivo ai fini della qualificazione agli ottavi di finale dei mondiali 2002, tengo a precisare che l'Italia avrebbe (grazie alla classifica avulsa) passato il turno anche perdendo 1-0 contro il Messico in virtù del risultato di Ecuador-Croazia che vede i sudamericani vincere 1-0. Il gol di Del Piero è ininfluente ai fini della qualificazione, ma certamente evita agli azzurri di subire contestazioni maggiori.


Calcoli sbagliati

I calcoli dei gol e delle presenze di Del Piero nella Juventus sono tutti sbagliati. In data 30 9 2006 Del Piero ha segnato 199 gol con la maglia bianconera, sommando i gol fatti nelle squadre di club presenti nell'ultima colonna della prima tabella, calcolatrice alla mano, il risultato sarebbe 205 (204 con la Juve e 1 con il Padova). Nel risultato complessivo dei gol fatti è riportato comunque 200 (al 1/10/2006), forse è esatta questa cifra, ma non corrisponde alla somma dei gol presenti nell'ultima colanna a destra della prima tabella. Pure la somma delle presenze nelle singole stagioni è sbagliato. Ma da dove vengono questi dati? e sopratutto queste somme?

Partita Messico

Per favore evitiamo di fare i ridicoli, noi parliamo di dati alla mano e non di stupidaggini come il fattore psicologico dei Croati...Io l'episodio non lo nominerei nemmeno...limitandomi a dire "....segnando contro il Messico" e se prorpio bisogna dare un aggettivo, FONDAMENTALE assolutamente no, IMPORTANTE nemmeno, perchè un gol importante è un gol DECISIVO...Si può scrivere "Ininfluente a livello calcistico ma importantissimo a livello morale" proprio perchè probabilmente quel gol ha messo più tranquillità all'ambiente

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